Affrontiamoli senza sentirci inferiori

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Senza paura né timore di essere inferiori. Così dovremo affrontare il prossimo derby perché li incontreremo in fiducia e rinforzati dal mercato.
È un bene che ci siano nuovi giocatori anche perché penso si fosse insinuato nelle menti di alcuni dei nostri ragazzi un certo complesso di inferiorità verso l’Inter. Le peggiori partite come atteggiamento le abbiamo fatte contro di loro, vergognoso a livello tattico quello scorso in campionato con un catenaccio degno dei mondiali del 1930, e poi asfaltati nei due derby di Champions.
La differenza tra le due squadre non era e non poteva essere quella vista sul campo, loro erano però più convinti e convinti di essere più forti, consapevolezza data dai numerosi derby vinti probabilmente.
Quest’anno ci arriviamo più forti e per forza di cose dovremmo essere più convinti dei nostri mezzi, passare da avere in rosa giocatori come Messias e Saelemakers ad avere Loftus e Pulisic cambia e molto le carte in tavola considerata l’esperienza internazione e l’aver affrontato spesso squadre superiori ai nerazzurri.
Con questo non voglio dire che dovremo snobbare o sottovalutare l’Inter ma credo che una sana spensieratezza mista ad un po’ di giusta “arroganza” potrà fare solo che bene.
Il nostro inizio di campionato è stato molto positivo non solo per le tre vittorie su tre ma soprattutto per il modo nel quale sono venute. Non ricordo partite nella passata stagione dove abbiamo dominato possesso e gioco come i primi tempi di Bologna e Roma, Loftus Cheek e Reijnders hanno iniziato benissimo ma hanno margini di miglioramento enormi soprattutto l’olandese che corre tantissimo, a volte la fatica lo fa diventare un po’ impreciso sotto porta ma è un ottimo giocatore nonché un ragazzo affidabilissimo. Chiama e vuole la palla anche marcato o in difficoltà segnale di personalità e sicurezza nei propri mezzi.
L’Inter credo che come al solito ci aspetterà bassa e ripartirà cercando gli spazi che concediamo, sono molto bravi ad uscire con pochi tocchi dalla difesa e in pochi passaggi trovarsi al tiro(come il primo goal di Lautaro contro i Viola).
Chi non è stato testato ancora a sufficienza è Sommer, il portiere svizzero è sempre stato affidabile ma andrà messo un po’ sotto pressione.
Mi accontenterei insomma di giocarmela senza paura e senza quel complesso di inferiorità che ho percepito nei derby di Champions, sono forti ma si può vincere a patto che si entri in campo per vincere!

MattLeTiss

"Che cos'è il genio? È fantasia, intuizione, decisione e velocità d'esecuzione". Per questo ho amato alla follia Dejan Savicevic e Matt Le Tissier. Milanista da generazioni, cuore Saints grazie a "Le God". Sacchi mi ha aperto un mondo, Allegri me lo ha chiuso. Sono cresciuto col Milan di Arrigo, quello per me era il gioco del calcio, tutti gli altri prendono a calci un pallone.