Rifondare dal centrocampo

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Rifondare la squadra che poche settimane fa ha chiuso una stagione fallimentare al nono posto in Serie A non sarà un gioco da ragazzi. La grande difficoltà è che non esiste una zona in particolare che manifesta lacune e che quindi necessita di ritocchi importanti, ma di fatto tutte, o quasi. I movimenti dovranno essere diversi e rapidi sia per cercare di dare ad Allegri in tempo per il raduno una rosa il più possibile completa, sia per battere la concorrenza delle altre squadre per i pezzi più pregiati.

I punti fermi sono pochissimi, al momento gli unici veri e propri possono essere considerati solo Gabbia e Pulisic. Lo sarebbe stato anche Reijnders, sacrificato al City per una cifra decisamente importante. I primi due acquisti sono stati di fatto chiusi, anche se al momento nessuno dei due può dirsi ufficiale: Modric e Ricci. Entrambi centrocampisti, il primo deve portare quella dose di esperienza e carisma che tanto è mancata lo scorso anno, il secondo è invece chiamato a sostituire l’olandese accasatosi a Manchester, per quanto alcune caratteristiche dei due siano differenti. Curiosamente, anche il terzo acquisto potrebbe interessare il reparto nevralgico del campo: si tratta di Ardon Jashari, 22enne svizzero del Bruges che dopo una sola stagione in Belgio sarebbe pronto a compiere il salto verso l’Italia. E come se non bastasse, anche la quarta pedina potrebbe essere aggiunta a metà campo, con quel Granit Xhaka che potrebbe portare qualità, esperienza e carattere.

Insomma, a giudicare da questi movimenti si direbbe che proprio la mediana sia la zona del campo che Tare e Allegri considerano da ridisegnare maggiormente. Attenzione però a non dimenticare il pacchetto arretrato, che la scorsa stagione non ha avuto pace tra cambi di uomini e impostazione tattica e rendimenti ben al di sotto delle aspettative. Tomori e Thiaw deludenti, Pavlovic che non ha convinto a pieno, Theo sulla strada dell’Arabia Saudita, Walker non riscattato, Royal in uscita dopo una sola stagione. A salvarsi solo Jimenez (impiegato anche da ala) e Gabbia. Per il resto, non solo Leoni può bastare per rimettere in piedi la retroguardia: servirebbero anche due terzini titolari, con Jimenez possibile rimpiazzo sia a destra, sia a sinistra (dove ci sarebbero anche Bartesaghi e Terracciano, ammesso che restino in rossonero).

In attacco al momento si muove molto meno: Pulisic-Gimenez-Leao dovrebbe essere il tridente da cui ripartire, a meno di sorprese. Da rivedere invece la panchina. Rimane ad ogni modo giustamente più defilato, vista la maggiore urgenza in difesa e a metà campo. La sensazione è però che ci si stia muovendo con un’idea in testa, e già questo è qualcosa. Vedremo se l’idea che abbiamo sarà quella più giusta.

Fab

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Ho questo ricordo, il primo sul Milan. Io che ad appena sette anni volevo vedere la finale di Atene, tra Milan e Barcellona… ma essendo piccolo dovevo andare a letto presto per la scuola. Allora mio padre, severo, mi permise di vedere la partita, ma solo il primo tempo. Finiti i primi 45 minuti, i miei genitori mi misero a letto, ma poco dopo sgattaiolai fuori dalle coperte e mi nascosi dietro la porta che dava sul salone. Al gol del Genio però non riuscii a trattenere la mia gioia… fortunatamente mio padre, interista, fu molto sportivo e mi lasciò concludere la visione di quella partita perfetta.