XVI° Premio Ricardo Oliveira

775

Quest’anno si fa la storia, quasi come i ragazzi del 5-0! Ok, è impossibile arrivare a tanto ma è comunque l’ora del nostro premio goliardico per eccellenza, quello che il buon Pippo Frankhitaryan definirebbe di livello ingiocabile per le leggende horror che vi prenderanno parte: è scattata l’ora del pregiatissimo Ricardo Oliveira!
Giunto alla sua sedicesima edizione, quest’anno si prevede una gran lotta vista la cessitudine mostrata dalla quasi totalità dei nostri ed è un vero peccato che i finalisti potranno essere solo doué. Avevamo riassunto la stagione 2022/23 con la massima dello sceriffo di Ruttingham in versione Pioli “ci ha[n] fatto fare una figura di merda a me e ai miei uomini!” e quella passata con l’inossidabile “potrebbe esser peggio…potrebbe piovere” solo che qui si scava sempre di più grazie al gruppo di lavoro imbranato finendo per schiantarsi con tutta la loro arroganza come una ford del ‘46 contro un camion che trasporta letame. Proprio per questo in occasione della finalissima sceglierete anche il peggior “dirigente” della stagione perché cotanta intellighenzia non può non essere premiata!
Grazie alla gestione ad mentula canis di quest’annata non sarà facile scegliere colui che sarà meritevole del

PREMIO RICARDO OLIVEIRA

perché anche quest’anno i nostri ce l’hanno messa tutta per farci incazzare con prestazioni oscene, ammutinamenti, allenatori pippe e delegittimati, epurazioni, calcio bollito per turisti cretini e ungulati scelti direttamente dal gran visir di tutti i segaioli di football manager.
Quanti commenti affettuosi lanciati a Lacambiale e l’invisibile e innominabile drago elliott, quanti abbracci da far mancare il respiro vorremmo dare agli inquilini di Casa Muppet Show per la stupefacente stagione di palta che han tirato su grazie alle loro ambizioni fottificate!Come per l’anno scorso fate vincere quel calciatore che vi ricorda il sorriso bocconiano, la totale inutilità di stadioni, le boomerate di Ibra, la latitanza dell’uccellino rosso, la presenza alla the ring di Elliott e non da ultimo la mutanda bagnata del principe di Zamuncada per un qualsiasi ragazzo dalla pelle scura in grado di allacciarsi le scarpe in meno di 37 minuti.
Cercate nella vostra memoria quel momento, quel gol, quell’errore di quel giocatore che ve li ha fatti maledire e non solo causando il rigurgito del pelo del vostro gatto, la chiamata del cane all’enpa e lo sguardo schifato del vostro partner mentre lanciavate il tiramisù dalla finestra: il Ricardo Oliveira esiste per ricordarvi che le vostre incazzature meritano il giusto riconoscimento!
Il format rimane quello delle final eight con le 8 più votate che andranno a disputare la fase a eliminazione diretta per decretare la sedicesima pippa made in Harvard Business school AC Milan case! Come per la passata stagione per creare maggiore suspence le percentuali di voto saranno visibili solo dalla fase finale: fino all’ultimo non saprete se il vostro pupillo sarà nel gotha delle pippe!
Chi succederà a Marco Pellegrino? Tocca a voi decidere!

Le tre sfide che decreteranno gli otto finalisti avranno dei fuori categoria ossia i portieri in rosa. Potete votare fino ad un massimo di due calciatori!

Davide Calabria – Parte titolare con la fascia da capitano, poi si fa male (strano…) e da lì viene panchinato per una delle classiche fissazioni, sicuramente non basata sulla visione delle partite, del nostro luminare del mercato: Emerson Royal. Con tutta probabilità scazza anche con Conceiçao e viene ceduto per essere rimpiazzato nel ruolo di titolare non con E.R. pippa in prima linea ma con lo scazzato Walker.

Alessandro Florenzi – Quarto terzino destro della rosa nella scala gerarchica della proprietà, peccato che se non fosse per il gravissimo infortunio ad inizio stagione sarebbe stato di gran lunga il migliore dei quattro. Ahhhh che bello affidarsi al moneyball e ai nerd!

