Splash!

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Ho il morale sotto i tacchi. E nessuna voglia di scrivere. Questa sconfitta è gravissima. Sanguinosa. Getta ombre lunghe e inquietanti sul nostro futuro. Che ne sarà di noi senza Champions? C’è la Superlega, perbacco. Ah, no. Cerco di scherzare, ma non ne ho la forza. Splash! Sento il rumore dei sogni infranti. E’ dura cercare di raccoglierne i cocci. Splash con la Seperlega. E questo mi sta anche bene. Una figuraccia epocale. Una rappresentazione tragicomica allestita da dilettanti allo sbaraglio. Contratti vincolanti, Florentino Peres? Patto di sangue, Andrea Agnelli? E tu, sciagura Ivan, sai dove potresti ficcarti la lettera con la quale annunciavi fieramente agli sponsor l’importanza dell’iniziativa? Peccato solo per una cosa. Sono stati talmente somari da far passare Uefa e Fifa come paladine dell’etica del calcio. E questo non mi va giù. Ma come? Usano il FPF come un’arma per bastonare alcuni e favorire altri. Avidi, famelici di denaro, si intascano una grossa fetta dei diritti televisivi e pubblicitari. Lasciano che il calcio sia un Far West in cui personaggi senza scrupoli si arricchiscono a dismisura, distruggendo il potere contrattuale delle Società. Assegnano i Mondiali al Quatar con giri vorticosi di mazzette. E ora, tronfi della loro vittoria su una banda di scappati di casa, ci danno pure lezioni di etica. Non bastasse lo scoramento per la devastante sconfitta con il Sassuolo, vengo pure a conoscenza delle sconcertanti dichiarazioni di Maldini nel pre. Paolo ha saputo della nostra adesione alla Superlega solo qualche giorno fa, quando è uscito quel comunicato. Pazzesco!

Tutto inutile, Hakan.

Odio Elliott e il suo braccio armato Gazzidis ( nostri). E adesso che facciamo, proprietà? Dopo Boban licenziamo pure Maldini? Che voglia posso mai avere io di scrivere, ragazzi? Sono affranta. Non ho neppure quella sana rabbia che ti dà la forza di lottare. Splash con il Sassuolo. Il bellissimo gol di Calha è stato quello amaro dell’illusione. Abbiamo grosse difficoltà in attacco? E’ vero. Le partite si possono anche vincere per 1 a 0, però. A noi non accade mai. Una pensa; “ Dai, che torna Ibra. Potendo, utinam, contare sulla squadra titolare in buona forma fisica, faremo bene in questo finale di stagione.” Poi sente la conferenza stampa di Pioli nel pre. In dubbio la presenza di 4 giocatori. Benna e Calha accusano forti contusioni. Ibra e Theo affaticamenti muscolari. Capita l’antifona, sa che non giocheranno né col Sassuolo né con la Lazio. Forse ce la farà il solo Hakan. Ma basta! Ogni giorno prima della partita dobbiamo stare con il fiato sospeso, temendo bollettini di guerra. La cosa accade solo a noi. Ci sarà pure una ragione. Miope appellarsi alla sfortuna e al destino cinico e baro. Quando l’emergenza infortuni diventa normalità, ci sono evidenti colpe in chi gestisce il percorso atletico e sanitario. Le persone intelligenti non cercano colpevoli ma soluzioni? Noi non facciamo niente e ce la prendiamo con la mala sorte.

Sono stanca, sfinita, demoralizzata, distrutta, ragazzi. Non ce la faccio più. Pensateci voi a darmi, se potete, un filo di speranza. Io vedo tutto tremendamente nero. Il mondo mi è crollato addosso. Non voglio parlare di un allenatore non certo esente da colpe, delle sue discutibili scelte. Di Ibra, dei suoi impegni extra Milan, molteplici come gli infortuni. Dei rinnovi contrattuali. Mi sorge solo una domanda. Perchè questo ostracismo a Tonali? Il ragazzo ha avuto una stagione difficile, d’accordo. Ma inserirlo in un centrocampo a tre, assecondando le sue caratteristiche, fa proprio così schifo? Meglio far entrare Krunic? E Hauge è stato preso in considerazione, stimolato o mortificato? Meglio Casti? Samu è una sorta di novello Ulisse. Quando entra lui, non scende in campo Nessuno. Abbiamo fatto un rovinoso splash in acque basse e limacciose, andandoci a schiantare sul fondo. Le botte prese a livello sia di squadra che societario sono tremende. Letali. In questo momento non ho la forza per reagire. Non ho guardato le altre partite di campionato. Nè guarderò quelle di stasera. Il calcio mi fa schifo. Incredibile trovarsi in queste condizioni dopo lo splendido girone di andata. Gettando nel water questa stagione, compromettiamo pure quelle future. Una tristezza infinita. E’ pur vero, comunque, che, in un modo o nell’altro, bisogna cercare di risollevarsi. Con la Lazio non recupereremo nessun infortunato. C’è, però, la possibilità che in allenamento o uscendo dalla doccia si faccia male qualcun altro. Ormai abbiamo dolorosamente capito come vanno le cose da noi. I nostri sogni hanno fatto splash. Proviamo a farli riemergere? Io non ne ho la capacità. Lasciatemi dare un grande, forte abbraccio a Paolo Maldini e bisbigliare in una sorta di anemico sussurro : “ Forza Milan”.

Chiara

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.