Impossibile vincere, facciamocene una ragione

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Mancano poche ore alla difficile e complicata trasferta di Verona. Visti i risultati recenti è impensabile poter vincere, anzi impossibile. Siamo lì per caso, noi non siamo i più forti e non dovremmo nemmeno essere a tre giornate dalla fine ad infastidire chi è più forte di noi, vince le partite meritando, non sbraita mai e, soprattutto, riesce sempre a uscire indenne da qualsivoglia controversia arbitrale. Lo dicono tutti, ormai è uno dei ritornelli più ascoltati nelle radio, sui giornali e sulle televisioni “Si, il Milan, ma…”, un ritornello che ormai è talmente entrato nella testa delle persone che un tormentone estivo di Enrique Iglesias è roba da scolaretti.

Non possiamo pensare di farcela, non riusciamo nemmeno a fare un closinge decente, adesso scopriamo anche che Investcorp per comprarci deve chiedere prestiti a destra e manca come un Mr.Li qualunque. Che disastro, se solo avessimo lo standing di altri cinesi, o magari basterebbe avere anche un uomo dall’occhio lungo in società…ma è così, piccole comparse in un film di altri. Non possiamo vincere perchè non siamo pronti per farlo, d’altronde tra dominare per 75 minuti e stare in testa per praticamente due anni, c’è una bella differenza. I giornali e coloro che dipingono di nero le pagine di carta bianche e rosa, ormai da tempo sono uniti nel loro pensiero “Si, il Milan ma…” sempre quel ritornello lì, quello del ghigno e dell’attesa del sorpasso che possa ridare colore a gente ormai sbiancata da mesi.

E’ impossibile vincere perchè Montipò lo ha già anticipato da settimane, il risultato dell’andata non è proprio andato giù ai veronesi, quindi sarà battaglia. Immagino sarà la stessa identica battaglia che gli stessi gialloblu hanno dato qualche settimana fa a San Siro, durata circa 20 minuti malcontati, sempre per vendicare le tre pere prese in un tempo all’andata, in casa. Ma cosa vuoi che sia una dichiarazione così bella roboante e bellicosa, rispetto ad un ghigno di Acerbi, sul quale aprire interrogazioni parlamentari. E’ impossibile vincere perchè il Verona rievoca ricordi tristi e paurosi, immagino che li rievochi, soprattutto, ai nostri ragazzi che andranno in campo che non erano nemmeno nati ai tempi delle nefandezze perpetrate su quel campo. E’ impossibile vincere perchè “Si, il Milan ma..” per Mahrez non se ne fa nulla, mica vorrà venire in una squadra da quinto/sesto posto mentre Dybala ha già chiuso per la squadra Campione d’Italia in carica e potrà indossare ancora una volta la casacca con lo scudetto e la seconda stella. E’ impossibile vincere perchè quelli là, quelli forti che hanno sbancato Udine “hanno dato una risposta impressionante dopo Bologna” (cit. allenatore che preferisco non nominare) mentre noi, dopo la Viola, avremmo dovuto intitolare un’altra rotatoria, magari nei pressi della Curva Sud, a Terracciano perchè l’abbiamo proprio sfangata.

Miei cari ragazzi, è impossibile. Domani in campo fate quello che potete, capisco molto bene che avere tutti quei tifosi al seguito non è un vanto e che difficilmente, oggi, in Italia, non c’è una squadra che riesece a muovere un seguito così corposo. Bisogna, però, sottolineare, e i menstrelli l’hanno fatto ad arte, che l’Osservatorio, nonostante il grande numero di tifosi rossoneri non ha riscontrato nessun problema, sempre per buttare un pò di poltiglia addosso. D’altronde noi non possiamo mica pensare di poter giocare in uno stadio avversario che srotola un bel “OH NOOO” quando segni e sei corsa per un titolo. Quella è roba solo per professionisti della vittoria apparecchiata. E’ impossibile anche perchè questa settimana, con ben 12 giorni d’anticipo su Milan-Atalanta, Palomino ci tiene a mettere le cose in chiaro . “Per entrare in Europa le vinceremo tutte…”. Attento Milan, gli scivoloni sono sempre dietro l’angolo. Ma anche qui, tutto nella norma. Un pò come un allenatore che ringrazia e saluta festante una sconfitta a San Siro, augurando la vittoria del campionato ai suoi sodali.

Insomma, è impossibile. Non ce la faremo mai. Meglio loro, strameritato e basta illusioni…

FORZA MILAN

Johnson

"...In questo momento l'arbitro dà il segnale di chiusura dell'incontro, vi lasciamo immaginare fra la gioia dei giocatori della formazione rossonera che si stanno abbracciando..." la voce di Enrico Ameri chiude la radiocronaca dal San Paolo di Napoli. Napoli-Milan 2-3, 1 maggio 1988. Per me, il lungo viaggio è cominciato da lì, sempre e solo con il Milan nel cuore.