
Archiviata (si fa per dire) un’altra sosta nazionali, si torna alle questioni importanti legate al campionato del Milan e dei suoi prossimi impegni. Ci siamo lasciati con un pareggio agrodolce allo Juventus Stadium in una partita che, a distanza di quasi due settimane, lascia ancora molti rimpianti. Dal penalty fallito da Pulisic alla doppia occasione sciupata da Rafa Leao. Amaro per il risultato, ‘dolce’ per il trend che ha consolidato il Milan prima della sosta. 4 punti tra Napoli e Juventus non sono male e, generalmente, sono apprezzabili i 13 punti in classifica dopo 6 giornate. Peccato (lo abbiamo ripetuto fino allo sfinimento) per quell’infausta serata d’esordio contro la Cremonese. Ora, al cospetto dei rossoneri, si presenta la Fiorentina del vecchio amico Stefano Pioli. Domenica sera, in un modo o nell’altro, le emozioni saranno di quelle forti. Già, perché il Milan ha bisogno di riacciuffare i 3 punti per mantenere le posizioni nobili della classifica e, di contro, i viola sono alla disperata e ossessiva ricerca del primo successo in questa stagione. Infatti, la banda dell’ex tecnico rossonero, ha accumulato appena 3 punti in 6 partite. I viola sono già andati al tappeto 3 volte, rispettivamente contro Napoli, Como e Roma. Tutte e tre le volte in casa. In trasferta, addirittura, la Fiorentina è ancora a caccia del primo gol (0-0 in entrambe le sfide ‘away’ contro Torino e Pisa).
Insomma, ci siamo capiti. L’aria è già pesantissima attorno a Firenze e, soprattutto, attorno all’allenatore. Il destino è cinico e barbaro. Le voci sull’esonero di Pioli si sono già fatte avanti con forza e, neanche a dirlo, potrebbe essere proprio il Milan a dargli il colpo finale. Il Milan che gli ha portato il grande trionfo della propria carriera. Ma, se l’esperienza di Pioli al Milan ci ha insegnato qualcosa, è proprio quando il tecnico parmigiano sembra spacciato che tira fuori il coniglio dal cilindro. Del resto, la Fiorentina ha un solo risultato a disposizione e, visto l’avvio burrascoso, si giocherà il tutto e per tutto a San Siro senza nulla da perdere. Dicevamo: archiviata la sosta nazionali. Archiviata fino ad un certo punto perché, come di consueto, ha portato i soliti regali che possiamo apprezzare ormai da molteplici stagioni. Infatti, ci sono stati diversi guai fisici tra i giocatori del Diavolo fino a giungere a quello più ‘fresco’ e anche pesante: Christian Pulisic. Lo statunitense ha accusato un problema alla mezz’ora dell’amichevole contro l’Australia e ha abbandonato il campo. Il CT Pochettino ha parlato di “problema al bicipite femorale”. E noi lo ringraziamo profondamente per aver impiegato un giocatore già in carenza di energie, visti gli impegni disputati, per un’amichevole. Ripeto: per un’amichevole. Il solito vecchio tema trito e ritrito: i club dovrebbero rifiutarsi – in determinati momenti della stagione – di concedere giocatori importanti alle nazionali? Quanto possono imporsi? Il giocatore ha l’ultima parola? Domanda a cui abbiamo già avuto diverse risposte negli anni, in un senso o nell’altro, ma alcuna soluzione. Non si hanno ancora tempi precisi sul rientro dell’ex Chelsea ma, le prime voci, parlano di possibili 3/4 settimane. Una bella mazzata, speriamo vivamente che sia meno.
Intanto, innegabilmente, il Milan ha subito un danno importante. Non è andata meglio negli altri ritiri. Saelemaekers ha patito una piccola lesione al flessore destro, tuttavia, le ultime notizie parlano di miglioramenti giornalieri e meno dolore con ampie possibilità di far parte della sfida con la Fiorentina, seppur non da titolare. Problemi anche per l’altro esterno Estupiñan. Il laterale dell’Ecuador ha avuto una distorsione alla caviglia e, il suo impiego dall’inizio, è un’ipotesi difficile. C’è poi l’incognita Leao. Il portoghese è rientrato anzitempo a Milanello dopo non esser stato ritenuto ancora in condizione per giocare in nazionale. Una buona opportunità per riposare e provare a ripartire in allenamento prima dei compagni per recuperare la migliore forma. Proprio Leao potrebbe essere l’arma di Max Allegri dopo l’ultima prova, deludente e discussa, contro la Juventus.
Proprio davanti a Pioli, l’allenatore che lo ha portato alla miglior stagione personale con 15 gol e 10 assist in Serie A (l’indimenticabile stagione 2021/22). Il dieci rossonero spinge per provare a partire titolare e regalarsi una grande chance per tornare protagonista ma, occhio a Nkunku che, di contro, ha regalato un’ottima prestazione con la maglia della Francia contro l’Islanda. L’attaccante è andato in gol segnando una bella rete, in quel momento valevole per il parziale 1-1. Il match è poi terminato 2-2. Max dovrà reinventarsi l’attacco senza Pulisic e, con ogni probabilità, sarà ancora il momento di Santiago Gimenez. Anche il messicano sta cercando di imporsi sempre più nelle trame tattiche del Milan e, a onor del vero, le sue prestazioni sono state certamente apprezzabili. Peccato per quel ‘piccolo’ dettaglio: 0 gol in 6 partite di questo inizio di Serie A. Non il massimo per un centravanti. C’è parecchio materiale per una serata particolare, con tante sfide dentro la sfida. E quindi, vediamo cosa ci riserverà il destino. E ringraziamo ancora una volta le care nazionali. Forza Milan.
Joker
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