Mi sono stropicciata gli occhi! E, per una volta tanto, non in senso ironico. Quello che era apparso in fieri, e non solo, con il Bologna è sbocciato a Udine. Dopo anni sto vedendo una squadra. Non undici spaesate solitudini che in campo non hanno idea di cosa fare. Alla faccia di quelli che dicono che l’allenatore conta pochissimo. Bravo, Max! Ancora un clean sheet! Sono 3 di seguito. Non ci posso credere. Datemi un martello, cantava Rita Pavone. Sì, datemelo. Non ne posso più di essere incudine. Con la Cremonese abbiamo preso 2 gol. Certo, neanche lì avevamo lasciato quelle praterie che mi hanno angustiato e fatto imbufalire per tanto tempo. Li abbiamo buscati a difesa schierata, con l’uomo lasciato solo in area. La cosa mi aveva preoccupato. No, per favore, non voglio rivedere l’asilo Mariuccia. E non l’ho rivisto! E davanti, anche senza Leao, qualcosa di buono riusciamo a combinare, eh! Mi spiace per Gimenez. Anche stavolta non ha colto l’attimo. E così non esce da una brutta situazione psicologica. Già vi sento in tanti a dire che è una pippa. Per me non è vero. Ho avuto un vivace contenzioso in proposito con il mio amico Umberto. Quando non si è tranquilli, quando si ha paura di sbagliare, si finisce spesso per farlo. Sia nel calcio che nella vita. E ci si avvilisce. Così diventa sempre più difficile uscire dal loop negativo. Forza Santi! Dai! Ti avrei cambiato per Vlahovic, te lo confesso. Per Dovbyk no! Non vorrei che tu entrassi in modalità Cdk. Desidero un tuo gol più di te. Il gol è l’unica medicina che può guarire il tuo malessere. Spero tanto che tu riesca a prenderla.

Vedere finalmente in campo una squadra per me è stato elettrizzante. Da una vita non provavo queste sensazioni. Ma so bene che devo stare ben schiscia e con i piedi per terra. Alla prossima ci aspetta il Napoli. Loro partono favoriti. Questa è la verità. Stavolta, però, non mi considero battuta in partenza. Metto in preventivo la sconfitta, per carità. Ma non mi sento come un pollo nudo davanti allo spiedo. E’ possibile fare una stagione decente, nonostante la sottomarca di Società che abbiamo? Con Umberto ho avuto una discussione anche riguardo ad Adli. Lui dice che non capisce chi si è dispiaciuto per un giocatore mediocre come lui. So bene che Yacine non è fulmine di guerra. Ma non è questo il punto. Mi ha fatto imbufalire il modo disgustoso in cui è stato trattato. Come si può pretendere che i giocatori sviluppino senso di appartenenza, sprigionino il sacro fuoco, se vengono presi a pesci in faccia? Io spero che allenatore, Ds e ragazzi si isolino a Milanello e possano fare bene, nonostante la negatività trasmessa dagli alti papaveri. Eh, sì, Rita. Datemi un martello. Che cosa ne vuoi fare? Lo voglio dare in testa a chi non mi va. E di persone che non mi vanno ce ne sono a Casa Milan, eh! E pure oltreoceano. In settimana viene propalata una velina. Furlani si è fatto sentire da par suo in Figc e Lega dopo i clamorosi torti subiti con il Bologna. Mamma mia, chissà che telefonate di fuoco! Peccato siano state garbatamente smentite dai presunti destinatari. Ennesima figura di m….armellata, Furlanette. Ma come, con tutte le pagine che hai riempito, non hai ancora finito l’album delle figuracce? Mi piacerebbe tanto che tu andassi a completarlo da un’altra parte.

