Nuovo capitolo di giugno. Stavolta siamo preparati (forse)

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E oggi si apre ufficialmente l’estate. Il caldo l’avevamo già accolto alla grande, ma ora siamo nella bella stagione del mare e delle chiacchierate sotto l’ombrellone, semicit. Si va tutti in vacanza tranne i super protagonisti del super mega bellissimo Mondiale per Club che si sta svolgendo negli Stati Uniti d’America. Inutile tornare su soliti vecchi ritriti discorsi che vanno avanti già da quando si passò alla nuova formula nel lontano 2007. E’ ovvio che, il fascino della buona vecchia Coppa Intercontinentale europea vs sudamericana, sia impagabile. E’ altrettanto vero che, se vuoi imbastire qualcosa che coinvolga il calcio in ogni parte del globo, ti tocca chiamare un po’ tutti e, neanche a dirlo, le differenze abissali di livello possono portare ad un abbassamento dello spettacolo. Se poi, questo coinvolgimento, lo addobbi con fasci d’oro e milioni di cash versati di qua e di là in posti sperduti con climi e orari non congeniali ad una partita di calcio… beh. E’ giocoforza che l’obiettivo primario, da club, sia quello di sistemarti le casse. Un po’ come la ‘partecipazione in Champions League’ al di là del fatto che tu possa giocartela o meno.

Calcio moderno, calcio nuovo. Anche se non così nuovo. Chiamatelo come vi pare, questo è. Non serve neppure troppo, a mio modo di vedere, stare a criticarlo troppo. Lasciamo gli sprezzanti commenti da roditori vintage come fu ‘Il trofeo dell’amicizia’ a chi se ne intende da sempre per indentità. Alla fine della fiera, banalmente, è una competizione che nulla aggiunge ma tutto muove. Ma torniamo a parlare delle cose ‘serie’: non ci siamo certo dimenticati del nostro caro Milan ma, come ormai consuetamente accade, la seconda parte di giugno apre sempre un capitolo monotono. Una silenzio di fondo, tra le urla di tutti, dove leggi ipotesi di mercato da ogni parte ma non si vede nulla di concreto. La prima parte, invece, ci ha sempre abituati ai colpi di scena e alle cosiddette decisioni forti, negli ultimi anni direi più da mani nei capelli. Dal licenziamento improvviso e scioccante di Paolo Maldini all’annuncio di Paulo Fonseca come nuovo tecnico, fino ad arrivare alla cessione di Tijjani Reijnders ancora bella fresca. In Inghilterra, sponda Manchester City, ci stanno già spernacchiando dopo aver visto appena due partite dell’olandese. Si chiedono come hanno fatto a pagarlo ‘così poco’. Un’altra prodezza del nostro team di lavoro, che non ha bisogno di cedere ma cede. Che odia perdere ma non vince, che ha un progetto ambizioso ma non ambisce a nulla. E vabbé, ormai siamo preparati. Le recenti vissitudini ci hanno dato una bella corazza e, molto tristemente, una certa diffidenza. Una sindrome di San Tommaso irrefrenabile che ‘finché non tocchiamo non crediamo’.

Ad oggi si è mosso ben poco sul fronte arrivi e, seppur con ancoramolte settimane di mercato davanti, non è ben chiaro cosa sarà del futuro degli altri cosiddetti big attualmente in rosa. Maignan sembrava già al Chelsea ma poi è saltato tutto, ma il contratto resta in scadenza. Qualcuno dice che i ‘novizi’ Tare e Allegri proveranno a riaprire un dialogo ma, ad oggi, siamo solo noi tifosi a dialogare. Tra di noi. Su Theo è ancora tutto più incomprensibile. Il Milan vuole cederlo per non perderlo a zero l’anno prossimo, lui vuole una big europea e accetta solo offerte interessanti ma, quelle che sono arrivate al club, non eranno soddisfacenti quindi non se n’è fatto nulla. Su Theo si dice che la società sarebbe pronta ad imporgli un anno di tribuna punitiva, qualora npon si concretizzasse l’addio. Musah sembrava già del Napoli ma, sul gong, il Milan ha giocato a rialzo e ora sarebbe sfumata la trattativa ma qualcuno dice che ancora ne parlano.

Abbiamo preso Modric ma tutto si formalizzerà dopo il Mondiale per Club. Infine c’è Leao che piace ad Allegri ed è considerato il perno totale della squadra ma, anche lì, ti dicono che se arriva l’offerta irrinunciabile allora toccherebbe pensarci e, proprio l’immagine del portoghese, rappresenta l’emblerma del momento del Milan, inteso che sia sul Milan che su Leao non sai miniammente cosa aspettarti. Allora chiedo a voi se ci capite qualcosa. La lista dei possibili giocatori accostati al Milan è già folta e in costante aggiornamento. Nelle ultime ore è spuntato pure il nome di Moise Kean. Io ci capisco poco e, sinceramente, pur rispettando il mantra indiscutibile ‘aspettiamo il 31 agosto’ qualche perplessità ce l’ho, ma probabilmente è ancora legata al finale drammatico – sportivamente parlando – della nostra passata stagione. Staremo a vedere, posto che ci sarà qualcosa da vedere. Le necessità tecniche della rosa continuano ad essere importanti ma, specialmente in questa fase di tentato rilancio con un allenatore di esperienza come lo è Allegri, sarebbe davvero importante capire attorno a chi costruirai la rosa – tra i giocatori attuali – o se opterai per un repulisti generale con la creazione di un nuovo vero e proprio gruppo. In entrambi i casi, saresti comunque in ritardo. Aspettiamo e vediamo, e speriamo. Soprattutto. Forza Milan.

Joker

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Un bisbiglio, un nuovo gioco. Una poesia da imparare, due colori che inebriano la mente ancor prima della vista. Uno spettro di emozioni da cui imparare a essere uomo. Questo è stato il Milan nella mia vita: il silenzio più profondo della passione, l'urlo più solenne e selvaggio dell'anima.