Milan-Lecce presentazione

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Sei vittorie consecutive per il Milan di Pioli nel mese di marzo tra Serie A ed Europa League. Un percorso netto che dà fiducia per il finale di stagione in cui i rossoneri dovranno difendere il secondo posto in Italia (ed evitare di far festeggiare lo Scudetto all’Inter nel Derby del 22 aprile) ma soprattutto cercare di centrare quell’alloro internazionale che manca ormai dal dicembre 2007 (Mondiale per Club a Yokohama contro il Boca Juniors). In questo mese il Milan ha sbancato anche piazze importanti e sempre ostiche come Roma sponda Lazio, Verona e Firenze, oltre che Praga. A completare il filotto i successi a San Siro contro Slavia ed Empoli. La differenza vera l’ha fatta il reparto arretrato: pur subendo comunque gol in quattro delle sei occasioni, i rossoneri sono riusciti a “limitare” i danni con due reti subite solo nel match casalingo di Europa League (indolori). Davanti la squadra di Pioli si conferma invece ancora un rullo compressore: l’ultimo match senza reti segnate è datato 4 novembre, Milan-Udinese 0-1.

Impressionante il contributo specialmente di Loftus-Cheek, bomber ombra della squadra il cui ruolo è attualmente difficilmente leggibile dalle difese avversarie. Ottimo il suo contributo dal punto di vista fisico, tattico, di copertura e inserimento. Uomo chiave della squadra, il lavoro che compie è silenzioso in alcuni frangenti, più evidente in altri, risultando quasi limitante giudicare le sue prestazioni “solo” dal fatto che il suo nome sta apparendo nel tabellino dei marcatori con costanza. Pulisic e Leao dal canto loro stanno garantendo continuità, Giroud continua ad essere il punto di riferimento essenziale con il suo lavoro spalle alla porta e di sponda, mentre anche Okafor, Jovic e Chukwueze stanno rispondendo presente quando chiamati in causa. Insomma, il Milan sta girando.

Oggi davanti ci troveremo il Lecce che all’andata ci mangiò due sanguinosi punti recuperando lo svantaggio da 0-2 e rischiando addirittura di vincere il match. Era il periodo forse più duro del Milan, quando i rossoneri hanno perso le speranze di qualificazione in Champions e di sogni Scudetto. La squadra di Gotti si è ripresa dopo il periodo nero dell’ultimo D’Aversa e si presenterà a San Siro con le frecce Almqvist e Dorgu sulle fasce, Banda seconda punta e Krstovic punto di riferimento davanti. Una squadra che difensivamente è discretamente organizzata ma che davanti, nonostante i buoni elementi di cui è in possesso, ha raccolto meno di quanto ci si poteva aspettare (terzo peggior attacco). Poco ordine e qualità in mezzo al campo nella costruzione della manovra e nell’ultimo passaggio le ragioni di queste prestazioni. Probabile formazione (442): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Pongracic, Gallo; Almqvist, Blin, Ramadani, Dorgu; Banda, Krstovic.

Nel Milan out Kalulu e Thiaw, Gabbia preferito a Kjaer come spalla di Tomori. Per il resto rientro di Theo dopo la squalifica e di Pulisic tra i titolari dopo il match di Firenze. Assente anche Loftus per squalifica, sostituito da Musah con Bennacer perno alto del centrocampo. Probabile formazione (4231): Maignan; Calabria, Gabbia, Tomori, Theo; Musah, Reijnders; Pulisic, Bennacer, Leao; Giroud.

Raccogliere tre punti per cementare il secondo posto e preparare al meglio il match di andata contro la Roma in Europa. Continuiamo così! Forza Milan!

Fab

Ho questo ricordo, il primo sul Milan. Io che ad appena sette anni volevo vedere la finale di Atene, tra Milan e Barcellona… ma essendo piccolo dovevo andare a letto presto per la scuola. Allora mio padre, severo, mi permise di vedere la partita, ma solo il primo tempo. Finiti i primi 45 minuti, i miei genitori mi misero a letto, ma poco dopo sgattaiolai fuori dalle coperte e mi nascosi dietro la porta che dava sul salone. Al gol del Genio però non riuscii a trattenere la mia gioia… fortunatamente mio padre, interista, fu molto sportivo e mi lasciò concludere la visione di quella partita perfetta.