Costretti a gufare

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E così stasera finalmente, dopo più di tre mesi e trentatrè ricorsi in nome dell’onestà della sportività e della trasparenza, sparirà l’asterisco dalla classifica dell’inter. Sapremo quindi se, con una espressione assai abusata, il destino sarà nelle nostre mani o se, come è più ragionevole pensare, i nerazzurri grazie al risultato pieno avranno in mano il boccino per portarsi a casa lo scudetto 2021/2022.

Siamo quindi, ahinoi, costretti a gufare. Anche più del solito intendo: sapete che ho sempre rivendicato apertamente e senza vergogna la schadenfreude libidinosa nel veder perdere inter e juve, figuriamoci se in corsa per il ‘titulo’ (e cito volontariamente Josè Mourinho, capo della curva nord e a tempo perso allenatore della Roma) ci siamo anche noi!

Come hanno sottolineato sia Pioli sia soprattutto Sandrino Tonali (UNODINOI) nell’immediato post partita dell’Olimpico, a credere in questa squadra sono rimasti (o forse sono sempre stati) solo il gruppo e i tifosi milanisti, che tra i tanti alti e bassi di una stagione ingarbugliata, sono sempre rimasti vicino ai rossoneri. Tutto il resto dell’ambiente calcistico ha peraltro sentenziato da tempo che la contesa ormai sia chiusa e che resti solo da aspettare la matematica per festeggiare il bis tricolore dell’inter, seconda stella compresa nel prezzo. Proprio questa atmosfera deve diventare ancora di più benzina sul fuoco della motivazione e della spinta morale per ribaltare tutti i pronostici e centrare quella che sarebbe una grande impresa sportiva visti i valori in campo e le ‘situazioni’, chiamiamole così, che si sono appalesate da agosto ad oggi.

Sia ben chiaro però che questo campionato lo può perdere solo la squadra dello sportivissimo amico degli arbitri a giorni alterni mr Spiaze, che ha nettamente la rosa più attrezzata e completa, il calendario in discesa e il vento in poppa. Poi vabbè, se il suddetto vento dovesse affievolirsi e smettere di gonfiare le vele del vascello nerazzurro, si può sempre accendere il motore ausiliario. E’ un motore che fa VARRRRR anzichè VROOOOM ma insomma l’effetto grossomodo è lo stesso.

Quindi nessun volo pindarico, la pressione rimane tutta sulle spalle degli attuali (e sicuramente futuri) campioni d’Italia. Che rimanga sulle spalle della tifoseria che può permettersi, legittimamente si sa, di decidere quando e come ci si possa lamentare dei torti arbitrali. Ma soprattutto di decidere quando NON ci si possa lamentare dei sopra citati torti. Giusto per farvi un riassunto di solito funziona così: se loro subiscono un qualsiasi tipo di episodio a sfavore (o presunto tale) è giusto sacrosanto e anzi pressochè obbligatorio iniziare campagne stampa ventennali, avviare interrogazioni parlamentari e creare leggende di persecuzione continua. Se invece una qualsiasi altra squadra si permette di alzare il ditino, timidamente o meno, facendo notare certe situazioni stranette assai in favore degli indossatori di smoking bianchi… insomma chiaramente si tratta di piangina e di frignoni, che devono solo stare in silenzio e subire perchè… boh non si sa perchè. Tendenzialmente perchè sì e tanto deve bastare.

Anzi, ci ricordano i menestrelli di un giornale rosa di cui non ricordo il nome, lo STILE DI INZAGHI (di cui trovate lampante illustrazione qui a fianco) è impeccabile su questi argomenti, così come il PROFILO BASSO di Marotta. Difficile commentare  oltre certe uscite delle truppe cammellate.

In ogni caso non è semplice, da underdog, sostenere un duello contro l’acerrimo rivale cittadino, un rivale di ferro. Ma che dico di ferro, d’acciaio. Ma che dico d’acciaio, di cartone. Ops il cartone non si può citare scusate, se no si arrabbiano e ci rimangono male e ci fanno la solita ramanzina.

Ma torniamo a noi anche se è complicato in un post che uscirà la mattina di Bologna – Inter: l’unica cosa che è rimasta da fare è vincere tutte le partite da qui al terminde del torneo a prescindere dai risultati dell’altra squadra di Milano. Poi si vedrà. Intanto ci godiamo, dopo 10 anni di traversata del deserto, una lotta scudetto che ci vede protagonisti nelle ultimissime giornate: sensazioni quasi dimenticate ma intensissime e che ci porteremo dietro per tanto tempo a prescindere dall’esito che vabbè come ho già scritto sopra è scontato scontatissimo praticamente garantito.

Intanto la vittoria con la Lazio ci ha confermato di avere una squadra con tanti (e grossi) limiti ma anche con risorse nascoste difficili da prevedere.

Voi oggi intanto cosa farete? Senza paura andrete a sottoporvi all’inutile sofferenza di guardarvi la partita del Dall’Ara? O lascerete perdere che tanto l’esito è sicuro, vista l’inarrestabile potenza dell’inda?

FORZA VECCHIO CUORE ROSSONERO

Raoul Duke

ps: un applausone a tutti quelli che hanno colto la mezza citazione letteraria del titolo del posto

Milanista dalla nascita, primo ricordo Milan-Steaua del 1989 e prima volta nella fu Curva Sud in occasione di un derby di Coppa Italia vinto 5-0. Affezionatissimo al Milan di Ancelotti nonostante tutto e fiero delle proprie scorribande in Italia e in Europa al seguito della squadra fino al 2005, anno in cui tutto è cambiato. DAI NAVIGLI ALLA MARTESANA, DA LORETO A TICINESE, TRADIZIONE ROSSONERA, TRADIZIONE MILANESE!