Si va in scena, cosa aspettarci?

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Bando alle ciance. E’ tornato il campionato di Serie A, o meglio: torna quest’oggi con i match Empoli-Hellas Verona e Frosinone-Napoli ad alzare il sipario sull’annata di calcio italiano 2023/24. Per vedere il nostro amato Diavolo, invece, bisognerà attendere lunedì sera quando, i rossoneri, se la vedranno con il Bologna di Thiago Motta tra le mura del Dall’Ara. Il match tra i felsinei e la squadra di Pioli, di fatto, chiuderà la giornata inaugurale del nuovo campionato. Dopo un’estate, a dir poco turbolenta, i tifosi del Milan si interrogano su cosa aspettarsi in vista della nuova stagione. Perché, se da un lato si ripartirà dai perni insostituibili rappresentati da Leao (in maglia numero 10), Maignan e Theo Hernandez, dall’altro c’è una serie di nuovi acquisti che muteranno il volto del Diavolo e, l’auspicio ovviamente, è che ciò avvenga per migliorare l’apparato tecnico-tattico.

Rafa Leao e Theo Hernandez sono le garanzie da cui ripartirà il Milan di Pioli.

Se la caratteristiche degli acquisti offensivi, nella fattispecie Pulisic, Romero, Okafor e Chukwueze, sembrano dare garanzie quantomeno dal punto di vista della varietà di alternative in attacco prima ancora che per il valore che si vedrà sul campo, il vero rebus proviene dal centrocampo. Circa 15 mesi fa, la squadra di Stefano Pioli, si laureava campione d’Italia con il trio Ismael Bennacer-Sandro Tonali-Franck Kessié. Lunedì sera, il Diavolo, salvo stravolgimenti proporrà il nuovo assetto composto da Ruben Loftus-Cheek, Tijjani Reijnders e Rade Krunic, in attesa che Musah completi il proprio inserimento all’interno delle trame di gioco disegnate da Pioli; lo statunitense classe 2002, inoltre, non presenzierà neppure tra i convocati in quanto dovrà scontare una squalifica rimediata in Liga con la maglia del Valencia.

Tijjan Reijnders
Reijnders è stato uno dei più positivi del pre-campionato.

Le amichevoli, per quel che contano, hanno confermato qualche timore reduce dalla stagione precedente, soprattutto relativamente alla solidità di questa squadra dal punto di vista difensivo. Tanti gol subiti e, in generale, quei sinistri e ancora usuali momenti della partita in cui la squadra sembra disunirsi, allungandosi oltremodo e lasciando spazio alle iniziative avversarie. Inutile sperare in una piena robustezza del reparto arretrato finché non saranno completamente oleati gli ingranaggi del centrocampo che, rispetto alla stagione precedente, dovrebbe avviarsi definitivamente verso la costruzione di una ‘linea a 3′. Pertanto, appare eccessivamente ottimistico aspettarsi un Milan solido ed efficace già nelle prime battute di questo campionato. Ci vorrà un po’ di tempo per Pioli, il primo uomo ad essere ben consapevole che il tempo è sempre poco nel calcio, mentre tante sono le aspettative di una piazza che ha assistito ad un profondo restyling della ‘macchina’ rossonera, dai vertici dirigenziali agli interpreti della rosa. E molti di loro, tutt’oggi, certe scelte non le hanno digerite.

Noah Okafor cercherà di ritagliarsi il proprio spazio nel nuovo Milan.

Cosa aspettarci dunque? Solo chi ha la sfera di cristallo può dirlo ma, senz’altro, è lecito attendersi una squadra più intraprendente dalla trequarti in su. Rispetto alla passata stagione, seppur con i dovuti e imprescindibili tempi di adattamento, il tecnico rossonero potrà contare su una batteria di fantasisti dalla caratteristiche complementari e dall’alto coefficiente di pericolosità: dall’esperienza e versatilità di Pulisic all’esplosività e imprevedibilità del ‘dribblomane’ Chukwueze, fino alle lunghe leve di un Okafor maggiormente orientato all’area di rigore seppur esterno per natura, senza dimenticarsi della garanzia Olivier Giroud che, però, ha un ulteriore anno d’età che dovrà imporre riflessioni ed equilibrio nell’impiego stagionale. Ci sono tutti gli ingredienti per sperare in un buon Milan, dal gioco moderno e intraprendente come eravamo abituati a vedere prima dei problemi della passata stagione.

Seppur il centrocampo sarà completamente rivalutato, con gli annessi rischi evidenziati sopra, le prestazioni in pre-campionato di Tijjani Reijnders hanno ingolosito e non poco i sostenitori del Diavolo. L’olandese ha, fin da subito, mostrato una tecnica invidiabile e una netta propensione agli inserimenti offensivi che tanto possono giovare al Milan. Loftus Cheek aggiungerà quella necessaria dose di fisicità che tanto è mancata al Diavolo con la partenza dell’ex numero 79 Franck Kessié. Rade Krunic, come di consueto, sarà il jolly di centrocampo con compiti ben distribuiti tra gestione della palla e dialogo con i trequartisti, in attesa di scoprire se il suo futuro sarà ancora rossonero. Già, perché se il campionato sta per iniziare, il mercato dovrà ancora finire. La finestra estiva, infatti, si concluderà venerdì 1 settembre alle ore 20:00. Anche dal mercato, i tifosi del Milan, possono nutrire delle aspettative. La dirigenza è ancora al lavoro per puntellare gli ultimi ‘vuoti’ della rosa rossonera: dal vice Theo ad un difensore centrale che completi numericamente – e non solo – il reparto. L’ultimo nome è quello dell’argentino, classe 2002, Marco Pellegrino dell’Atletico Platense. Ci siamo, si torna in campo, con il mercato sullo sfondo e con un bagaglio immenso di speranze per il popolo rossonero, voglioso di rivivere emozioni forti e sognare ancora una volta un ritorno ai vertici.

Joker

Un bisbiglio, un nuovo gioco. Una poesia da imparare, due colori che inebriano la mente ancor prima della vista. Uno spettro di emozioni da cui imparare a essere uomo. Questo è stato il Milan nella mia vita: il silenzio più profondo della passione, l'urlo più solenne e selvaggio dell'anima.