Quattro news prima di Torino

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Tommaso Pobega, centrocampista del Milan, è stato intervistato da Tuttosport in vista della sfida con il Torino di domenica sera. Queste alcune delle sue dichiarazioni:Juric è una persona diretta, vera. Non gli piace sviare, se deve dirti una cosa, te la dice in faccia. Per me domenica sarà una partita speciale, nella quale tengo a fare bene. L’anno scorso è stata personalmente una bella stagione, ho costruito buoni rapporti e bei legami con diversi giocatori, alcuni uomini dello staff e della società. Troveremo un Toro che avrà voglia di vincere, di mostrare che tutto il lavoro che fanno in allenamento porta a un risultato”.
Tom è l’aggiunta migliore al nostro organico, finora. Non ha sfondato nelle gerarchie, difficile farlo, ma ha conquistato i suoi spazi di fiducia e sono crescerà in rendimento e importanza negli anni. Sempre piaciuto fin da ragazzo, credo che insieme a Gabbia, Calabria e Tonali rappresenti l’anima italiana e milanista che è giusto ci sia sempre nel nostro club.

Al termine della sfida contro i croati, Rafael Leao, prima di rientrare negli spogliatoi, si è fermato davanti al settore ospiti con i tifosi che hanno iniziato a cantare il suo coro personalizzato. Il giocatore è rimasto lì qualche secondo ad ascoltarli, prima di salutare la Curva Sud Milano battendo la mano sul cuore.
Solitamente queste pantomime non finiscono bene. Il Milan è stato molto chiaro, soprattutto a livello di media, e il progetto è chiaro e comprensibile. Così come è chiaro che Rafa può ambire a contratti più pesanti e palcoscenici più dorati. Attendiamo fiduciosi.

Tuttosport: “De Ketelaere non ingrana ancora e scopre la concorrenza di Brahim”. Se a inizio stagione il belga sembrava titolare senza appello, le recenti ottime prove di Brahim Diaz non fanno che aumentare la concorrenza. Proprio questa sana competizione sembra aver fatto bene allo spagnolo negli ultimi mesi, chissà che non possa succedere lo stesso anche per l’ex Bruges.
Inevitabilmente, visto che dopo un paio di partite di adattamento, Charles non ha fatto vedere null’altro di interessante se non qualche proto-assist il giudizio generale si è inasprito. Come disse anche Maldini tempo fa, è giusto che ci sia pressione e competizione in un ambiente vincente: Diaz ha recepito bene, vedremo il belga. Qualche facciona e cipiglio dimostrano che c’è vita umana nella testa del belga, che oltre a essere scarsamente decifrabile sul campo non è esattamente il tipo di giocatore che scalda, in questo momento, la panza del tifoso.
Il tempo è dalla sua parte, ma per citare l’amico Raoul Duke: questo ragazzo non è che ci deve mettere solo il tempo…devono arrivare, e presto, messaggi chiari anche sul fronte del rendimento.

Materazzi su Chalanoglu: “Dobbiamo ringraziare i cugini che ce l’hanno lasciato e che chiacchierano. Dobbiamo ringraziare lui che è un ragazzo che parla poco ma fa i fatti. Corre è determinato, non ha paura ad andare in tackle. Ha permesso a Brozovic di recuperare con calma, senza forzare. Ben vengano giocatori come lui”
Ciattanuga è il fuoriclasse tipico da Inter: uno che non lo è.
GUSTATEVELO.

Larry

 

22/11/1997, primo blu. Un ragazzino guarda per la prima volta l’erba verde di San Siro da vicino.Il padre gli passa un grosso rettangolo di plastica rosso. “Tienilo in alto, e copri bene la testa. Che fra un po’ piove”. Lapilli dal piano di sopra, quello dei Leoni. Fumo denso, striscioni grandi come case e l’urlo rabbioso: MILAN MILAN…Quel ragazzino scelse: rossonero per sempre. Vorrei che non fosse cambiato nulla, invece è cambiato quasi tutto. Non posso pretendere che non mi faccia male. O che non ci siano colpevoli. Ma la mia passione, e quella di tanti altri, deve provare a restare sempre viva.