La Coppa Italia NON è mai stata un obbiettivo

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Eccoli rispuntare fuori, eccoli comparire dalle loro ceste belli al caldo fino all’altro ieri, eccoli inveire a chi come noi fa un servizio serio e assolutamente gratuito alla collettività rossonera.
E lo fa bene, consentitemi di dire.
La sconfitta con l’Atalanta è stata una botta, se pensate che siamo qui a nascondervelo vi sbagliate di grosso e continuate pure a leggere i pezzi degli altri redattori di questo blog, se ci tenete continuate pure a farlo, tanti auguri, liberissimi di farvi del male, mancherebbe altro.
Non neghiamo la delusione ma siamo certi che sparare all’impazzata contro la squadra, contro Pioli e contro la proprietà che tanto sta facendo per tutti noi non solo non serva e non servirà a niente ma sarà clamorosamente controproducente.
Del resto capisco bene che la maggior parte di chi pascola da queste parti e legge i pezzi debba in qualche modo riempire le proprie giornate ma non così ragazzi, no, no e no ancora.
La critica per l’amor di Dio è sempre ben accetta purché sia costruttiva, il livore, gli attacchi personali, le fandonie no, quelli per cortesia anche basta.
Si può parlare di moduli? Assolutamente si? Si può parlare di cambi opinabili? Liberi di farlo. Si può parlare di arbitraggio insufficiente? Certo, purché si discuta nei giusti toni.
Quello che mi fa sorridere, sorprendere, stupire è che tutte queste critiche vengano fuori dopo un’eliminazione (ai quarti di finale, non certo al primo turno!) dalla tanto bistrattata Coppa Italia, competizione che ai “piani alti” viene anche considerata marginale e dietro come importanza, per farvi intendere meglio, alla tournée americana estiva.
Ma lo sapete quanto porta nelle casse rossonere una semifinale di Coppa Italia e quanto porta invece un’amichevole contro il Real Madrid di turno, il Barcellona di turno o il Chivas Guadalajara di turno per esempio a Pasadena? Perché poi il tifosotto da tastiera si arrabbia e vomita livore se ad agosto non arriva il campione, ma il campione lo si acquista coi soldi derivanti da una coppetta rionale o da un match amichevole ma di cartello visto da tutto il mondo?!
Il calcio è cambiato ragazzi, il mondo è cambiato ragazzi ed il business calcistico deve correre al passo coi tempi, il tifosotto rossonero di facciata che poi magari flirta coi cuginetti può strillare finché vuole nel suo bar sotto casa rimpiangendo gli anni’90 dove passava le notti a bighellonare per locali, la prima repubblica è finita. Sveglia!!
Il calcio di oggi e soprattutto del domani è e sarà questo, le competizioni più importanti saranno le più ricche non certo quelle da due spicci e che se vinci ti danno una pacca sulla spalla e lo stemma della Lega Calcio da cucirti sulla maglia. Ma tanto si critica oramai a prescindere, i social danno spazio a chi davanti agli occhi invece non proferirebbe verbo ma di fronte ad un tablet o una tastiera trova, non si sa come, i suoi superpoteri e si sente libero di inveire contro chiunque e contro la qualunque.
La stagione è lunga, siamo terzi in classifica ed in piena corsa per l’Europa League, che non sarà la Champions ma non è certo la Coppa Italia. Basta con gli isterismi, la Coppa Italia non è mai stata un obbiettivo concreto e serio per questa proprietà. Prego resettare e andare avanti che la Roma è tosta ragazzi.

Gauro Puma