Contingenti e ricorrenti

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Buongiorno a tutti gli amici rossoneri.

Voglio iniziare precisando che ogni mio commento e pensiero è esclusivamente rivolto alla gara interna contro il Bologna, gara che avevamo l’assoluta necessità di vincere, viste le vittorie delle dirette concorrenti. Nulla è perduto, sia chiaro, possiamo ancora vincere il campionato, ma i bonus sono praticamente finiti. Non è stata una sorpresa, anzi è stato confermato l’andazzo delle ultime partite, con un attacco scialbo, stanchezza fisica e tanta tanta confusione. Ultimamente segniamo molto poco e quel poco arriva anche da gente poco avvezza al gol, leggasi Kalulu. Tuttavia se non peschiamo jolly di questo tipo, diventa veramente difficile. Non è stata certo una gara abulica, ma la necessità di vincere doveva spingerci ad andare oltre ogni apparente difficoltà. Erano tre punti da strappare con ogni mezzo, fino al 98° minuto! Ripeto, nulla è perso e non scalfisce assolutamente la splendida stagione di Pioli e dei suoi ragazzi. La squadra è incompleta in alcuni ruoli ed il risultato raggiunto fino ad oggi è più che ragguardevole.

Venendo in particolare al titolo di questo articolo, con il termine “ricorrente” mi riferisco alle prestazioni di alcuni calciatori che si ripetono costantemente, in senso negativo, ovviamente; uno di questi è Messias, il giocatore, diciamolo pure, non è da Milan, a malapena da Crotone e lo abbiamo regalato per ben 45 minuti al nostro avversario e alle dirette concorrenti allo scudetto. Se è vero che Pioli lo ha messo in buonafede, è anche vero che dopo 10 minuti era palese fosse in grande difficoltà, al punto da non azzeccarne una. Ma perché bisogna aspettare la seconda frazione del tempo per liberarsi di questo qui? Meglio Salamelekko? Boh, di sicuro fa il suo compitino meglio, ma ancora meglio sarebbe stato avanzare un Florenzi che almeno sa crossare e coprire qualche incursione di Calabria. Invece no, si è preferito far entrare Rebic.

E qui siamo al secondo “ricorrente”; io francamente su questo qui mi sono abbastanza tenuto in questa stagione, ma già in questa estate lo avevo bollato malamente; in tutta sincerità mi ha fatto quasi rivalutare il Messias del primo tempo: indisponente, provocatore, abulico, assente e dallo sguardo completamente inebetito: dipendesse da me mi libererei di costui ad ogni costo: andasse altrove a combattere le sue guerre con quel folclore ridicolo che lo accompagna. Una stagione pessima ed inconcludente.

Le punte tirano male in porta, sempre in equilibrio precario con molti avversari addosso, ne scaturiscono tiri imprecisi, anche se la fanfara parla di 32 tiri, di cui solo 7 in porta…contro i 4 del Bologna… Io non ho mai avuto la sensazione che avremmo vinto la partita ed è per questo che non guardo mai le statistiche, basta guardare la partita per farsene un’idea. Se la squadra non ne ha più, occorre puntare su altro, occorre cercare altre soluzioni e non mi si parli di braccino, quello va bene nel tennis, quando hai una frazione di secondo e sei solo, e non quando sei in 11 con ben 98 minuti di tempo! Mourinho sarà pure finito e imbolsito, ma alcune partite le ha risolte all’ultimo respiro schierando 4 punte! Cosa voglio dire? Per tutta l’estate non ho sentito e letto altro su quello che avremmo potuto fare con due punte alte come Ibra e Giroud! Fiumi e fiumi di scemenze e boiate sugli sfracelli che avremmo inferto agli avversari. Morale? In un momento di disperazione, quando finalmente inserisce Florenzi per crossare, Pioli fa entrare  Ibra al posto di Giroud!

Porco demonio, ma se stiamo a pochi minuti dalla fine, tentiamo il tutto per tutto! Ma come cazzo si fa a non capirlo? A che cazzo serve tenere in campo un Diaz inutile ed evanescente che giocava a 24 tocchi? Ma se non provi un assalto finale con due punte di spessore come lo svedese e il francese, come cazzo si può pretendere di vincerla? Sperando in Diaz? In Rebic? Ma per l’amor di Dio…, basta con questi due equivoci, basta e per sempre. A proposito, per chi non avesse intuito, Diaz è un altro ricorrente.

Di contingente c’è Leao, che tra una suola ed un tacco sbagliati, è in evidente cattiva forma. Tuttavia ha sempre la follia in canna ed uno così io lo tengo, fino al minuto 98! Anche Tonali è un contingente, sta giocando male, le scorie azzurre lo zavorrano e allora che fa Pioli? Leva Benaccer, l’unico che in quel momento stava dando luce ad un centrocampo fortemente rabbuiato. Per me Pioli ha sbagliato prima, durante e dopo; francamente non ci ha capito un cazzo.

In tutta sincerità ci vuole ben altro per portare a casa questo campionato; serve che Pioli prenda decisioni drastiche: se serve a portare a casa questo campionato, io Messias lo sbatto fuori dal campo dopo 10 minuti! Lo stesso Rebic lo lascio a Milanello a giocare con la sbarra e a sentire il Rigoletto, Diaz a giocare con i soldatini, cercando di dribblarli. Adesso è il momento di fare la conta, di capire chi rema a favore, di chi vuole vincere veramente, di chi sta bene, di chi ha la forza per rialzarsi. Se poi la finissimo di fischiare in casa un nostro giocatore che entra e magari potrebbe dare una mano, sarebbe ancora meglio. Il top poi sarebbe anche se vietassimo la tribuna a mena rogna del Monza, se indossassimo una maglietta seria e non quella porcheria ributtante, in perfetta linea con il risultato finale e con certe indegne presenze sugli spalti. Amen.

Gianclint

 

Il mio primo ricordo furono i pianti per una sconfitta in finale con il Magdeburgo.. Rivera e Chiarugi erano i miei idoli, ma ho amato anche Wilkins ed Hateley. Per il Milan di Sacchi avrei lasciato tutto e tutti. Rimane per me la pietra di paragone. Scrivo di getto come Mozart, odio i servi, i ruffiani e i leccaculo. Scrivo per il gusto di farlo e potrei dare lezione alla maggior parte dei giornalisti al seguito del Milan, incapaci di scrivere qualcosa di accattivante e vero. Detesto chi scrive e annoia e lo fa solo per ingraziarsi qualcuno. Disprezzo fanatici e cretini. Ragiono con la mia testa e del risultato me ne frego; chi gioca bene vince due volte.