Le festività dei milanisti

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Quest’anno, a causa del calendario ipercompresso dell’era covid, la sosta natalizia della serie A sarà brevissima: il 3 gennaio il Milan sarà già in campo contro il Benevento di Pippo Inzaghi e da quel giorno partirà l’ennesimo tour de force in cui si giocherà sostanzialmente ogni 3 giorni.

La squadra tornerà ad allenarsi già martedì 29 dicembre, in pratica con soli 5 giorni di vacanza vera e propria.

Rispetto all’ultimo decennio (circa), i tifosi milanisti si trovano in una situazione inedita, ossia al primo posto con una squadra che lascia spazio a sogni e che ci ha lasciato in bocca un sapore dolcissimo con quell’inzuccata di Theo Hernandez che ha steso la Lazio a pochi istanti dalla fine di una partita soffertissima e affrontata ai minimi termini a livello numerico, di energie e di qualità.

Qui sotto mi sono divertito a descrivere brevemente alcune tipologie di tifoso rossonero durante queste feste. Non è escluso che ce ne siano delle altre o che diverse tipologie convivano nella diversa persona creando la classifica schizofrenia da tifoso.

L’IMPAZIENTE: Questa tipologia, nonostante la sosta sia molto breve, non vede l’ora che arrivi il 3 gennaio e di rivedere la squadra in campo. Questo 2020 calcisticamente trionfale lo ha fatto riappassionare e durante le feste guarda solo ed esclusivamente Milan TV ovviamente col muto. Ha riguardato gli ultimi 10 minuti di Milan – Lazio almeno 12 volte, in particolare dopo il post di Gian di sabato scorso.

L’ASSAPORATORE: L’adrenalina e la goduria della partita contro la Lazio lo hanno talmente segnato che quasi quasi vorrebbe che non si ricominciasse più a giocare per tenere nella mente e nel cuore quel lampo, quella gioia e questo insperato primo posto. Si sta godendo le festività nonostante tutto ma sostanzialmente pensa 24 ore al giorno al Milan, con la paura che questo incantesimo possa finire col passaggio al 2021.

IL CALCOLATORE: Questo tifoso milanista ha accolto la pausa con gioia ma solo per un motivo, il recupero degli infortunati. Passa le sue giornate, davanti al caminetto e con un bicchiere di Glen Grant in mano, a calcolare i giorni che servono a Bennacer per recuperare, a valutare la prognosi di Gabbia e a scervellarsi contando le ore che passano per comprendere se Ibra potrà essere almeno in panchina contro la juventus il giorno dell’Epifania. Oltre a questo gli piace snocciolare, ma solo tra sè e sè, tutte le statistiche positive del Milan post lockdown. Ma lo fa solo nel buio della propria cameretta e senza parlarne mai con nessuno perchè fondamentalmente è anche uno SCARAMANTICO clamoroso, come quasi la totalità dei tifosi di qualsiasi sport.

IL POMPIERE:  Quando incontra amici e parenti juventini e interisti ammette la propria libidine momentanea ma poi con fare accigliato si affretta a dire frasi tipo: “Ma nooo, voi siete molto più attrezzati. Noi ce la giocheremo per il quarto posto, abbiamo la rosa troppo corta e troppo giovane, vedrete nel giro di qualche giornata saremo dove dobbiamo essere, cioè terzi o quarti, quello è il nostro campionato”. Ma poi si allontana con un sorriso sornione. Quando invece incontra amici o parenti milanisti dice sostanzialmente le stesse cose, ma gli brillano gli occhi, gli scappa un mezzo sorriso e se ne va sempre con lo stesso sorriso sornione. Perchè?

IL SOGNATORE: Quando ci parli ti ripete ossessivamente una parola, il cui significato è grossomodo: un’arma bianca deputata alla protezione attiva del portatore, cioè volontariamente utilizzata per parare, in supporto ad altri eventuali accorgimenti difensivi (fonte Wikipedia). Di solito le tenzoni dialettiche tra il sognatore e il pompiere si risolvono in interminabili non detti, in dribbling verbali e in scaramanzie assortite che alle orecchie di un ascoltatore inesperto suonano comprensibili come un poema sumero recitato da Silvio Muccino. Non ci addentriamo oltre nei temi affrontati dal sognatore perchè, lo ammettiamo, rientriamo appieno nella metacategoria dello SCARAMANTICO di cui abbiamo accennato qualche riga sopra.

E voi avete altre categorie da suggerire? O in quale di queste, se ce ne fosse una, vi ritrovate? Come state vivendo questa sosta lampo e come vi state preparando emotivamente alla ripresa?

Nel frattempo approfitto per farvi i migliori auguri di fine 2020 (FINALMENTE) e soprattutto di buon 2021, sperando che sia diverso in tutto dal suo predecessore tranne per quanto riguarda il calcio.

FORZA VECCHIO CUORE ROSSONERO

Raoul Duke

 

Milanista dalla nascita, primo ricordo Milan-Steaua del 1989 e prima volta nella fu Curva Sud in occasione di un derby di Coppa Italia vinto 5-0. Affezionatissimo al Milan di Ancelotti nonostante tutto e fiero delle proprie scorribande in Italia e in Europa al seguito della squadra fino al 2005, anno in cui tutto è cambiato. DAI NAVIGLI ALLA MARTESANA, DA LORETO A TICINESE, TRADIZIONE ROSSONERA, TRADIZIONE MILANESE!