Milan-Sassuolo presentazione

Una vittoria fondamentale, a un certo punto insperata, ma agguantata grazie a un fuoriclasse di nome Christian Pulisic, il miglior giocatore della nostra rosa al momento e uno dei primi cinque, se non tre, della Serie A. Un talento cristallino nel farsi trovare sempre pronto, sotto tutti i punti di vista. Quando chiamato in causa, quando deve finalizzare, quando deve imbeccare. A Torino i due gol sono stati magnifici, ma soprattutto sono due gesti tecnici (entrambi segnati col suo piede “debole”) di spessore. Nella prima segnatura il controllo è dolcissimo, nonostante la palla entri nel suo campo visivo solo all’ultimo, poche frazioni di secondo prima che tocchi terra. Nella seconda, il colpo di prima è letalmente preciso nonostante un traversone potente. Da coccolare, il nostro fuoriclasse, che fino ad adesso ha fatto le fortune offensive di una squadra senza una vera punta.

C’è poi da sottolineare la bordata di Rabiot, che con un’altra, l’ennesima, prestazione maiuscola ha preso per mano il Milan e rimesso il match su un binario meno precario. E infine la lucidità, non sappiamo se di Allegri o Landucci, di non inserire Chris subito, nel momento dell’infortunio di Leao, ma di scegliere Ricci, per dare più dinamismo e soluzioni a metà campo in una partita in cui i granata pressavano alto e aggressivamente Modric, ma non solo. Questa decisione ha disinnescato il pressing avversario dando maggiori possibilità di far male. Occhio però, perché come dice lo stesso Rabiot non sempre riusciremo a recuperare da due gol di svantaggio. Questa volta è andata bene, ma non dobbiamo metterci in una simile situazione ancora.

Dopo la bestia nera Torino affrontiamo la bestia nera Sassuolo. Neroverdi orfani di Berardi, certo, ma non dimentichiamo che in questa stagione hanno già sconfitto Atalanta (a Bergamo) e Lazio. Una squadra insidiosa, che al momento con 20 punti in 14 giornate vede da vicino la zona Europa. Grosso recupera Pinamonti davanti, in ballottaggio con Cheddira. Attenzione sugli esterni alti a Laurientè e Volpato, quest’ultimo in rete contro la Fiorentina lo scorso turno. A segno anche Konè, interessantissima giovane mezzala canadese che agirà nella zona nevralgica del campo insieme a Matic e Thorstvedt. Pacchetto arretrato infine molto fisico e di corsa, dove spicca Muharemovic. Probabile formazione (433): Muric; Walukiewicz, Idzes, Muharemovic, Doig; Thorstvedt, Matic, Kone; Volpato, Pinamonti, Laurientè.

Nel Milan non recupera Fofana, favorito Loftus-Cheek per sostituirlo. Out Leao, altra chance per Nkunku dal 1’. Gimenez ancora ai box. Probabile formazione (352): Maignan; Tomori, Gabbia, Pavlovic; Saelemaekers, Loftus-Cheek, Modric, Rabiot, Bartesaghi; Pulisic, Nkunku.

Fondamentale tenere il passo, vincere e poi pensare alla Supercoppa, con il successivo impegno in Serie A datato 28 dicembre in casa contro il Verona. Ripeto: questo momento, questa fase della stagione e del calendario va sfruttata al massimo. Non perdiamo l’occasione. Testa, mentalità, concentrazione, ma anche cuore. Lo stesso di Torino. Forza Milan!

Fab

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Ho questo ricordo, il primo sul Milan. Io che ad appena sette anni volevo vedere la finale di Atene, tra Milan e Barcellona… ma essendo piccolo dovevo andare a letto presto per la scuola. Allora mio padre, severo, mi permise di vedere la partita, ma solo il primo tempo. Finiti i primi 45 minuti, i miei genitori mi misero a letto, ma poco dopo sgattaiolai fuori dalle coperte e mi nascosi dietro la porta che dava sul salone. Al gol del Genio però non riuscii a trattenere la mia gioia… fortunatamente mio padre, interista, fu molto sportivo e mi lasciò concludere la visione di quella partita perfetta.