
Non facciamoci ingannare dai complimenti e dalle lusinghe. Dopo Milan-Cremonese il Milan era ancora una squadra devastata e senza futuro, ora sembra che si parli dell’Ajax di Cruijff. Insomma, viva le mezze misure. Fa piacere, certo, vedere associati alla propria squadra del cuore articoli positivi e non più le derisioni a cui ci siamo ahinoi abituati negli ultimi 12-24 mesi, ma la stagione è appena cominciata e di sfide davvero probanti ancora non ne abbiamo giocate. Testa bassa e pedalare, insomma. La fortuna è che sembra che questa sia la filosofia anche di Allegri, che sa che per rendere la mentalità dei suoi giocatori granitica serve continuità. I due 3-0 consecutivi tra Udine e Coppa Italia danno tanto morale, ma davanti a noi abbiamo gli scogli Napoli e Juventus, che diranno molto più sul Milan di quanto non abbiano fatto tutte le partite precedenti messe insieme.
Al momento i rossoneri stanno rendendo bene più o meno tutti. Certo, Gimenez ha ancora le polveri umide (non bagnate solo perché è andato a segno martedì), ma in generale è difficile trovare elementi di cui non essere felici. Credo sia opportuno tuttavia segnalarne due più di altri: Rabiot e Saelemaekers. Il primo è arrivato sul finire del mercato per espressa richiesta di Allegri e ha subito preso in mano il centrocampo rossonero. Fisico e tecnica da vendere, personalità e passo. Ha completato perfettamente la mediana milanista e già in queste poche partite ha mostrato quanto sia importante per la squadra. Il belga, invece, non può essere considerato un nuovo acquisto, ma un rientro. Dopo due stagioni tra Bologna e Roma si è rimesso in gioco con grinta e determinazione, dando al Milan corsa, tecnica, impegno.
Come detto, stasera a Milano sale il Napoli Campione d’Italia di Antonio Conte, primo in classifica e a punteggio pieno. Una bella prova del nove a cui seguirà quella contro la Juventus di Tudor. I partenopei arrivano all’ombra della Madonnina privi di Buongiorno e Lukaku, ma forti di una profondità di rosa nemmeno lontanamente paragonabile a quella di un anno fa. In estate i campani hanno lavorato tanto e bene sul mercato, rinforzandosi in difesa (Milinkovic-Savic e Beukema), a centrocampo (De Bruyne, il ritorno di Elmas), ma soprattutto in attacco (Lang, Hojlund, Lucca). Squadra molto fisica, ma anche con le geometrie del doppio play, con il quale gli azzurri hanno sempre alternative in fase di costruzione. Lobotka e De Bruyne possono essere complementari, ma anche alternativi in caso si volesse aumentare il peso offensivo della squadra, sostituendo uno dei due con una punta o un’ala e schierandosi in questo modo con un 442 o 433 avanzando contestualmente Politano. Il Napoli ha tante alternative, e seppur contro Cagliari e Pisa abbia rischiato di non vincere, non è un caso se alla fine sono riusciti a prevalere. Probabile formazione (4141): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Spinazzola; Lobotka; Politano, Zambo Anguissa, De Bruyne, McTominay; Hojlund.
Nel Milan fuori solo Jashari, che dovrebbe tornare a pieno regime appena prima o immediatamente dopo la pausa per le nazionali di novembre. Recuperato per la panchina Leao. Probabile formazione (352): Maignan; Tomori, Gabbia, Pavlovic; Saelemaekers, Fofana, Modric, Rabiot, Estupinan; Pulisic, Gimenez.
Partita molto frizzante all’orizzonte, non c’è che dire. Comunque vada, essenziale rimanere equilibrati, sia che venga fuori una bella vittoria, sia che si subisca una brutta sconfitta. Forza Milan!
Fab
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