Amichevoli di lusso e buone nuove

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Dopo questa spumeggiante settimana sul fronte mercato, peraltro appena cominciato, ci prepariamo al periodo delle amichevoli condite dai soliti esperimenti, contro-esperimenti, tamponi e test sierologici del caso. La prima uscita con il Novara rischiava di portare in dote la prima figuraccia stagionale: non avrebbe fatto testo, ci mancherebbe altro, ma sono uno strano animalo e veder perdere il Milan mi sta sempre sulle scatole, quindi…..grandi ragazzi per la rimonta straordineria (state pensando che ho dei grossi problemi, vi vedo, e avete ragione da vendere)! 

Tuttavia i veri big match devono ancora arrivare: domani sera verrà appositamente riaperto San Siro, naturalmente solo per gli addetti ai lavori, per quella che sarà la rimpatriata più triste della storia dell’umanità. Verranno infatti a trovarci gli “amici” monzesi dell’ex presidente e del suo antennista di fiducia, il quale in questi giorni non ha tempo nemmeno per una pisciatina veloce impegnato com’è a rilasciare interviste su qualunque argomento; purtroppo sarà orfano del suo padrone in tribuna, ma sono sicuro che troverà qualche amico pronto ad accoglierlo a braccia aperte.
La speranza è che Ibra abbia voglia di giocare e di spaccare tutto, magari ricordandosi di quando il dirigente più fanfarato d’Italia lo vendette otto anni fa al PSG per una cifra non lontana da quella che sborsò qualche anno dopo per acquistare Bertolacci…..no dico: Bertolacci. Se ad occuparsi di sport ci fosse qualche vero giornalista e non degli scribacchini, ogni volta che al Senatore (!) viene voglia di dar fiato alla bocca gli andrebbe posta sempre la stessa domanda: “Ci spiega com’è stato possibile aver venduto Ibrahimovic a 21 milioni di euro e aver acquistato Bertolacci a 20?”. Scomparirebbe dalla circolazione per la vergogna, ma in Italia gente come lui non corre pericoli di questo genere visto com’è ridotta l’informazione, non solo sportiva. Poi mercoledì prossimo ospiteremo a Milanello il Vicenza tanto caro al Commendator Cav. Ing. Di Gran Croc. Stadioni, ex presidente dei biancorossi ai tempi d’oro di Guidolin. Anche qui c’è da aspettarsi qualche giorno di fanfara e commoventi ricordi, pur se in toni decisamente più sobri dell’inarrivabile duo brianzolo.

Tralasciando questi miei deliranti sproloqui intrisi di veleno, l’attualità rossonera pullula di buone nuove: la più importante riguarda gli acquisti di Tonali, giovane cuore rossonero e promettente rinforzo per il centrocampo, e del giovanissimo Diaz, del quale sappiamo poco ma che il Real non ha voluto lasciare andare definitivamente, segno che qualche qualità dovrà pure averla. Sul giovane bresciano, l’aver bruciato sul tempo i cuginastri (o almeno così si dice) aggiunge sapore a quella che a bocce ferme pare proprio un’operazione coi fiocchi da parte del tandem Maldini-Massara, al lavoro su qualche altro tavolo per sistemare un po’ di situazioni e dare all’allenatore una rosa competitiva per raggiungere questo benedetto posto in Champions League e darci un po’ di ossigeno. C’è la questione Donnarumma di cui ho già scritto e non mi dilungo ulteriormente; c’è la lunghissima trattativa, “ai dettagli” da circa un mese, per il ritorno di Bakayoko; e poi una serie di presunte trattative per i ruoli che necessitano di rinforzi, ovviamente c’è da sottrarre una bella tara ma qualcosa di vero tra le mille sparate è probabile che ci sia. Di Paolino mi fido, l’ho già scritto più volte, e Massara sta dimostrando di sapersi muovere bene, ma meglio restare con i piedi per terra a aspettare la fine del mercato per dare una parvenza di giudizio completo.

La cosa importante sarà partire con il piede giusto sia in Europa che in campionato, a prescindere dagli esiti del mercato, perché da troppi anni assistiamo a gironi d’andata raccapriccianti che ci relegano nella parte destra della classifica già a Novembre, impossibilitati a sperare di raggiungere qualsivoglia obiettivo. E’ ora di cambiare rotta, e per questo confido specialmente nella leadership di mister Ibra e nella cattiveria di Rebic, che dovrà confermarsi sui livelli espressi nel girone di ritorno dello scorso campionato, soprattutto in fase realizzativa. Dubito, infatti, di rivedere da subito il Milan della Coppa Covid che gioca armoniosamente e produce azioni da gol in quantità industriale e, siccome senza segnare è un po’ difficile vincere, è fondamentale avere qualcuno di affidabile davanti che la butti dentro appena ne ha l’occasione. Il croato ha dimostrato di saperlo fare, quindi confido che prosegua su questa strada.

Auguro a tutti di vivere un sereno ed emozionante Milan-Monza!

Tuco

Vedere Gullit e Donadoni fare polpette del Napoli a San Siro mi ha fatto innamorare del Milan, vedere Marco Van Basten segnare il gol più assurdo della storia mi ha fatto capire che il calcio può essere anche arte, vedere Buffon a gambe all'aria un attimo prima di trionfare in finale di Champions sui nemici di sempre ha dato un senso alla mia vita di tifoso rossonero