
Eh, sì, la vita è dura per i troppo buoni. E quindi a me cosa ne frega? Nulla. Si preoccupino le anime sensibili, educate, mai oltre le righe, che coltivano ottimismo e guardano con fiducia all’operato della nostra perla di Società. Io sono fatta di pasta diversa. Farina e uova sono spruzzate da un pizzico di veleno. Nella top then delle persone che detesto Furlani raggiunge il gradino più alto del podio. Il piccolo Napoleone ha venduto in fretta e male Reijnders, per chiudere in attivo il bilancio 24/25. In questo modo, agli occhi dell’illuminata proprietà, ha svolto bene il suo lavoro, maturando il diritto a guadagnarsi lauti bonus. Da noi la meritocrazia è un mantra. Guidi, forse l’unico ad essere stato bravo, se ne va. Kirovski rimane, insieme a tutti dirigenti che hanno condotto il Milan a ottenere ragguardevoli risultati sportivi. Quei risultati che, Furlani dixit, sono al centro dell’interesse del club. Proprio vero, eh! Certo, bisogna fare attenzione a come allocare le risorse. D’accordo, non c’entra niente. C’è solo un’assonanza fonetica. Ma a me è venuto in mente il termine allocco, che mi sembra appropriato. Il fatto è che, invece, per allocchi si prendono i tifosi. E in troppi casi l’operazione riesce. Alla grande. La nave se ne va sul mare. La vita del tifoso rossonero se ne va nel tempo. La nave ritorna dal mare. E trova un porto accogliente che l’aspetta. Noi, che abbiamo fatto crociere splendide, pagate con lunghi periodi di sferzanti tempeste, riusciremo a trovare un porto? Bah! Solo se ci libereremo da ammiragli e nocchieri indegni. Tanti marinai, però, sembrano preda della sindrome di Stoccolma….
I marinai spiegano le vele al vento. Ma il vento non le capisce. E’ un po’ la mia situazione. Bisogna stare tranquilli e fiduciosi, ragazzi, pensando al Mercato. Prima di acquistare, è imperativo vendere. E molto! Theo liquidato. Mi hanno commosso gli auguri di buon compleanno che il ragazzo ha fatto a Paolo Maldini. Mi sento molto vicina a te, Theo. E distante anni luce dagli squallidi usurpatori che anche tu, come me, detesti. Eh, le risorse vanno allocate bene. Pazienza se la competitività sportiva latita. L’importante è chiudere in positivo i bilanci, in modo che i fantastici dirigenti possano incassare i loro pingui bonus. Massima calma, per favore. Marinai irrequieti come me non si devono ammutinare contro capitani tanto bravi a guidare la nostra nave verso il naufragio. Come si fa a non capire che loro vogliono il bene del Milan? Non disturbiamoli, perbacco. Lasciamoli lavorare in pace. Chi venderanno ancora? Dipende esclusivamente dalle offerte. I cartellini con i prezzi, magari anche generosamente scontabili, sono appiccicati su tutti i giocatori. E il progetto tecnico? Be’, interessa, sì, ma solo fino a un certo punto. Le priorità sono altre. La strategia è puntare al businnes. La tattica, però, non mi sembra corretta, ragionando in prospettiva di medio termine. Può avere un senso solo in una dimensione di corto respiro. Sì, perchè dopo aver venduto i giocatori più forti, cosa ti resta? Già, ma loro sono i geni della finanza. E, quindi, io devo stare zitta. Ubi maior, intelligentia cessat. Ma è difficile azzittirmi quando ho torto. Figuriamoci quando ho ragione…Non mi piace guardare l’orizzonte. Io sono una marinaia che ha brama di infinito. Questi maledetti hanno reciso le ali dei miei sogni. Di infinito non se ne parla nemmeno. E, se scruto l’orizzonte, lo vedo davvero cupo.

Può darsi che mi sbagli? Speriamo. Non ho la verità in tasca. Però…. Lascio il Mercato a chi ha voglia di appassionarsi. Io vorrei che non iniziasse la prossima stagione, perché la veggo buia. Dicono sia fatta per Ricci. . Il ragazzo non mi dispiace. Non è un campione, ça va sans dire. Ma, pur non conoscendolo bene, mi pare un centrale di centrocampo pulito e ordinato. Questi maledetti, comunque, me ne hanno combinate talmente tante che, se ne fanno una un po’ sensata, divento sospettosa. Xhaka? Jashari? Avanti con le telenovelas. Terzini destri e sinistri? Bah! Osimhen? Gyokeres? Figuriamoci. Da noi c’è gente per la quale rimane sempre tanto mese dopo la fine dei soldi. Spesso uso il sarcasmo come arma di difesa. Sarebbe forse ora che comprassi un fucile. Qualche tifoso di serie A è rimasto offeso da chi ha dato dei Congoloidi a quelli che corrono a fare l’abbonamento. Intendiamoci, l’espressione si poteva evitare. E io non l’avrei usata, anche se gli aziendalisti mi infastidiscono. Ma mi fa ridere, per non piangere, il fatto che saremo sponsorizzati dalla Repubblica Democratica del Congo. E avremo la bandiera del Congo sulla nostra maglia. Sì, dai, togliete anche due colori obsoleti come il rosso e il nero. Via libera a quelle splendide magliette panafricane già indossate la scorsa stagione. Così diventerà difficile dire con non ben riposto orgoglio: “ Io tifo per la maglia.” Credo che in alto loco noi abbiamo dei matti. Lì, però, c’è solo il campionario. La merce è tutta in giro.
Posso sperare che con Allegri e Tare si costruisca una squadra sensata, al di là del valore dei giocatori? Io ci provo, dai, anche se è dura. Marinai rossoneri, riuscite a scorgere la Terra dal nido di corvo della nostra nave che si dibatte in un mare tempestoso? C’è qualcuno che può gridare “ Terra! Terra!”? No? Non ci riuscite? Allora guardiamo se riuscite a vincere la sfida matematica che ora vi propongo. Vi avverto, è più difficile di quella della settimana scorsa. Lì era facile capire che 1 è il 2% di 50. Qui le cose si complicano. Io ce l’ho fatta solo perché conoscevo un aneddoto sul piccolo Gauss, che lasciò di sasso il suo maestro di scuola elementare. Due uomini si mettono in viaggio contemporaneamente. Il primo percorre 20 Km ogni giorno. L’altro percorre 1 Km il primo giorno, 2 Km il secondo, 3 il terzo, 4 il quarto e così via. Dopo quanti giorni il secondo viaggiatore raggiunge il primo? Non prendetevela con me, eh! Pigliatevela con la Società Milan che, per spirito di sopravvivenza, mi induce a pensare ad altre cose. E magari pure con Fibonacci, che è l’autore di questo rompicapo. Marinai rossoneri, su, cazzate la randa e randellate chi le cazzate le dice e le fa. Io me ne sto buona, ammantata da un’aura di finezza, perché… Je suis Paolo Maldini. Je suis Zvonimir Boban.
Chiara
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