Milan-Torino presentazione

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Una buona vittoria, quella del Milan a Bologna, su un campo complicato, contro un avversario solido che nelle ultime stagioni di A ha dato filo da torcere a molti. Non una vittoria al 100% brillante, in cui i rossoneri hanno rischiato di subire gol più di qualche volta (a dire il vero già dopo soli 20 secondi di velleità, con il sinistro di Lykogiannis che si è stampato sulla traversa), ma tutto fa brodo, specie a inizio campionato. Il tabellino del match ha evidenziato un Bologna che ha prodotto più possesso palla e passaggi dei rossoneri, con anche alcune soluzioni verticali interessanti, ma alla distanza a fare la differenza sono state la creatività di Pulisic e gli strappi di Reijnders.

Interessante soprattutto il fatto che i rossoneri hanno creato pericolosità sfruttando soprattutto il lato destro del campo. Il gol del vantaggio è arrivato da un’imbeccata dello statunitense verso Reijnders, mentre nello 0-2 il neo numero 11 si è messo in proprio sfruttando una sponda di classe di Giroud e concludendo a rete. E tutto ciò senza nemmeno aver scomodato Chukwueze, l’acquisto più dispendioso (e atteso) della sessione di mercato, almeno finora. Finalmente il Milan non è più Leao-dipendente, e può far male in tanti modi diversi.

Il Torino di Juric viene da una stagione chiusa al decimo posto, nonostante avesse più di qualche speranza di raggiungere la zona Europa League. In questa stagione i granata ci riproveranno, forti dei riscatti di Ilic e Vlasic e dell’innesto di Bellanova dal Cagliari. Pochi altri movimenti per i piemontesi, che hanno evidentemente preferito puntellare la squadra e dare continuità al progetto di Juric (ma mancano ancora alcuni giorni di mercato). Negli ultimi cinque incontri, tra l’altro, il Toro ha dato più di qualche grattacapo al Milan, sconfiggendolo 2-1 nella scorsa Serie A ed eliminandolo a San Siro nella passata edizione della Coppa Italia. Solidità difensiva e ampiezza di gioco sono i tratti distintivi dei granata, che si affideranno molto al già citato Vlasic per dare la verve essenziale a una manovra che pecca nell’ultimo passaggio, motivo per cui offensivamente parlando i torinesi sono poco più che sterili. Probabile formazione (3412): Milinkovic-Savic; Schuurs, Buongiorno, Rodriguez; Bellanova, Ilic, Ricci, Vojvoda; Vlasic; Radonijic, Sanabria.

Nel Milan avanti con la formazione tipo del precampionato e dell’esordio, con la staffetta Pulisic-Chukwueze. Nessun’altra sorpresa di nessun tipo, almeno secondo le speculazioni della vigilia. Interessante vedere come reggerà Krunic alle sollecitazioni e al pressing dei mediani granata. Probabile formazione (433): Maignan; Calabria, Thiaw, Tomori, Theo; Loftus-Cheek, Krunic, Reijnders; Pulisic, Giroud, Leao.

Diamo continuità, da subito. Anche perché lo sappiamo, a breve partiamo con il ciclo terribile del calendario, con scontri diretti a ripetizione, con in più anche la Champions. Forza Milan!

Fab

Ho questo ricordo, il primo sul Milan. Io che ad appena sette anni volevo vedere la finale di Atene, tra Milan e Barcellona… ma essendo piccolo dovevo andare a letto presto per la scuola. Allora mio padre, severo, mi permise di vedere la partita, ma solo il primo tempo. Finiti i primi 45 minuti, i miei genitori mi misero a letto, ma poco dopo sgattaiolai fuori dalle coperte e mi nascosi dietro la porta che dava sul salone. Al gol del Genio però non riuscii a trattenere la mia gioia… fortunatamente mio padre, interista, fu molto sportivo e mi lasciò concludere la visione di quella partita perfetta.