Che succede?

3421

Volevo iniziare così, con un’espressione che simboleggia un po’ tutto il mio stupore per qualcosa che davvero non mi aspettavo.

Riavvolgo un po’ il nastro, partendo dal mio ultimo post in cui in breve affermavo come la consistenza reale della nostra difesa sarebbe apparsa più chiara dopo la serie di partite che da Bologna portavano fino alla nuova sosta. Ebbene anche se mancano i due ostacoli più duri prima della pausa nazionali devo dire che il Milan finora è andato in un crescendo del tutto inaspettato per me contro avversari assai differenti tra di loro per caratteristiche.
Prendiamo la partita con il Bologna, a me non è piaciuta granché tecnicamente, ma la difesa non ha corso pericoli o quasi e, cosa assai importante, quell’oggetto misterioso di Estupinan immaginato dal sottoscritto come il possibile punto debole contro Zortea e Orsolini, in realtà si è rivelato quello di forza (grazie anche a Rabiot) annichilendo l’arma più importante di Italiano.
La trasferta contro l’udinese, una squadra estremamente fisica assai diversa dal bologna, addirittura ha dato un’idea di strapotere debordante con un calcio assai piacevole tanto che dal divano ho girato il capo cercando qualcuno a cui esternare il mio stupore per trovare poi solo uno dei tremila peluche di Stitch di mia figlia domandandogli che succede?. Passi la fase difensiva, passi una rinata coesione del gruppo, ma tatticamente questo Allegri c’entra davvero poco con quello visto alla juventus: a Udine abbiamo giocato davvero bene come non accadeva da anni.
Infine è arrivata la partita di coppa italia con il Lecce che al netto dell’espulsione è sembrata la tipica gara di una squadra che sa sempre cosa deve fare, prova ne sia che nonostante 3 gol segnati il numero dei pali presi sia stato addirittura superiore: quattro. Se poi vogliamo dirla tutta, da inizio anno il numero di pali già presi si attesta sulla decina o poco più, giusto a significare come i risultati non siano frutto del caso.

Adesso veniamo al dunque: iniziano i voli pindarici tipici dei tifosi? Tralasciando i novelli Icaro genovesi pronti a tuffarsi dalla loro terrazza a strapiombo sul mare dritti sugli scogli, direi che questo Milan non dovrà né esaltarsi né deprimersi per i risultati che arriveranno contro napoli e juventus.
Non siamo i più forti (il napoli per me è la pretendente numero uno per distacco) ma ho sempre detto che per motivi diversi non siamo così distanti da inter, juve e roma, le squadre a mio parere pronte a lottare fino all’ultimo per entrare in champions league. Non c’è da dare giudizi affrettati perché si è appena iniziato a giocare, ma ciò che dovrebbe comunque farci mantenere la barra dritta anche in caso di mare in tempesta è la consistenza del centrocampo. Qualsiasi allenatore, da sempre, afferma come sia lì che si costruiscono le fortune o meno di una squadra e non si può negare come con un Modric in salute, Rabiot con questa voglia e due esterni in crescita, speriamo confermata, l’assortimento è di quelli da far star tranquilli ricordando anche un Jashari fermo ai box. In queste ultime partite in mezzo al campo abbiamo dimostrato una proprietà di palleggio notevole, con un giusto mix di forza, classe, visione di gioco e strappi. Non dobbiamo pensare di essere il real madrid, ma nemmeno dobbiamo nascondere quella gioia e stupore per vedere finalmente un reparto che sa giocare a calcio. Qui rinnovo il mio che succede? perché io un Allegri capace di tornare sui suoi passi non me lo aspettavo e a questo punto credo (e spero) non sia un fuoco di paglia il nostro modo di giocare.

Altra cosa importante: l’attacco. Inutile star qui a tessere le lodi di Pulisic, la costanza di rendimento parla per lui ancor prima di gol e assist rendendolo un’arma micidiale sia da titolare che subentrando dalla panchina. Se il Milan si confermerà a due punte potrebbero sì capitare partite in cui si è con gli uomini contati (già accaduto), ma in tutta franchezza potrebbero essere tutti e quattro titolari compreso Gimenez perché ad oggi sta sbagliando una quantità incredibile di gol, ma i movimenti per liberarsi sono pressoché sempre giusti. Pur avendo una sola partita a settimana o quasi, la possibilità di ruotarli e di poterli sfruttare anche a partita in corso non solo potrebbe mandare in crisi le difese avversarie ma mantenerli in una condizione eccellente.

Domenica arriva il napoli a San Siro e devo dire che ad oggi il primo grosso problema che identifico è il giocare in trasferta. Non sarà come con Cremonese, Bologna o Lecce: senza la curva domenica saremo soverchiati in maniera massiccia e assisteremo a qualcosa per cui varrebbe la pena forarsi i timpani con un martello demolitore. Ho sempre pensato che fischi e applausi rappresentino lo stesso sentimento, quel tifo passionale che ci risveglia l’anima e per questo sentire il nulla dello stadio è davvero mortificante per una squadra che sembra ingranare e mortifero per la vittoria, per questo domenica sera spero di potermi girare nuovamente dicendo che succede?

Seal

Seguiteci anche su

WhatsApp

Telegram

YouTube

Ricordo Baresi entrare in scivolata e poi l'ovazione del pubblico, da quel momento ho capito che fare il difensore era la cosa più bella del mondo. Ancora mi esalto quando vedo il mio idolo Alessandro Nesta incenerire Ferrara sulla linea di porta mentre credeva di essere a un passo dalla gloria. Se la parola arte fosse compresa appieno le scivolate del n.13 sarebbero ammirate in loop al MoMA di New York.