L’ape

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Ragazzi, non sto più nella pelle! La felicità è qui! La felicità è adesso! Un sonno dolcissimo è sfociato in un risveglio meraviglioso. Il mondo è bellissimo. La colline sono più verdi. Il Garda, che si staglia in lontananza, è più azzurro. Il Baldo, distante e superbo, è più maestoso. Sììììììì!!!!!!!!! Egli divise le acque del Mar Nerazzurro e le truppe rossonere lo attraversarono per raggiungere la Terra promessa della vittoria. Una vittoria che mancava da una vita. Dal 31 Gennaio 2016, Miha regnante. E, in casa degli Orrendi, dal 14 Novembre 2010. Anche allora l’artefice fu Ibra. Rigore procuratosi per fallo di Materazzi e realizzato sotto la loro curva ululante. Una libidine pazzesca. Ora posso abbandonarmi anche a questo piacevole ricordo. Prima lo scacciavo. Perchè il ricordo della felicità non è felicità. E’ tristezza e malinconia, nel migliore dei casi, quando il presente porta solo amarezza. Ma adesso Zlatan ha riannodato da par suo i fili del tempo, colmando questa eternità lunga 10 anni. Ibraaahhhh!!!!!! Mamma mia! Mamma mia! Mamma mia! Sto vivendo un’orgia di felicità. Delirio! Apoteosi! Catarsi! Grazie, Milan. Mi hai regalato squarci di Paradiso. Gli uomini a volte fanno tante elucubrazioni, interrogandosi su cosa sia la felicità. Si arrovellano in discorsi profondi, pesanti ed eruditi, senza capire nulla. La felicità non si può spiegare con le parole. Se ne frega della ragione. E’ emozione allo stato puro. Quella che provi, vedendo la rete di Handanovic gonfiarsi due volte. E ti crea un tumulto interiore. Non sai se piangere o ridere. Non capisci più niente. La felicità è un battito d’ali, un guizzo dell’anima. Inutile scandalizzarsi, come fanno tanti benpensanti che si ritengono intellettualmente superiori, se uno impazzisce per il calcio. So che con voi sfondo una porta aperta, ragazzi. Siamo tutti filati sulla stessa rocca. Viviamo le stesse emozioni. E ieri sera sono state fantastiche.

Nel maledetto derby della grande illusione eravamo come il calabrone. Fregandocene delle leggi della Fisica che ci impedivano di volare, nel primo tempo ci siamo librati in cielo sulle ali dei sogni. Quanto dolorosa è stata la caduta. Ieri siamo stati api. Scriveva Trilussa; “ C’è un’ape che se posa su un bottone de rosa: lo succhia e se ne va. Tutto sommato, la felicità è una piccola cosa.” Sì, è una piccola cosa, ma regala momenti elettrizzanti che ti riempiono la vita. In un tardo pomeriggio ottobrino, che sfocia in una fantastica serata, l’ape rossonera secerne un miele dolcissimo. E io mi inebrio. Soffro durante la partita? Sì, moltissimo. Sul gol di Lukaku vedo volteggiare spettri angoscianti intorno a me. Il mio cuore si ferma sul colpo di testa di Hakimi da pochi passi. E al triplice fischio esplodo in primitive, pazzesche urla di gioia. Me lo posso permettere, perché il mio Orrendo si è ritirato nei suoi appartamenti a vedere la partita. Gli sarà comunque giunta l’eco della mia performance non proprio oxofordiana? Pazienza.

Fossi partito con Casti, Stefano….

