Yacine Adli un giocatore su cui contare

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Torniamo da Cagliari con qualche certezza in più, innanzitutto con tre punti in tasca, cinque vittorie nelle prime sei non sono poca cosa, il giudizio certo non è del tutto positivo non tanto per la sconfitta nel derby quanto per come è stato preparato e affrontato.
Siamo primi a pari merito con l’Inter che come abbiamo visto martedì sera ed in Champions settimana scorsa può essere messa in difficoltà eccome.
È mai possibile che il Milan sia la squadra che crea loro meno difficoltà di tutti? Lo stesso Empoli una settimana fa li ha affrontati con meno paura e li ha preoccupati più di noi. Il Sassuolo poi non ne parliamo…
Torniamo a Cagliari. Innanzitutto credo si possa dire che da martedì sera si può contare su un giocatore in più in rosa ovvero Yacine Adli. Ha fatto una buona partita, sbagliando poco e sorprendendo per alcuni ripiegamenti difensivi. Interpreta senza dubbio il ruolo in modo diverso da Krunic, non solo scudo davanti alla difesa come il bosniaco che spesso lo troviamo sulla linea dei centrali difensivi, ma a testa alta cercando di trovare anche soluzioni offensive con una buona facilità di calcio anche a cinquanta metri. Il Cagliari lo ha lasciato fare, i problemi sorgeranno quando sarà costretto a fare quel che ha fatto martedì ad una velocità superiore ma è sicuramente un elemento su cui puntare. Ha carattere e attaccamento alla maglia. Meritava questa chance e ne meriterà altre.
Destava quantomeno curiosità il nuovo tridente formato da Pulisic, Okafor e Chuckwueze, hanno fatto il loro senza strafare ma penso si possa dire che la loro prestazione sia stata positiva.
Pulisic si trova meglio a sinistra, dove può rientrare e mi sembra abbia più facilità nel dribbling e nel saltare l’uomo. Si è fatto notare anche per un paio di rincorse difensive che hanno consentito il recupero del pallone. È però un giocatore di qualità e può e deve fare di più, non si accontenti lui e non accontentiamoci noi perché questo non è ancora il Pulisic di Dortmund.
Noah Okafor ha giocato da nove seppur interpretandolo ovviamente in maniera diversa rispetto a Giroud, cerca il lato sinistro del campo perché quella è la sua zona congeniale però è stato presente per tutta la partita riuscendo anche a segnare. Nel primo tempo però sbagliando quel rigore in movimento ha mostrato i suoi limiti in fase di realizzazione dove può e deve migliorare. Lesto sul goal, più difficile di quel che si potrebbe pensare, se avesse calciato subito avrebbe probabilmente centrato il portiere ma con quel movimento di suola e cambio piede ha disorientato il già disorientato Radunovic.

Chi mi ha convinto meno e chi sta convincendo meno è senza dubbio Sami e lo dico perché il giocatore ha già dimostrato di fare la differenza a livelli anche più alti della serie a. Mi pare sia quel tipo di giocatore al quale vada dato molto minutaggio per poter raggiungere quella brillantezza che gli consenta di saltare l’uomo con facilità. Gli è riuscito a sprazzi e per il momento credo che in quel ruolo sia la seconda scelta dietro a Pulisic che mi pare anche più disciplinato tatticamente. Il nigeriano deve crescere e non ho dubbi che lo farà.
Sabato ci aspetta una partita vera, non basterà la prestazione e non basteranno i ritmi di Cagliari, la prima metà del secondo tempo è stata brutta, eravamo lunghi e abbiamo più volte sbagliato l’uscita palla al piede dalla nostra area, il Cagliari perdona ma la Lazio no. Sarà una partita fondamentale per la nostra stagione e sarebbe importante staccare di qualche punto una squadra che nella passata stagione ci è arrivata davanti.

MattLeTiss

"Che cos'è il genio? È fantasia, intuizione, decisione e velocità d'esecuzione". Per questo ho amato alla follia Dejan Savicevic e Matt Le Tissier. Milanista da generazioni, cuore Saints grazie a "Le God". Sacchi mi ha aperto un mondo, Allegri me lo ha chiuso. Sono cresciuto col Milan di Arrigo, quello per me era il gioco del calcio, tutti gli altri prendono a calci un pallone.