Odi et amo

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Vogliamo evadere un attimo dalla questione Kessie? Bene. Parliamo di Nazionale. Credevo che, relegando in tribuna il vituperato Florenzi , unico, sciagurato responsabile del pareggio con la Bulgaria, avremmo fatto un boccone della Svizzera. Non è stato così. Pazienza. Ci qualificheremo per i Mondiali. Con “ Parla con Mino in porta” siamo in una botte di ferro. Molto più tranquilli e sereni di un Attilio Regolo qualunque. Che dire del nuovo Fair Play finanziario? Al Khelaifi ringrazia il fraterno amico Ceferin, sostenitore come lui del calcio della gente. Potrà allegramente continuare a drogare i ricavi con proprie sponsorizzazioni. Non riuscirà a rientrare nei paletti del bilancio a causa delle vagonate di soldi spesi per ingaggiare campioni a gogo? Niente paura. Pagherà la luxury tax e sistemerà tutto. Già, quel “luxury” ha quasi un aspetto morboso e inquietante. Invece si tratta semplicemente di una tassa sul lusso. La cosa non ci tocca. Noi di lussi non ce ne possiamo permettere. A meno che non si tratti del costo dei biglietti. Meno male che la Società ha fatto un passo indietro. Si tratta, comunque, di una pessima figura? Sì, ma sarebbe stato peggio non recedere. Molto peggio.

Un rinnovo che non interessa ai giornalistoni

Odio il mondo del giornalismo sportivo, e non solo, italiano. Insomma, i Gobbi perdono Ronaldo, facendo una minusvalenza di una quindicina di milioni. Le buscano dall’Empoli in casa dopo aver pareggiato a Udine. Un punto in due partite. La peggior partenza in campionato a memoria d’uomo. Hanno Dybala in scadenza e la firma è ancora lontana. Juve in crisi profonda. Argomento da leccarsi baffi. Da ampissima audience assicurata. E loro cosa mettono in primo piano? Il problematico rinnovo di Kessie, naturalmente. Vietato disturbare i padroni del vapore. E anche con gli Orrendi ci vanno morbidi, eh! Dire che sono degli squallidi prezzolati è poco. Purtroppo, però, comincio a odiare anche Franck. Come fanno male. Come risuonano irridenti le sue parole di Tokio. Sono nata e vivo sulle colline moreniche dell’entroterra del Basso Garda, a pochi chilometri da Sirmione. Mi viene in mente Catullo. Odi et amo. Quare id faciam fortasse requiris. Nescio, sed fieri sentio et excrucior. Odio e amo. Forse ti chiedi perché io faccia questo. Non lo so. Ma sento che accade. E mi tormento. Quell’ “ excrucior” non ha una traduzione che lo renda appieno. E’ il suo suono che fa sentire il crepitio di una ferita bruciante. Certo, Franck non è per noi quel che era Lesbia per Catullo. Ma l’abbiamo amato. E tanto. Ora… Presidente del cappero!

Forza Sandrino!

A Maggio tutti dicevamo che la priorità era il rinnovo del nostro Presidente e futuro Capitano. La Società l’ha presa alla leggera. 6 milioni sono troppi. Ha partorito una ridicola offerta da 3,5. E adesso tutti abbiamo capito che le sirene ammaliatrici hanno vinto. Non riusciremo mai a pareggiare certe offerte e a soddisfare, cosa ancora più difficile, gli appetiti di Atangana. Perdere l’ennesimo giocatore a zero è un danno economico, oltre che tecnico, devastante. Con “ Parla con Mino” il destino era segnato dalle scelte di un uomo piccolo piccolo guidato da un individuo rotondo rotondo. Nessun appunto alla Società. Anzi, bravi ad aver preso Maignan. Con Calha si poteva fare qualcosa in più, considerato anche che mancava l’alternativa. Queste esperienze, purtroppo, hanno insegnato poco. Ora siamo nella melma con Kessie, che si è rivelato una persona molto diversa da quella che ingenuamente pensavo. Che fare adesso? Non tiriamola per le lunghe, cullando la speranza che rinnoverà. Diamogli una data precisa, vicina e ultimativa per la firma. Lui non la rispetterà. Allora per favore non tiratemi fuori la storia della moglie che vuole fare un dispetto al marito. E non ditemi che sono masochista. Lo so anch’io che l’apporto in campo di Kessie è importante per noi. Ma chi ci lascia a zero non può far parte del nostro progetto. La tribuna è una scelta drastica che, oltretutto, ci esporrebbe ad accuse di mobbing? Ok. Allora panchina. Lo utilizzo come ultima scelta in caso di estrema necessità. Punto a valorizzare Tonali, che è uno di noi. E pure Baka. Non so se sia vera l’offerta di 9 milioni di euro che sarebbe stata fatta da quel simpaticone di Leonardo, per avere il giocatore a Gennaio. Non accettiamo elemosine. Comincia a offrirmi 15 milioni e possiamo intavolare un discorso. Gli Orrendi ne sborsarono una ventina, per avere Eriksen a Gennaio. Io punto a una cifra del genere. La dignità, il rispetto per se stessi e per la propria Storia vanno oltre le prestazioni di un calciatore, pur bravo, che di rispetto ne ha poco verso club e tifosi.

Atangaiola

Te le do io le Olimpiadi, Presidente del cappero! Tieniti pure stretto il tuo Atangaiola. Società, non voglio una pantomima come quella dell’anno scorso, chiaro? Se continuiamo con quest’andazzo diventiamo una provinciale particolare. Altro che player trading. Noi valorizziamo calciatori, per perderli a zero. Così non va. Non si può pretendere di ottenere risultati diversi, facendo le stesse cose, diceva Einstein. Quindi pugno duro con Kessie, a costo di farci male. E’ bene dare un avviso a tutti i naviganti. Ma poi è chiaro che, se vogliamo una squadra competitiva, dobbiamo alzare il monte ingaggi. Altrimenti i giocatori buoni vanno da altre parti. Cominciamo quindi ad adeguare e prolungare il contratto di Theo. E occhio a Kjaer, eh! Romagnoli? E’ di Raiola. Ho detto tutto. Il gioco dei procuratori ormai è scoperto. Portare i loro assistiti a scadenza di contratto, per intascarsi una cospicua parte del costo del cartellino. E la Uefa non sente il dovere di intervenire, per porre un freno. Ormai, ancor più degli ingaggi, gli scogli economici sono le commissioni. Possibile che i giocatori siano cretini? Secondo me si beccano una fetta di ciò che percepisce il loro procuratore.

Veniamo al calcio giocato, dai. Mi interessa zero della Lituania. Io sono concentrata sulla Lazio. Arriva a Milano a punteggio pieno, dopo aver travolto lo Spezia. Partita senz’altro difficile. Mi vengono ancora i brividi, pensando al gol di Theo nel recupero. Ci fece passare uno splendido Natale. Speriamo che Ibra possa giocare un robusto spezzone di partita. E che Giroud si negativizzi, risultando disponibile per Liverpool. Ma facciamo un passo alla volta. Testa alla Lazio. Una vittoria ci proietterebbe in Paradiso e sarebbe un ottimo viatico sulla strada di Anfield. Sarà dura. Durissima. Io, però, ci spero. Siamo una buona squadra. Francamente delle condizioni di Kessie me ne frego. Andassi allo stadio, io lo fischierei. Mi interessa ben di più la crescita di Tonali. Odi et amo. Sono un vulcano di sentimenti. Di passioni. Forza Milan! Regalaci qualche gioia.

Chiara

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.