Il mio pre è un po’ strano. So che loro sono più forti e partono favoriti. Però nutro qualche speranziella. Sono decimati? Ma per piacere… L’unico titolare assente è Bastoni. Skriniar non sembra rientrare nelle simpatie di Conte. Noi, invece, non abbiamo Rebic. L’assenza è molto pesante. E nutro preoccupazioni per Romagnoli. In che condizioni sarà dopo tre mesi di assenza a causa dello stiramento? Mi incupisco, sentendo che potrebbe giocare Casti con Saele dirottato sulla fascia non sua. Se Pioli opta davvero per questa scelta, partiamo già battuti. E io non gliela perdono. D’accordo, Hakimi fa paura. Ma noi non dobbiamo partire con l’idea di doverci solo difendere. Portarceli in area vuol dire subire certamente dei gol, considerando la loro prestanza fisica. E pure lasciargli spazi invitanti in contropiede sarebbe letale. Ci farebbero a fette. Allora? Partita attenta, con l’idea di ripartire spesso per far male. Non sono certo imperforabili dietro. E, se ci temono, devono pensarci, prima di riversarsi in avanti. Io voglio Saele a destra e Hauge a sinistra. Leao e Brahim sono due buone carte da giocare eventualmente a gara in corso. Comunque mi va bene ogni decisione che lasci Alexis al suo posto. Guardo la partita del Napoli. Mamma mia, che asfaltata ha preso l’Atalanta! Mi fa male vedere Baka con la maglia azzurra. Napoli davvero bello e forte. Ma non venite a parlarmi di Gattuso, per favore. Se non si fosse incaponito in quel maledetto 4-3-3 Susocentrico, saremmo molto più avanti nel nostro percorso. Non aveva i giocatori? Per piacere…. Con il 4-3-1-2 doveva giocare. Ha rovinato Calha e Kessie. E pure i centravanti. Acqua passata. Amen.

La partita si avvicina e io sono un fascio di nervi. Un grumo di tensione. Mi pungesse un’ape, morirebbe sul colpo. Sarà per il ronzio dei pensieri che mi frullano per la testa che mi vengono in mente le api? Immagino un piccolo sciame di 11 api rossonere che…. Basta. Smettila di coltivare inutili fantasticherie, che poi ci rimani male. Provo sollievo all’annuncio delle formazioni. Scampato il pericolo Casti. Leao? Va bene, dai. Hakimi e D’Ambrosio dovranno stare attenti. Un pizzico di coraggio è indispensabile per tentare le grandi imprese. Mannaggia, se sono tesa. Sento perfino un nodo in gola e un peso sullo stomaco. Il mio Orrendo si ritira in camera da letto. Meglio. Così mi posso sfogare senza remore. L’arbitro fischia. Mamma mia! Mamma mia! Mamma mia!

La felicità 1

Non riesco a fare una cronaca lucida della partita. Sono ancora una fucina di emozioni. I ricordi si accavallano nella mia mente e guizzano come i colori in un caleidoscopio. Si aggrovigliano. Si confondono,. Perdono i nessi temporali. Hakimi fa fuori Theo. Oddio! Calabria la dà a Calha, che imbuca immediatamente per Ibra. Zlatan entra in area. Si fa rimontare dai difensori. Allora sta in surplace, aspettando il fallo. L’ingenuo Kolarov abbocca. Rigore! Ti prego… Handanovic respinge. Il mio cuore si ferma. Ancora Zlatan! Goooooooooollllllllllll! Sìììììììììììììììììììììììì!!!!!!!! Non capisco più niente. Davide sradica una palla dai piedi di Perisic. La passa a Saele. Con una bellissima finta Alexis si beve Brozovic e fila via. La smista a Calha sul cerchio del centrocampo. Servizio immediato per Leao a sinistra. Rafael supera con naturalezza in velocità D’Ambrosio. Cross perfetto sul secondo palo per Ibra! Goooooooooollllllllllllllll!!!!!!!! Sììììììììììììììììììììììììì!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Che azione stupenda! Davvero fantastica. Lievito. Ma è ancora troppo presto. Recenti esperienze mi dicono che devo stare calma. Brutti ricordi mi pungono come fossero un’ape particolarmente cattiva. Nella mia esaltazione sono preda della paura. Una paura che aumenta sul gol di Lukaku. E il sangue mi si gela, quando lo stesso Lukaku mette fuori testa, completamente libero, su un corner. Finisce il primo tempo.

