
Due punti buttati nel Cessum.
Girala come vuoi ma questa è la sensazione che rimane in bocca dopo la partita di questa sera.
E se da un lato questo certifica come abbia fatto presto (e bene) Massimiliano Allegri ad alzare l’asticella delle nostre ambizioni, dall’altro dimostra come nella circostanza un pizzico di coraggio sia stato sacrificato sull’altare dell’equilibrio in campo.
Tanto, troppo, troppissimo rispetto mostrato nei confronti di una Juventus poco più che mediocre, che di fatto ha costruito nell’arco dei 90 minuti una sola palla gol nitida, per di più in fuorigioco (Maignan mostruoso nell’occasione, ma definire volontario o deliberato il tocco di Tomori che rimette in gioco Gatti mi sembra quanto meno azzardato).
Quel pizzico di coraggio poteva essere mostrato a mezz’ora dalla fine, quando a mio modo di vedere Leao poteva entrare non al posto di Gimenez (fino a quel momento il migliore dei nostri) bensì di Bartesaghi, in palese difficoltà su Conceicao e già ammonito: abbassi un pochino Saelemaekers a destra, allarghi Pavlovic a sinistra mettendoti a 4 dietro e giochi con Pulisic e Leao larghi ai lati di Gimenez.
Perché parliamoci chiaro, il tentativo di Allegri di tracciare per Leao un percorso alla Thierry Henry (da ala a punta vera) è lodevole ed ambizioso ma rischia di rivelarsi pericoloso e velleitario, sia perché la metamorfosi del francese iniziò a 22 anni (e per Leao i prossimi sono 27) sia perché la cifra tecnica e la tenuta mentale dei due sembrano molto diversi.
Leao va preso per quello che è, un’ala magari incostante ma capace di numeri ed accelerazioni devastanti se messo nel ruolo che più gli è congeniale, trasformarlo in un ibrido indefinibile alla lunga rischia di fare del male sia a lui che alla squadra.
Però diamo tempo al tempo, Max ha dimostrato in carriera di essere tutt’altro che uno sprovveduto e adesso dà l’impressione di essere più che altro impegnato a gettare le fondamenta (solidità di squadra ed equilibrio tra i reparti), vedremo se poco a poco saprà mettere il pepe giusto nella fase offensiva sfruttando le armi a sua disposizione.
Maignan: 6,5 Praticamente inoperoso nell’arco dei novanta minuti, ma la risposta d’istinto a tu per tu con Gatti è da campione vero
Tomori: 6+ Ogni tanto litiga un pò con il pallone tra i piedi ma restituisce un’impressione di solidità come i suoi compagno di reparto
Gabbia: 6+ Altra buona prova di Matteone, lucido in un paio di chiusure difensive e preciso nella prima impostazione
Pavlovic: 6,5 Interessante la sua crescita da braccetto di sinistra, con la consueta esuberanza fisica e la capacità di inserirsi in avanti con i tempi giusti, come quando mette sulla testa del Bebote una palla pregevole
Saelemaekers: 6- Gioca una gara improntata soprattutto al sacrificio, nel tentativo (riuscito) di limitare le iniziative di Yildiz che gravita spesso nella sua zona di competenza
Bartesaghi: 5,5 Sopracciglione fa meglio che può ma il cliente che gli capita non è dei più facili, Conceicao è rapidissimo nei primi tre metri e gli va via un paio di volte fino a crossare dal fondo, fortunatamente senza conseguenze
Fofana: 6 Buona partita di contenimento a fare legna in mezzo, il suo lo fa senza infamia e senza lode (Loftus Cheek: 6 Cerca di appoggiare di più la fase offensiva, peccato che il suo rimorchio nell’occasione finale di Leao sia rimpallato da una giungla di gambe bianconere)
Modric: 6,5 La sua partita forse non è mostruosa come quelle precedenti, ma in tutte le nostre occasioni più pericolose c’è il suo zampino, sia nel lancio che porta al rigore su Gimenez, sia nel filtrante geniale che mette Leao davanti alla porta nei minuti di recupero
Rabiot: 6- La sua presenza in mezzo la senti sempre, ma nell’occasione sembra meno “dominante” rispetto ad altre volte, magari ha pesato anche un pò di emozione
Pulisic: 5 Sarebbe stata una partita non entusiasmante ma comunque solida, il problema che l’errore dal dischetto è troppo grave nell’economia della partita per potergli dare la sufficienza
Nkunku: 5 Ingresso abbastanza impalpabile, “impreziosito” da un passaggio di petto all’indietro al limite della sua area che manda su tutte le furie la linea difensiva
Gimenez: 7- (il migliore) Probabilmente la miglior partita da quando indossa la nostra maglia, due belle occasioni non finalizzate nella prima frazione (il colpo di testa che esce di un soffio è movenza da centravanti vero), un rigore procurato nella ripresa, poi inspiegabilmente Allegri decide di toglierlo
Leao: 5 I movimenti con cui si procura due grosse occasioni sono da punta vera, nello smarcamento e nel movimento a dettare la profondità, il modo in cui le finalizza purtroppo no, e l’impressione è che certe caratteristiche non siano proprio parte del suo DNA
Allegri: 6+ Ho già detto tutto in premessa, per ora offre solidità e concretezza, per gli effetti speciali speriamo che sia solo questione di tempo
Max
Seguiteci anche su