
Secondo anno consecutivo con una finale tutta rossonera a sottolineare la picchiata vertiginosa della nostra squadra grazie ad arroganza, incapacità e difesa dello status quo.
Le semifinali hanno decretato una finale tra dirigenza e giornalisti/opinionisti dando così un quadro completo di tutto ciò che non funziona. Nella dirigenza fa la voce grossa il re dell’angolritmo, il ds che non ha mai fatto il ds (e si capisce il motivo), l’esperto di giocatori senza qualità, il disaster scout Geoffrey Moncada.
Dall’altra parte la battaglia del bottiglione è stata tra due adepti di gioggiofullani, due figure di spicco della difesa dell’aria fritta prodotta da chi è incapace non solo di riportare il Milan in alto, ma di mantenerlo sui livelli di chi lo aveva preceduto. La vittoria è andata all’esternazione sul marziano furlano, roba da extraterrestri intenti a far colazione con biscotti intinti nella candeggina.
Le semifinali hanno dato due vittorie nette ma non schiaccianti ricordandoci come anche quest’anno l’ubriachezza sia stata di altissimi livelli.
Ci sono voluti cinque turni per trovare le due frasi finaliste tra le ottantacinque proposte ed ora è tempo di scegliere quale sia meritevole di aggiudicarsi il Premio Teomondo Scrofalo, il premio goliardico creato da voi! Tocca a voi decidere, per questo è l’ora di tracannarsi una bella damigiana di rosso direttamente da un tubo trattenendo il fiato per stabilire il nuovo primato di apnea. Siete pronti? Avete tempo fino a tutto mercoledì per votare!
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