Il centrocampo quest’anno è forte. Mi ero arrabbiata per la frettolosa e non particolarmente remunerativa cessione di Reijnders. Ma poi abbiamo fatto buoni acquisti. Luka, ti chiedo scusa. Io non ti avrei preso. Nulla da dire sulle tue doti da campione. Erano i quarant’anni a scoraggiarmi. Buono, secondo me, Jashari. A proposito, come stai Ardon? E neppure Ricci mi dispiace. Rabiot, arrivato all’ultimo, è stato per me una grandissima e piacevolissima sorpresa. Certo, senza quella scazzottata nello spogliatoio del Marsiglia, ciao Peppina. Comunque è arrivato. Mi gusti un sacco, Adrien. Devi aver fatto il diavolo a 4, Max. Bravo! L’anno scorso avevamo in organico Fofana, Reijnders, Loftus e Musah. Bennacer, infortunatosi gravemente, non fu sostituito. Ma come si fa a cominciare una stagione che prevede anche la Champions con un centrocampo così? Come si fa a prendere Fonseca, seconda scelta dopo Lopetegui, con Conte libero e Allegri raggiungibile? Ci vogliono proprio degli speculatori imbecilli. Individui al di là del bene e del male. Infatti… 80 milioni di perdita con l’esclusione dalla Champions. Mamma mia, che faina della finanza è il piccolo Napoleone! E sentire tifosi che dicevano di aspettare prima di giudicare, mi faceva andar fuori di testa. Ora io non rimpiango Tiji. Io rimpiango Theo! Tirato a lucido, motivato, inserito in un contesto tattico finalmente sensato, sarebbe tornato grande. Come me l’avete ridotto, maledetti! Datemi un martello!

Durante la partita mi si è smosso qualcosa, ragazzi. Non sono arrivata al punto di riprendere ad urlare sui gol. Però ho provato piacere nel guardare il mio Milan. E la vittoria mi ha reso ben più felice di quelle dell’anno scorso, occasionali, dovute alle prodezze dei singoli. Sapevo bene che non ci avrebbero portato da nessuna parte. Che la partita successiva l’avremmo persa. Quanto mi arrabbiavo, quando molti se la prendevano con Leao. Ora è diverso. Sto osservando la nascita di una squadra. Insomma, ci sono gli errori individuali. Ma ad essi si cerca di porre rimedio con l’organizzazione. La fase difensiva, a parte i due svarioni in area a difesa schierata, è migliorata. Qualche trama offensiva è bella. Alcune ripartenze sono micidiali. Si vede che non vengono più lasciate al caso. I giocatori sanno cosa devono fare in campo. Che poi magari non sempre ci riescano è un altro paio di maniche. Non sono più gli esseri frastornati che vagavano senza un canovaccio tattico sensato, senza un filo logico che coordinasse i loro movimenti. Io non ho mai dato colpe a loro, perché li vedevo vittime di una situazione ambientale resa tossica da una gestione societaria indegna. E non ho più la bruttissima sensazione di poter prendere gol da un momento all’altro.
E’ bello non sentire ragli provenienti dalla panchina. Non si udissero più neanche da Casa Milan, sarebbe meraviglioso. Ma…. Non voglio essere incudine! Datemi il martello! E pure una staffa. Sì, perché incudine, martello e staffa sono ossicini dell’orecchio medio che trasmettono le vibrazioni del timpano all’orecchio interno, dove vengono elaborati segnali nervosi che il cervello interpreta come suoni. Be’, ragazzi, qualche vibrazione la partita me l’ha data. Pulisic, Rabiot, Modric, Saele sono strumenti che hanno vibrato in un’orchestra ben diretta. E al mio cervello sono arrivati suoni melodiosi. La staffa è anche l’oggetto metallico agganciato alla sella del cavallo. La locuzione “bicchiere della staffa” deriva dal fatto che era l’ultimo bicchiere offerto al cavaliere prima che questo mettesse il piede nella staffa e se ne andasse. Voi pensate che io detesti Furlani e che vorrei fargli tante brutte cose. Vi sbagliate. Non sono una becera. Con estrema gentilezza gli offrirei volentieri il bicchiere della staffa. E non solo a lui, eh! Rita, sei milanista? Sì? Allora, di’ la verità che adesso, quando canticchi “ Datemi un martello”, pensi anche tu all’uso che ne farei io. Il Lecce non mi sembra un ostacolo insuperabile. La Coppa Italia per noi è importante e non dobbiamo certo prenderla alla leggera. Ma il mio pensiero va al Napoli. Sarà durissima. Lo sappiamo bene. Quindi volo bassa. Mi tengo, però, stretta quella tenera emozione che è spuntata nel mio cuore, perché…. Je suis Paolo Maldini. Je suis Zvonimir Boban.
Chiara
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