Russia 2018 – Gironi C e D

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Terza giornata del mondiale con ben due gironi dove figurano squadre del calibro della Francia e dell’Argentina, gironi dove possono fare la voce grossa a patto di non complicarsi la vita da soli.

ARGENTINA-ISLANDA. Alle ore 15 italiane, sfida inedita che vedrà opposta la nazione bicampione del mondo ai sorprendenti islandesi. La nazione del circolo polare artico è stata in grado di giungere fino ai quarti di finale agli ultimi europei oltre a vincere il proprio girone di qualificazione mondiale lasciandosi alle spalle federazioni ben più quotate come Croazia, Ucraina e Turchia. Riusciranno a stupire anche questa volta?

ARGENTINA
Da seguire: Sampaoli ha scelto un mix di giocatori esperti e militanti in Europa, con i soli Pavon, Armani e Meza provenienti da club argentini. Rinnovata la difesa rispetto al 2014 (solo Rojo presente), i punti fermi sono rimasti Biglia, Messi e Higuain. Wandanaro a casa, occhi su Dybala reduce da una stagione da cecchino.
Da inseguire:
I portieri Armani, Guzman e Caballero sembrano i classici rovinafeste che possono costare un Mondiale con qualche cappella.

ISLANDA
Da seguire: Unica squadra della storia a rappresentare ai Mondiali un paese con meno di un milione di abitanti. Quasi copia-incolla con la formazione che stupì agli Europei (15 su 23 i convocati), le ‘stelle’ sono ovviamente i difensori cagnacci: Ragnar Sigurdsson del Rostov, il compagno Ingason, Skulason e il 35enne Arnason che nemmeno giocano molto nei loro club ma proveranno l’incredibile resistenza in Russia. L’uomo chiave è sempre Gylfi Sigurdsson, centrocampista esperto e temibile da piazzato.
Da inseguire:
Il redivivo Finnbogason, 12 reti nell’ultima Bundesliga nella tranquilla Augusta, pronto a fare a sprangate da solo nella terra di nessuno per 270 lunghi minuti.

PERU’-DANIMARCA. Altra sfida inedita in questo mondiale. La nazionale sudamericana è costituita quasi interamente da giocatori militanti nel nuovo mondo con poche eccezioni tra cui il sempiterno Farfan e Flores che milita proprio nel campionato danese nelle fila dell’Aalborg. La Danimarca imbattuta da oltre 20 mesi dovrà migliorare il proprio score per provare a passare il girone. Chi vincerà questo spareggio?

PERU’
Da seguire: A 36 anni dall’ultimo Mondiale torna la blanquirroja con una formazione esperta, ‘locale’ dalla cintola in giù e più variegata in avanti. Interessante Renato Tapia, 22 anni del Feyenoord, difensore o centrocampista, uno dei pochi europei. Ma tutta la Nazione è appesa alle giocate di Paolo Guerrero detto “el Barbaro”, 34enne ex Bayern, matador del Chelsea al Mondiale per Club 2012, primatista di reti in nazionale, oggi al Flamengo. Inizialmente squalificato per un “metabolita sospetto” nelle urine (come da tradizione peruana il buon Paolo si è trangugiato un mate de coca durante un viaggio a casa), è stato riammesso grazie alle lettere congiunte dei capitani di Francia, Australia e Danimarca.
Da inseguire: Pronto probabilmente dalla panchina l’inossidabile Jefferson Farfan, campione di Russia, insieme a Claudio Pizarro (inopinatamente lasciato a casa dal CT, vergogna!) il più noto calciatore peruviano.

DANIMARCA
Da seguire: Ci era mancata nel 2014, ma il ritorno è in grande. Selezione mediamente giovane, ma non troppo, poco esperta, in bilico fra sorpresa ed essere sorpresa (magari da una delle due meno favorite). Trascinatore Eriksen, un giocatore meraviglioso. Fondamentale anche Schone in mezzo al campo. Occhi sui difensori: l’elegante Christensen e Jannik Vestergaard del Moench, gigante dotato di grande equilibrio e tocco preciso.
Da inseguire:
L’attacco non è esattamente prolifico: Cornelius, Poulsen, Braithwaite e Nicolai Jorgensen non sono proprio Tomasson e Ebbe Sand; presente anche Dolberg, la scorsa estate sembrava non si potesse giocare al calcio senza, ma la stagione è stata al ribasso.

CROAZIA-NIGERIA. Anche in questo caso match senza precedenti. Potremmo definirla come la sfida tra due eterne promesse, squadre che nelle varie edizioni hanno dimostrato di poter dire la loro sulla carta per poi fallire alla prova dei fatti. Da ottobre sulla panchina dei croati siede Dalic, tecnico dal curriculum non irresistibile che dal 2010 allenava in arabia. Sulla panchina delle aquile un tecnico europeo specializzato in nazionali africane, quel Rohr capace di eguagliare il miglior risultato di sempre del Gabon in Coppa d’Africa (quarti di finale).

CROAZIA
Da seguire: Riuscirà dopo 20 anni a uscire dai gironi? Selezione matura con molti giocatori esperti e un ottimo centrocampo guidato dal Professor Luka Modric con talenti abituati a palcoscenici importanti, molte soluzioni anche in avanti dove Mandzukic e Kramaric sono reduci da buone stagioni e Kalinic nonostante tutto avrà il suo spazio. Trascinatore Perisic: interista, ma forte.
Da inseguire:
Lovren, Vida e Corluka sono il prototipo del centrale macchinoso che ti può far uscire dal Mondiale; il giovane Caleta-Car è ancora troppo inesperto.

NIGERIA
Da seguire: Mediamente giovani e impiegati nei maggiori campionati europei ma con folta colonia ‘cinese’, i nigeriani possono fare bene oppure floppare in egual misura. Iwobi può dargli il cambio di marcia, davanti Ighalo più esperto sembra essere avanti a Simy e Iheanacho.
Da inseguire:
Joel Obi e Onazi sono le colonne del centrocampo…gulp.

Il sondaggione di ieri. Un grande testa a testa alla domanda “quanti gol farà André Silva contro la Spagna?” che ha visto trionfare sul filo di lana “ah è in campo?” (27% dei voti) su “magari giocasse” (26%).

Ed ora il nuovo sondaggione!

Community rossonera, da sempre in prima linea contro l'AC Giannino 1986. Sempre all'attacco. Un sito di curvaioli (La Repubblica). Un buco nero del web (Mauro Suma)