Istantanea di un delitto 1

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Dove siete, tifosotti criticoni e incompetenti, gentaglia indegna di salire sul carro di quelli intelligenti? Dove siete, brutte persone esattamente uguali a me? Siete contenti per lo scempio visto al Tardini, eh? Sì, io sono felice. Tanto felice che, se mi mordesse un cobra, morirebbe lui. Una goduria immensa. Che bello vedere le verdi praterie lasciate libere per le scorribande del Parma. Esattamente come l’anno scorso e quello prima. Mi raccomando, non contestiamo mai. La curva stia sempre zitta e buona. Non so se gratis o a pagamento. Bisogna aspettare, perbacco. Questo deve fare il vero tifoso. Gli occasionali che si lamentano sempre vadano a tifare per un’altra squadra. “Istantanea di un delitto” è il titolo di un giallo di Agatha Christie. Una signora dal finestrino vede un uomo che pugnala una donna su un treno in viaggio in direzione opposta rispetto al suo. Ovviamente nessuno le crede. Ci vorrà Miss Marple, per mettere a posto le cose. Ecco, per me la scheda con la formazione è stata l’istantanea di un delitto che si sarebbe consumato al Tardini. Non sono Miss Marple, ma avevo capito l’antifona. Solito, maledetto 4-2-3-1 con tre mezz’ali schierate fuori ruolo. Musah e Reijnders centrali, Loftus trequartista. Dove vogliamo andare? A schifio finiremo. Neanche volevo guardare la partita. Non ce l’ho fatta, purtroppo. E così sono rimasta lì, davanti alla Tv, a rodermi il fegato. Colpa mia, che non voglio arrendermi di fronte alle nefandezze di uno schifo di Società, di cui troppi tifosi sono complici. E mai mi arrenderò! Siate maledetti, ecclesiastici, sagrestani, tirapiedi e menestrelli vari.

Noi abbiamo una fatale attrazione per le praterie…

Una cosa chiedevo a questa stagione. Una squadra equilibrata, che sistemasse la fase difensiva. Non ne potevo più delle voragini viste e riviste dolorosamente l’anno scorso. Bene, adesso è peggio. Fonseca non capisce nulla esattamente come il suo predecessore. D’altra parte è l’espressione di una Società vomitevole, che, non a caso, l’ha scelto. Tutti sappiamo che ai nostri capataz non interessa niente del progetto sportivo, che nulla sanno di calcio. Volete che non lo capiscano i giocatori? I dipendenti si impegnano a dare il meglio di loro stessi, lavorano con entusiasmo, quando si sentono parte di un progetto in cui credono e che li valorizza. Ma, se i capi dell’azienda sono degli incapaci e se ne fregano bellamente, fatalmente si intristiscono, si innervosiscono e si demotivano. La scelta di Fonseca, con tanti allenatori bravi liberi, è stata l’ennesima istantanea di un delitto. Ne volete un’altra? In squadra ci sono pochissimi Italiani. La faccenda delle liste? Cosa interessa a questi maledetti incompetenti che sfregiano la Storia del Milan? Abbiamo regalato Kalulu ai Gobbi, per andare a prendere, dopo una sfiancante trattativa, Emerson Royal. Si è capito perché i tifosi del Totthenam, che gli avevano dedicato quel coro ad hoc, hanno festeggiato la sua partenza? Be’, se non si capisce mai nulla, mica posso passare a fare i disegnini esplicativi. Mi arrendo. Un giocatore dovevamo acquistare dal Totthenam: Hojbjerg. Lui sì, essendo un centrocampista centrale, ci serviva. E’ andato al Marsiglia. Una sola cosa chiedo. Non voglio sentire parlare di carri, patenti di tifo e scemate simili. Divieto assoluto di ragionamenti del tipo “ L’avevo detto io! L’errore è stato cacciare Pioli is on fire. Maledetti Pioli out.” Qualche mente sopraffina che pensa questo ci sarà sicuramente. Ecco, per favore, non legga i miei pezzi. Vada dai suoi simili a sfogarsi in un poderoso confronto di grandi cervelli. Furibonda come sono, non so come reagirei di fronte a certi ragionamenti. Sicuramente malissimo. Di certo non userei parole alate. Impugnerei l’accetta. Chiaro?

Quanto mi repella questa vomitevole Società non è un segreto. Non sono certo una abituata a lasciare le parole nel magma dell’inespresso. Vorrei amabilmente dedicare la foto a fianco alla nostra dirigenza, anche se lei è tutt’altro che bella. Spero che Masini non mi chieda i diritti di autore per l’abuso che faccio dei suoi pezzi. La più clamorosa e inequivocabile istantanea di un delitto è stata il licenziamento di Maldini e Massara. Qui si è aperta la strada per l’opera di distruzione di un progetto sportivo. E questi sono gli inevitabili risultati. Mi spiace che ai saltimbanchi si sia aggiunto Ibra. Io ti amavo, Zlatan. Adesso ti odio. Non so chi tu ti creda di essere. Magari un miscuglio tra Dio e Giucas Casella. Il Mercato finirà quando lo dirò io. La tua parola per me non conta nulla. I fatti dimostrano che sei un quaquaraquà. Ti sei prestato a fare il parafulmine a una banda di profanatori del luogo dell’anima chiamato Milan. Il portafoglio sarà gonfio, per carità. Sei contento, piccolo uomo? Davvero capisci di calcio? Hai dato fondo a tutte le tue conoscenze, per regalare Kalulu e scegliere Emerson Royal? Quando si ha un ego smisurato, bisogna darsi da fare per esserne all’altezza. Non vendersi in modo squallido al primo Gerry di ‘sta ceppa che passa per la strada. Ma è inutile sprecare parole per te. Solo la canzone di Masini ti meriti. Te la inserisco nel prossimo paragrafo.