La felicità 2

A me la squadra è piaciuta. Ibra è immenso. Certo, abbiamo i nostri difetti, le nostre lacune. Ma giochiamo a calcio, perbacco! Abbiamo fatto anche qualche bel contropiede svanito all’ultimo. Loro sono forti, purtroppo. Confesso che firmerei per un pareggio. Si ricomincia e io ho il cuore in gola. Noi ci difendiamo e cerchiamo di ripartire. Gli Orrendi premono. Passi per l’ottimo Saele, che può essere stanco, ma perchè hai sostituito Leao con Krunic, Stefano? Non mi piace questo segnale di timore. Rigore per loro. Noooooooo!!!!!!!!! Ma dai! Gigio non l’ha toccato e c’era pure fuorigioco! Var. Rigore revocato. Sììììììììì!!!!!!!!! Hakimi di testa da due passi. Nooooooooooo!!!!!!!!!! La palla va a lato. Sìììììììììì!!!!!!!!!!!!! Casti intercetta e mette Krunic da solo davanti ad Handanovic. Dai! Il tiro va abbondantemente fuori. Nooooooooo!!!!!!!!! Lukaku sbuca in area davanti a Gigio. Theo tenta di contrastarlo. Lukaku manda a lato. Sìììììììì!!!!!! Ibra in area addomestica di petto. La porge a Samu che spara alto. Manca meno di un sospiro alla fine. Calabria svirgola un rinvio e la mette in fallo laterale, all’altezza della nostra area. Rimessa lunga di Perisic. Lukaku in area con le spalle girate alla porta. Colpo di tacco. Gigio! Triplice fischio!

Sono in tripudio. Anni di mortificazioni e frustrazioni esplodono in una gioia immensa. Infinita. Le mie urla arrivano fino alla luna. Anzi, fino a Marte. Non c’è Juve che tenga. Per me il derby è la madre di tutte le partite. E l’abbiamo vinto, finalmente! I miei occhi sono pieni di Ibra. Quante palle ha preso di piede, di testa, di petto. O arpionandole con mosse di taekwondo. Ma quasi tutti i nostri ragazzi hanno giocato bene, dando l’anima. Gli unici insufficienti per me sono Theo e Romagnoli. Darei una sufficienza stiracchiata anche a loro, però. Alessio, comunque, ha già fatto molto, considerando le sue condizioni fisiche e un avversario del calibro di Lukaku. Kjaer, in difficoltà nel primo tempo con lo sgusciante Lautaro, è stato grande nella ripresa. Nel secondo tempo ho visto un gigantesco, monumentale Kessie. Davvero impressionante Franck. E’ anche riuscito a reggere fisicamente dei contrasti con Lukaku, strappandogli pure il pallone. Molto bene Saele. Forse l’ho sottovalutato. Grande Calha! Bravi Benna e Calabria. Peccato per il buco lasciato da Isma sull’asse Kolarov – Perisic nell’occasione del loro gol. Leao a corrente alternata. Grandissima la sua azione con il cioccolatino porto a Ibra, che l’ha scartato. Vittoria nel derby contro un avversario molto forte, non dimentichiamolo, e primo posto in classifica. A punteggio pieno dopo 4 giornate. Da quanto tempo non accadeva? Sogno o son desta? Non esaltiamoci troppo, ragazzi, perché le lacune nell’organico sono evidenti. Avessimo preso in prestito Baka e Rudiger….. Ma ringraziamo i nostri splendidi ragazzi e gustiamoci appieno questo fantastico momento. A me capita di guardare la classifica e di coccolarmela con incredulità e tenerezza. Anche a voi? Occhio, che l’ape velenosa dei rinnovi incombe su di noi con il suo pungiglione malefico e acuminato. Speriamo bene. Nel frattempo ci aspettano Celtic e Roma. Grazie, Milan! Forza Milan!

Chiara

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.