Matteo Gabbia – Parte in panchina come suo solito, ma la qualità dei suoi rivali non è eccelsa ed in breve tempo diventa il titolare di una difesa disastrata. Cerca di fare il suo tra alti (pochi) e bassi, ma sempre con i colori rossoneri come stella polare. Sempre il primo a metterci la faccia.

Theo Hernandez – Stagione di basso livello per uno dei migliori terzini sinistri in circolazione. Grave l’episodio del cooling break, troppo svagato in numerose circostanze che ci costano gol pesanti, ma mette la sua firma nell’unica gioia stagionale con un gol e la sgroppata con assist che ribalta il corso della supercoppa incrinando seriamente la fiducia degli ingiocabili.

Alex Jimenez – Arruolato per Milan Trapassato, lo spagnolo da dicembre in poi viene spedito in prima squadra diventando così il QUINTO terzino destro in rosa (ahhhh la competenza!) nonché titolare da inizio aprile in poi scavalcando pure il nuovo titolare preso a gennaio Kyle Walker. No comment.

Strahinja Pavlovic – Altro giocatore preso probabilmente senza aver mai visto una sua partita. Dopo l’addio di Kjaer al Milan serve un leader difensivo che sappia impostare l’azione coi piedi, lui ovviamente è il contrario: istintivo e piedi quadri. Fisicamente esuberante, per certi versi assomiglia al primo Skriniar nel modo di giocare. Ogni volta che l’azione esce dallo schema predefinito va in palla facendosi uccellare dai contromovimenti degli avversari, ciò nonostante alla fine diventa titolare se così possiamo dire.

Emerson Royal – Un cessburger royal menù al tavolo rossonero. Nemmeno provo a descrivere le prestazioni, mi limito a questo: chi lo ha fortemente voluto è talmente protetto da averci speso almeno 15 mln tra le urla di giubilo dei suoi ex tifosi per l’inatteso regalo, per poi accorgersi che i dati non combaciavano con le prestazioni e volerlo rivendere dopo qualche mese.

Filippo Terracciano – Altro giocatore preso probabilmente senza un perché o comunque senza sapere quale sia il suo vero ruolo: sfido chiunque a dire dove possa esprimersi meno peggio. Al Milan da ormai un anno e mezzo, non è riuscito a ritagliarsi un minimo di spazio se non per fare il tappabuchi in casi estremi e con risultati più che mediocri.

Malick Thiaw – Anche qui ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli per l’ennesima gestione imbarazzante dei centrali. In estate il Milan prova a venderlo in tutti i modi ma non ci riesce, così per magia diventa il centrale titolare (!) come se i giocatori fossero dei pacchi postali. In primavera torna però a essere l’ultimo del pacchetto e anche qui un grosso bah. Non si distingue dalla massa dei suoi compagni, ma come si possa giocare bene in tutto quel casino è difficile da immaginare.

Fikayo Tomori – Anche con lui gestione schizofrenica dei centrali: parte titolare con entrambi gli allenatori, viene poi panchinato dai due portoghesi, infine torna titolare con entrambi. In mezzo a tutto questo casino la società cerca di venderlo in ogni modo a gennaio. Le prestazioni non sono granché, ma sfido io a fare una buona stagione con una gestione del genere senza formare coppie fisse di centrali.

Lorenzo Torriani – Gioca contro il Liverpool e in coppa Italia nella goleada contro il Sassuolo.

Kyle Walker – Preso nel mercato invernale perché c’era bisogno del quarto terzino destro vista la cessione di Calabria, la pippaggine e rottura di Emerson Royal e il grave infortunio di Florenzi a inizio stagione (ahhhh la lungimiranza…), nel concreto gioca solo fino ad inizio aprile senza dimostrare granché.

Ora tocca a voi, potete votare fino ad un massimo di due calciatori! Avete tempo fino al 6 luglio per votare.

Prima eliminatoria
×

Seguiteci anche su

WhatsApp

Telegram

YouTube

Community rossonera, da sempre in prima linea contro l'AC Giannino 1986. Sempre all'attacco. Un sito di curvaioli (La Repubblica). Un buco nero del web (Mauro Suma)