Pensieri in libertà

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Pensieri in liberta …

Pausa serena per me. La Nations League mi interessa poco. Permane l’onda lunga del gol in extremis di Cutrone. Si ha un bel dire che sono più importanti le prestazioni dei risultati. La cosa ha una sua logica, intendiamoci. Chi gioca bene, finirà per vincere. Chi raccatta un risultato fortunoso, è destinato a conoscere l’amaro sapore della sconfitta. Però, se Patrick avesse stampato sul palo il meraviglioso assist di Higuain, il mio umore sarebbe stato sicuramente più cupo. Su questo non ci piove. Il calcio è il regno dell’emozione, sublimato dal gol. La prestazione della squadra con la Roma non è stata brutta. Tutt’altro. Ma la sensazione che facciamo una tremenda fatica a renderci pericolosi permane. Così come l’idea che il gioco di Gattuso non faciliti lo sviluppo di un’azione finalizzata a far male agli avversari con la lama dell’incisività.

Svegliati, benedetto ragazzo!

Suso dice che quest’anno faremo grandi cose. Sarà, benedetto ragazzo. Ma non capisci che, per tradurre l’intenzione in atto, ti devi dare una svegliata? Smettila di tubare con la palla. Non pretenderla sempre e solo sui piedi. Lanciati negli spazi e dalla via di prima qualche volta. Se fai sempre le solite cose, se rallenti il gioco e il tuo solo scopo è quello di rientrare per tirare o crossare di sinistro, quando gli avversari si sono comodamente sistemati dietro, sprechi le tue doti tecniche. E sei più di intralcio che di aiuto alla manovra. Non entri mai in area. Che razza di rebbio del tridente sei? Fosse per me, tu saresti tutt’altro che un titolare inamovibile.

Higuain mi piace un sacco. E’ un giocatore di caratura superiore, che dà del tu al pallone. Lo difende e lo smista con maestria. Sinceramente non credevo fosse così forte. Ha le doti sia del numero 9 che del 10. Ma chi fa i lanci per lui? Uno gliel’ha scodellato Jack e Gonzalo l’ha tramutato in uno splendido gol annullato per un’unghia del piede in fuorigioco. Il Pipita sa anche confezionare assist fantastici. Non fosse entrato Cutrone, però, chi mai avrebbe potuto servire? Già, le due punte. Il mio desiderio inappagato. Ne avrei voluta una terza in organico, per avere la possibilità di giocare con questo schema e il mio Calha trequartista. Con la scelta fatta, purtroppo, non le vedrò mai dall’inizio. Mi devo rassegnare. Mi viene in mente “ Quo vado?”. Peppino e Caterina, il papà e la mamma di Checco, vanno a trovare il figlio in Norvegia. L’ex compagno norvegese di Valeria, di cui non ricordo il nome, si sposa il giorno successivo e anche loro sono invitati al matrimonio. Caterina chiede : “ Peppino, se lui avrà un figlio, questo cosa viene ad essere a Checco?” Peppino ci pensa un po’ su, ma non trova la risposta. Poi vanno al matrimonio e scoprono che gli sposi sono due uomini. “ Caterina, il problema del bambino non si pone.” Ecco, anche per noi il problema delle due punte non si pone. Purtroppo giocheranno solo saltuariamente, in caso di emergenza. E mai si faranno allenamenti seri e ripetuti con questo modulo. Se poi, magari, una punta fosse squalificata e l’altra infortunata, niente paura. Schiereremo Borini. Posso essere contenta?

Spero sia imminente l’esordio di Caldara. Il ragazzo mi piace. Dovrei essere umile e pensare che, se Gattuso preferisce Musacchio, una ragione ci sarà. Rino ne sa sicuramente più di me. Già, dovrei, ma…. Il fatto è che la mia fiducia in Gattuso si è fortemente incrinata. E il non vedere Mattia in campo per me è un cruccio. L’ennesimo. Un altro è che Hakan sia sacrificato. Lui, a mio parere, dovrebbe essere libero di pensare a creare il gioco, svariando dove vuole. I compiti di copertura sulla fascia sinistra li affiderei a Baka. Già, e Jack allora? Secondo me sarebbe un ottimo dodicesimo uomo. Sa inserirsi in zona gol. Però non dà sostanza e copertura al centrocampo. Schierarlo sempre titolare da mezz’ala sinistra mi sembra una forzatura. Gradirei vederlo qualche volta a destra nel tridente. Laxalt? Mi gusta. Con me avrebbe spazio da terzino o più avanti. Castillejo? Per il poco che l’ho visto mi sembra una buona alternativa. Magari anche come seconda punta. Chissà….