Io mi ero imbufalita per la scelta di Fonseca. Eh, l’istantanea di un delitto… Le mie preferenze erano, in ordine gerarchico, Conte, Thiago Motta e Sarri. A dire il vero, comunque, qualche tremula speranziella l’avevo. In fondo non ci vuole un genio. Basta uno normodotato. Non è difficile capire che bisogna lavorare sulla fase difensiva e mettere in soffitta il demenziale 4-2-3-1 dell’asino che c’era prima. Eh, caro Lucio. Cieli azzurri, le colline, le praterie, dove corrono dolcissime le mie malinconie. Io di praterie dove corrono amarissime le mie imprecazioni non ne voglio più vedere. Detto, fatto. Quanti gol poteva farci il Parma? 7? 8? Bastavano due passaggi per infilarci e trovarsi da soli davanti al portiere. Esiste al mondo un’altra squadra che difenda in modo così scriteriato? Che lasci tutti quegli spazi, tutte quelle voragini? Non credo. E quindi non può essere colpa dei singoli. La sciagura dipende dal modo in cui sono messi in campo. Ho sentito dire da gente preparata che il modulo conta poco o nulla. Quello importante è l’atteggiamento con cui si affrontano le partite. Mi inchino di fronte a tanta saggezza e tanta competenza. Io, però, nella mia ignoranza vengo sfiorata da un dubbio. Non è che, quando si vedono schierati in campo in modo demenziale, che fa a pugni con le loro caratteristiche e con il buon senso, i giocatori l’atteggiamento vorrebbero tirarlo in testa a allenatore e Società?

Ti auguro ogni bene, Pierre.

Beato te, Pierre, che te ne sei andato da questa gabbia di matti incapaci e arroganti. Chissà quanti desiderano, giustamente, fuggire via. Il problema è che non arrivano offerte adeguate. Questi si sono fatti la fama di gente che non vende, ma regala i giocatori. Si capisce che anche per quelli molto appetibili si possa pensare di comprare a prezzo di favore. Di estremo favore. Rinnovare ai big? Figuriamoci. Si tengono a bagnomaria in una squadra priva di ambizioni sportive. Chissà come sono contenti. Che spirito di appartenenza, che sacro fuoco, che voglia di lottare per la maglia possono avere. I costi , guarda caso, lievitano solo nel calderone delle spese generali. Strano, eh! Non rinnovare a Jovic e prendere non dico Haaland ma Fullkrug? Ciao Peppina! E adesso vogliono sbarazzarsi di Bennacer. Magari giusto per prendere un’altra mezz’ala da dare in mano a un inetto che gioca con un modulo che non prevede il ruolo. La continuità con Pioli è perfetta. Quello da cedere è Loftus! Se non sono dei novelli Procuste, noi gli allenatori non li vogliamo. Che fare adesso? Cambiare modulo! Giocare con Fofana, Reijnders, Benna a centrocampo. E magari con Saele a destra. Non voglio più vedere questo demenziale 4-2-3-1! Finiamola con la storia del trequartista. Voglio il 4-3-3 o magari anche un 4-4-2. Sono disposta a rinunciare pure a Pulisic. Non a Leao. Al vituperato Rafa. Fossi io l’allenatore, lo terrei sul campo a continuare a provare i tiri. Dite che non migliorerebbe comunque? Non sono d’accordo.

Indovinate qual è l’articolo che non mi piace.

Come si fa a non capire che dobbiamo giocare con il baricentro più basso, per evitare tutte quelle imbarcate e favorire il lavoro delle punte, non andando insensatamente ad intasare gli spazi con estenuante lentezza? Per gustarci qualche apprezzabile schema di gioco, dobbiamo andare a Chi l’ha visto? Come posso io avere fiducia in Gerry, nel GLI e in un allenatore che ha mostrato di essere un asino patentato come il precedente? Bisogna dargli tempo? Certo. Perchè possa continuare a far danni. Occhio, che questi sono pure capaci di richiamare Pioli, nel tripudio di tanti diversamente intelligenti, eh! In alto i cuori, che adesso ci aspetta una Lazio bastonata a Udine. Siamo l’avversario ideale per permetterle di rilanciarsi. L’istantanea di un delitto è pronta per essere scattata. Non sono Miss Marple, ma saprei come fare per cercare di evitarlo. Nel caravanserraglio a cui hanno ridotto il Milan ci sarà qualcuno che conserva qualche grammo di semplice buon senso? Non credo, purtroppo. Il prossimo pezzo che scriverò sarà “ La casa nella prateria” o “Tutti gli uomini del deficiente”? Temo di sì. Andatevene, maledetti! Chi non vi contesta è complice. Je suis Paolo Maldini.

Chiara

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Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.