Milan Lazio 2-0, pagelle del 30 settembre 2023

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Temevo questa partita come la peste, perché giocando mercoledì a Dortmund paventavo qualche diktat sulle priorità dalle segrete stanze, come già accaduto in passato.

E invece…

Dopo un primo tempo giocato a buon ritmo da entrambe le squadre i biancazzurri sono calati vistosamente mentre i nostri ragazzi hanno giocato probabilmente la miglior ripresa degli ultimi 15 anni, con una carica agonistica, una ferocia, un’intensità e financo una tecnica che alle nostre latitudini si vedono raramente.

Si può dire che con 6 vittorie nelle prime 7 partite il Milan sta disputando uno dei migliori avvii di campionato di sempre, nonostante sia stato apparecchiato un calendario irto di difficoltà?

Si può dire che nonostante mille-mila giocatori nuovi la squadra mette già in mostra fluidità di gioco e buoni sincronismi collettivi?

Si può dire che Pioli si è messo nel taschino Sarri (e non è la prima volta) portandoselo a spasso in ogni zona del campo? O è lesa maestà?

Inizio ad affezionarmi a questo ruolo di bastian contrario del blog, quindi adesso dirò una cosa che farà inorridire i puristi del tifo (con il permesso di Demetrio, ca va sans dire):

CHISSENESTRAFOTTE DEL DERBY!

Dice, per te è facile, abiti a Genova, non a Milano… e invece no, lo dico proprio perché respiro l’aria di queste parti, in cui si vive un anno intero aspettando solo il derby (qui come a Roma, peraltro): prima ci liberiamo di questo atteggiamento provinciale nel dare troppa importanza a questa partita meglio sarà per la salute psico-fisica del blog, siamo il Milan, dobbiamo giocare per vincere i trofei, non i derby.

Intanto, salutate la capolista.

Maignan: 6 Un paio di uscite e due parate a terra su tiri da fuori che per uno come lui sono poco più che uno stuzzichino

Calabria: 6 Qualche affanno di troppo all’inizio ma Zaccagni non è cliente facile, per il resto buoni gli automatismi che inizia a mostrare con Pulisic sulla catena di destra

Florenzi: 6 Ingresso in campo perfettamente sul pezzo, con una chiusura nell’area piccola negli ultimi minuti assai pregevole

Kjaer: 6 Il voto è la media tra un primo tempo balbettante (5) ed un secondo tempo in cui non sbaglia nemmeno un pallone (7)

Tomori: 7 Che grinta e che intensità Fikayo! Asfissiante su chiunque capiti dalle sue parti, si permette persino un coast to coast in avanti vanificato da difensore doc

Theo Hernandez: 5,5 Decisamente abulico e sotto tono, un pochino meglio nella ripresa ma la versione migliore del Theo che conosciamo è molto lontana da questa

Loftus-Cheek: 6 Speriamo non sia nulla di grave perché la sua fisicità e la sua presenza all’interno della nostra mediana sono difficilmente sostituibili, incrociamo le dita

Musah: 7 Prova davvero convincente del giovane americano, che si cala immediatamente nel ritmo della partita giocando forse nel ruolo che gli è più consono, quello della mezzala destra; la sua duttilità tattica è comunque sorprendente in rapporto alla sua giovane età, e fa ben sperare per il futuro

Adli: 7 La standing ovation che saluta la sua uscita è il momento più commovente della serata ed il giusto riconoscimento ad un ragazzo serio che ha saputo aspettare il suo momento con serietà ed umiltà, gioca con molta esuberanza agonistica abbinata però a tocchi di fino come quello con cui imbuca Leao sulla corsia sinistra in occasione del primo gol; è lecito chiedersi se sia stato lui a non farsi trovare pronto in precedenza o Pioli a “non vederlo”, facile che la verità stia nel mezzo

Pobega: 6 Entra soltanto per far legna e randellare nel concitato finale

Reijnders: 7 Prestazione sontuosa del nostro TiGianni, peccato per quel gol mancato sul finire del primo tempo che gli toglie la palma del migliore in campo, ma tutta la sua ripresa è impressionante per dinamismo, qualità e quantità

Pulisic: 7,5 Il migliore è decisamente lui, un acquisto che a mio avviso non è ancora stato celebrato in tutta la sua grandezza, pulisce con classe una gran quantità di palloni arando tutta la fascia destra (finalmente!) e si fa trovare pronto sul cioccolatino di Leao che stappa la partita

Chukwueze: SV

Giroud: 5 Trentasette anni oggi e cominciare a sentirli tutti, sbaglia un’infinità di sponde e finisce sempre praticamente sempre nella morsa dei centrali biancazzurri, va dosato e goduto per quello che ancora può dare, sperando che i primi bagliori di un’alternativa diventino luce splendente

Okafor: 6,5 Ed è a lui che mi riferisco, al secondo gol consecutivo nelle ultime due partite, forse oggi quel pallone di Leao l’avrebbe messo dentro i tre quarti degli utenti di questo blog, ma lui ha il merito di farsi trovare lì, al posto giusto al momento giusto

Leao: 7 Primo tempo quasi estraniato dal gioco, a parte in un paio di sgasate finalizzate maluccio, ripresa per lunghi tratti analoga alla prima frazione ma quando decide di accendersi non ce n’è realmente per nessuno, il suo cambio di passo in velocità è qualcosa che si vede veramente di rado (forse solo dalle parti di Parigi), inutile girarci intorno, il nostro vero fuoriclasse è lui

 

Pioli: 7,5 Ancora una volta l’Araba Fenice risorge dalle sue ceneri, e se Napoleone diceva di preferire i generali fortunati a quelli bravi il buon Stefano cammina a suo agio in questo solco, posto che l’infortunio di un suo pupillo gli fa trovare un regista fatto e finito che aveva tenuto chiuso nell’armadietto per oltre un anno… in ogni caso, #don’touchmycoach

 

Max

 

 

Il mio primo nitido ricordo del Milan risale all'8 aprile 1973, compleanno della buonanima di mio papà: sono sulle sue spalle a Marassi, e' il Milan allenato dal Paron e da Cesare Maldini, vinciamo 4-1 e lui mi indica la 10 di Gianni Rivera... Da allora tutta una vita accanto ai nostri colori, vivendo con la stessa passione gioie e delusioni, cadute e rinascite, disfatte e grandi trionfi, fino alla foto a fianco...ecco, il mio Milan è finito lì, dopo è iniziata l'era del Giannino....ma adesso, forse, si ricomincia.