Ce ne libereremo solo a Giugno

Le vedove del Giannino, tutte contente per l’immissione di Montolivo nella lista Uefa, mi suscitano un misto di rabbia, pena e disprezzo. Spero che il peggior capitano della storia del Milan non veda mai il campo. Gli preferisco Bertolacci. E anche un Primavera. Certo, fosse arrivato un altro centrocampista, sarei più tranquilla. Questo è l’altro mio motivo di critica al Mercato. Devo sentir dire che ha rifiutato giustamente il Bologna, perché avrebbe dovuto dimezzarsi l’ingaggio. Tollero, in quanto ho un buon carattere. Non l’avessi, esploderei in improperi vari e coloriti. Certi principi del giornalismo non sanno che esiste la buonuscita? Un giocatore mediocre, insignificante la declina e lucra sullo stipendio gelosamente elargitogli da chi non aveva certo a cuore il bene del Milan. I suoi meriti? Sa fare il carbonaro su commissione gioiosamente condivisa. E sta abbrancato al contratto come una cozza allo scoglio, pronto a fare altri danni nello spogliatoio e sul campo. E’ nel suo diritto, per carità. E ognuno ha il proprio concetto di dignità. Io, comunque, l’avrei escluso dalla lista Uefa e relegato in tribuna. Mobbing? No. Legittima difesa.

Che sia Monza o un altro, andate a quel paese

Berlusconi acquista il Monza e il fido Condor irrompe in Lega Pro con un impatto pari a quello di CR7. Commenti? Nessuno. Come disse Rett a Rossella, francamente me ne infischio. Intendiamoci, io amavo quei due. E ringrazio Berlusconi per le gioie, le fantastiche emozioni che ci ha regalato. Ma non ho digerito lo scempio che è stato poi fatto del Milan, vendita, o pseudo tale, compresa. Non si calpesta in quel modo, con gli scarponi chiodati, un luogo dell’anima. Anche un imbecille, paggi di corte e menestrelli esclusi, capiva che la gestione era pessima. Barbara aveva detto cose giuste e sacrosante. Niente da fare. Sacrificata sull’altare del Condor. Fiscalità spagnola e petrodollari venivano tirati fuori, senza che nessun guru dell’informazione chiedesse perché non fossimo competitivi nemmeno con Napoli e Roma. Un impoverimento tecnico ed economico pazzesco. Siamo stati ridotti a una barzelletta. Perchè hai permesso tutto questo, Silvio? Perchè? Hai distrutto tutto quel che di meraviglioso avevi creato. Hai compromesso la tua immagine. Credi di poterla recuperare con il Monza? Secondo me sei un illuso. Basta. Inutile rimuginare sul passato. Guardiamo al futuro. Quello prossimo si chiama Cagliari. Per dirla tutta, io ho paura. La robusta voglia che arrivi la partita, il forte desiderio di vedere la squadra in campo vengono mitigati dal timore di incorrere in una sconfitta. Siamo sempre lì. Sono conscia delle lacune della rosa. A me non pare, però, che Gattuso sfrutti bene le potenzialità dell’organico. Speriamo bene, dai.

Non ho commenti da fare sulla Nations League. La competizione mi interessa ben poco. Ho guardicchiato una brutta Italia. Chiesa mi piace un sacco. Sono contenta per la buon prova di Donnarumma. Mancini si lamenta perché in campionato vengono schierati pochi Italiani. Da che pulpito viene la predica. Naturalmente nessuno gliel’ha fatto notare. Che dire del suo discorso sui giovani? L’ha rafforzato con i fatti, lasciando in panchina Romagnoli. Forse sono io che sbaglio, ricordando le formazioni della sua Inter. Bah! Comunque di questo mi preme ben poco. Io penso al mio Milan. Credo che la formazione sarà quella vista contro la Roma. Spero che il Pipita non si infastidisca a dover cantare e portare la croce. Paolo e Leo, conto anche su di voi. Una vittoria sarebbe oro per noi. Attenuerebbe le mie perplessità e porterebbe un grande entusiasmo. Mi regalerebbe uno squarcio di felicità. Staremo a vedere se le speranza avrà la meglio sulla paura. Forza Milan!

Chiara

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.