Salvate l’AC Milan 1899

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Mercoledì sera dopo la partita di Coppa Italia mi è capitato di prendere una vecchia fotografia che ritraeva Ricky Albertosi, Romeo Benetti ed Egidio Calloni che uscivano da San Siro con maglie sudate e sporche. Una foto di metà anni settanta, anni non facili per il Milan, un Milan che viveva di continui cambi societari, problemi interni alla squadra, risultati che non arrivavano. Insomma una situazione sicuramente diversa da adesso ma difficile. Però quei ragazzi della foto assieme ad altri loro compagni la Coppa Italia la giocavano per vincerla, e con ottimi risultati visto che tre delle nostre cinque vittorie sono arrivate proprio negli anni settanta.
Non vi confesso la mia delusione, per la sconfitta dell’altra sera, e per come è maturata. Abbiamo interpretato la partita in modo osceno, con un primo tempo appena sufficiente ed una seconda frazione di gioco indecente.
Il Milan non ha un gioco, non ha una sua identità e il Mister pensa ancora di poter fare una proposta tecnica che la squadra non è in grado di fare. Non siamo in grado di giocare aggredendo gli avversari, perché non ne abbiamo le capacità fisiche e tecniche. E quindi al 10 di gennaio ci ritroviamo fuori dalla Champions League, dalla Coppa Italia, e staccati in campionato, per tutta una serie di scelte scellerate.
E si che arrivare in fondo alla Coppa Italia non ci voleva molto e comunque sarà anche un torneo che non interessa a nessuno per come è organizzato ma vincerlo aiuta molto a livello mentale, perché la mentalità vincente si ottiene attraverso le vittorie. Come si dice vincere aiuta a vincere.
Di puntare il dito contro Pioli oramai mi sono stancato e di dire che il suo ciclo è finito da almeno un anno mi sono altrettanto stancato. Ma non mi stancherò mai di dire che il pesce puzza dalla testa e sentire parlare Furlani o Scaroni e qualcosa d’insopportabile.
Dopo la partita Furlani è intervenuto ai microfoni di Sky e ha detto che la partita è stata indirizzata dagli episodi. Questo sicuramente ma certo che noi ci mettiamo del nostro, la squadra non gioca con determinazione, quando entra in campo e non gioca con voglia, manca carattere. Non si può dopo aver trovato il gol del vantaggio e nemmeno il tempo di riportare la palla a metà campo che gli avversari pareggiano. Allucinante!!
Capisco che siamo di fronte a dei professionisti, che però sono figli dei tempi nostri e quindi se non ci arrivano da soli è il Coach che deve imprimere questa filosofia. Ma come ci stiamo dicendo Pioli non è più in grado di dare nulla a questa squadra e secondo me l’esonero sarebbeuna liberazione anche per lui.  E quindi se dobbiamo cercare un colpevole quella è la società e nelle persone che continuano a tenerlo al proprio posto.
Io se fossi in Furlani al suo coach preferito chiederei i perché di questa squadra moscia e inerme. Ma chi sa se si porrà  mai questa domanda. D’altronde conta solo qualificarci in Champions. Il resto è noia.
Perché se non succede un qualcosa, come dicevo nel mio ultimo post una scossa, vivremo sei mesi difficili, sei mesi di pura agonia, dove speriamo che i nostri giocatori più forti siano in vena quella serata, per poter vedere qualcosa di decente.
Per poi passare al non presidente per eccellenza, che lascia sempre delle dichiarazioni che hanno dell’incredibile.

“Quando parliamo della Coppa Italia mi vengono delle domande, temo che giochiamo troppe partite. E mi chiedo è necessaria? Poi visto che non la vinciamo da 21 anni dico che dobbiamo vincerla e incidere il nostro nome anche in questa competizione” (Scaroni a mediaset prima dell’inizio di Milan Atalanta)

Robe dell’altro mondo, ma come si può imprimere a questo gruppo la voglia di giocare, di partecipare e di vincere per la nostra gloriosa maglia quando abbiamo il massimo esponente della società che rilascia dichiarazioni del genere? Ma come si possono pensare certe cose, sono indignato, e offeso come tifoso dell’AcMilan 1899.
Io se fossi stato il giornalista avrei chiesto il perché alla riunione in federazione a Roma per parlare di alcune riforme che si vogliono attuare non era presente nessun dirigente del Milan e soprattutto il Presidente. Era a San donato a misurare i metri di quanto deve essere lungo il nuovo stadio?
Essere presidenti del Milan non deve essere una delle tante poltrone, ma vuol dire essere il Presidente di una società che ha milioni di tifosi, significa rispettarli, visto che a loro si chiedono soldi in continuazione e significa rappresentarli nelle sedi autorevoli. Sono sconcertato.

Se non avete voglia di gestire il Milan, per diamine passate la mano, nessuno ve lo ha chiesto di restare al Milan. Non si gestisce e una società di calcio in  questo modo, tutti con noi fanno quello che vogliono, non abbiamo nessuna importanza politica e nessuna considerazione. Per cortesia basta.
Salvate l’Ac Milan 1899 da queste persone, io di soffrire in questo modo non ho più voglia ed energie, e per iniziare un nuovo ciclo non ci voleva molto. Io da tifoso innamorato rivoglio indietro il mio Milan prigioniero di questa gente. Ne ho il diritto.

Come sempre

W Milan

Harlock

"Quando il Milan ti entra nelle vene avrai sempre sangue rossonero" Ho visto la serie B, ho visto Milan Cavese, ho toccato il tetto del Mondo con un dito e sono ricaduto ma sempre rialzato. Ho un papà Casciavit....Grazie per avermi fatto milanista.