Monza-Milan presentazione

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Due 1-0 hanno dato un minimo di fiducia in più al Milan, soprattutto quello ottenuto in settimana in Champions a San Siro contro il Tottenham di Conte. Una buona prestazione, con in evidenza Diaz e specialmente Theo Hernandez, in ripresa dopo un inizio anno shock. Il tutto seguito alla vittoria di misura contro il Torino di Juric firmata Giroud, altro francese che sta facendo non poca fatica a ingranare dopo la finale Mondiale. Complici anche il pareggio dell’Inter a Genova e la sconfitta casalinga della Lazio, la classifica in zona Champions si è accorciata ulteriormente, con il Milan ancora quinto per via della differenza reti, ma a pari punti con Roma e Atalanta e a -3 dal secondo posto dell’Inter.

Le ultime partite hanno visto soprattutto riproposta con continuità la novità tattica della difesa a 3, con un Thiaw in più e un Gabbia in meno. Soluzione che potrebbe essere efficace per aumentare il numero di giocatori in fase difensiva, scaricare un po’ dal ruolo di centrocampista box to box Tonali, saturare meglio la zona centrale del campo e collocare meglio maggior parte dei giocatori precedentemente impiegati sulla trequarti. È il caso ad esempio di Saelemaekers, che da tornante potrebbe vedere sfruttate meglio le sue caratteristiche più universali che offensive. Allo stesso modo Diaz e De Ketelaere possono beneficiare di più libertà di movimento e di fraseggio con Giroud e Leao, che è l’unico, subendo un accentramento, ad essere penalizzato dall’attuale disposizione tattica. Vediamo se la nuova formula troverà anche una continuità nei risultati, di certo va sottolineato come Malick Thiaw stia al momento dimostrando serietà e solidità, oltre ad affidabilità. Il che non è assolutamente scontato, visto l’inizio della sua avventura in rossonero. E chissà che non possa trovare spazio anche Aster Vranckx, la cui solidità fisica potrebbe davvero essere quell’ultimo step in grado di dare sicurezza al centrocampo e alla fase difensiva, magari in coppia con Tonali nelle partite o nei momenti delle gare in cui è richiesta una extra copertura.

Oggi trasferta di pochi chilometri in Brianza, in quel di Monza dove la squadra di Palladino ha trovato con il nuovo mister una quadra che non sembrava possibile. I biancorossi, dopo il cambio allenatore, sono tra le squadre che hanno totalizzato più punti, quasi lo stesso score di chi lotta per la Champions. Impressionante. Ora i briantei veleggiano esattamente a metà classifica, venendo da otto risultati utili consecutivi (ultima sconfitta a metà novembre). Anche la squadra di B&G si schiera con la difesa a tre, con un centrocampo che, tra Sensi, Rovella e Pessina, può garantire dinamismo, geometrie e inserimenti. Occhio anche alla coppia Caprari-Petagna, che a caratteristiche è senza dubbio ben assortita. Probabile formazione (3412): Di Gregorio; Marlon, Marì, Izzo; Donati, Sensi, Rovella, Ciurria; Pessina; Caprari, Petagna.

Nel Milan sempre out il desaparecido Maignan, Calabria e Bennacer. Dovrebbe essere invece recuperato Tomori, che può dare il cambio a Kjaer in mezzo alla difesa. Per il resto confermata la formazione di martedì. Sarebbe interessante vedere all’opera come tornante anche Dest, che sarebbe nel ruolo a lui forse più congeniale. Chissà che non ci sia spazio per lo statunitense a gara in corso. Probabile formazione (3421): Tatarusanu; Kalulu, Tomori, Thiaw; Saelemaekers, Tonali, Krunic, Theo; Diaz, Leao; Giroud.

Diamo continuità alla due vittorie. Solo così possiamo sperare di raccogliere qualcosa in una stagione per ora senz’altro deludente. Forza Milan!

Fab

Ho questo ricordo, il primo sul Milan. Io che ad appena sette anni volevo vedere la finale di Atene, tra Milan e Barcellona… ma essendo piccolo dovevo andare a letto presto per la scuola. Allora mio padre, severo, mi permise di vedere la partita, ma solo il primo tempo. Finiti i primi 45 minuti, i miei genitori mi misero a letto, ma poco dopo sgattaiolai fuori dalle coperte e mi nascosi dietro la porta che dava sul salone. Al gol del Genio però non riuscii a trattenere la mia gioia… fortunatamente mio padre, interista, fu molto sportivo e mi lasciò concludere la visione di quella partita perfetta.