Milan: c è Posta per te. Inter: come porti i capelli bella bionda. Napoli: legame Ancelotti-Ischia già forte. Balo? Si, no, forse, perché no…

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Certa, immancabile, indubitabile, scontata, è arrivata anche quest’anno la letterina, col pugno chiuso che batte sul banco di scuola, scritta dai minuscoli azionisti del Milan.
Non se ne sentiva il bisogno, diamine, e dato il momento non ce n’era assolutissimamente né la necessità né l’occorrenza ma loro puntuali come una zanzara dell’Oltrepo pavese che fa la spola da Rocca Susella ad Oliva Gessi immancabilmente ad ogni inizio giugno, con precisione chirurgica, si sono sentiti in dovere di scrivere anche questa volta.
Ma era proprio necessario?
Non era meglio unire e non dividere ancor più e ancor di più il tifo rossonero? Basta con questa ricerca a tutti costi di gloria e fama per di più effimera!
Il silenzio è d’oro come sa bene il Presidente Yonghong Li che attende, considera, pensa, ragiona e soprattutto paga. Si, paga signore e signori, salda e sborsa come ha sempre fatto fino all’ultimo centesimo senza giorno di ritardo alcuno, e siamo certi, certissimi che provvederà all’aumento di capitale nelle date prefissate di giugno.
Non se ne avrà a male l’Amministratore Delegato dell’AC Milan sette volte Campione d’Europa Marco Fassone se vi sveliamo un certo suo malcontento nel leggere (e correggere, visti alcuni errori ortografici ma magari a giurisprudenza la maestra di italiano non veniva ascoltata) la lettera dei piccoli(aggettivo minuscolo: noi la maestra di italiano la ascoltavamo eccome) l’ennesima comunicazione epistolare, proprio quando la società è impegnata in un lavoro serio, responsabile, affidabile nonché, non soltanto, per di più pericoloso e spinoso.
Per carità il tifoso legge, si informa e poi reagisce di pancia, capiamo che un po’ di preoccupazione ci possa essere ma in questo momento bisogna restare uniti, lasciando livore, timore e terrore a chi aspetta il momento giusto per uscire dalle loro ceste.
Sull’altra sponda del naviglio va tutto bene madama la Marchesa, loro spendono, loro spandono, loro hanno gli occhi azzurri e i capelli biondi. Biondi come la Signora Wanda Nara che sta gestendo a suo piacimento il mercato dei nerazzurri. Le plusvalenze fittizie vanno benissimo e nessuno, nessunissimo sta lì a fare le pulci, né in Federazione nè all’Uefa. Anche il tifoso nerazzurro però trema perché la paura di perdere Icardi è tanta, e cederlo sarebbe molto peggio che avere il mercato bloccato. Quello sarebbe il vero fallimento del progetto tecnico non certo quello solido, vincente e competente messo in piedi dal Dottor Marco Fassone e dal Dottor Massimiliano Mirabelli.
La nostra proprietà non si cura della UEFA ma continua a sondare, esplorare e scandagliare il mercato, l’Inter invece potrebbe cedere Icardi e vivaddio siamo sicuri passerebbe come una grandissima operazione di mercato. Va così, il vento è cambiato ed il tifoso lo percepisce e lo soffre.
Carlo Ancelotti a Napoli, e non alla Juve, si perché nei nostri ambienti televisivi, meno in quelli radiofonici, dell’addio di Zinedine Zidane a Madrid si sapeva tutto, lo sapeva soprattutto il nostro ultimo allenatore scudettato della storia rossonera Massimiliano Allegri che non vedrebbe l’ora di imparare il castigliano(a proposito dell’appeal sabaudo in Europa….)
Carletto Ancelotti sapeva e col suo solito garbo ha declinato l’offerta abbassando il sopracciglio. Voleva Napoli e Napoli voleva lui. Il Milan Club Ischia Isolaverde ha perdonato il buon Carletto e andrà presto a trovarlo a Castelvolturno, non potremo mai tifare contro Ancelotti, ha scelto Napoli per non andare alla Juve. Vecchio cuore rossonero.
Vecchio cuore rossonero come il redivivo Mario Balotelli, chissà. Non diciamo nulla non vorremmo trovare domattina nella cassetta della posta una nuova, ennesima, lettera di protesta dei Piccoli Azionsti del Milan.

Gauro Puma

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