La rabbia e l’orgoglio

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Intelligenti pauca. Poche parole a chi è intelligente. Oggi post anomalo. Brevissimo. Telegrafico. Ci penserete voi, ragazzi, ad arricchirlo con i vostri commenti. Milan bello. Emozionante. Commovente. Amo tutta la squadra. Tutti, tranne uno. Anzi, uno e mezzo. E il mezzo non è paracarro Giroud. Peggio di quell’uno c’è solo l’arbitro. Arbitro infame. Var infame. Uefa infame. Noi derubati. Come sempre. Arsenal, Olympiakos, United, Atletico. Società muta come sempre? A livello mediatico sì. Sembra, però, che abbia inviato una protesta ai parrucconi. Parrucconi che, bontà loro, hanno ammesso l’insipienza di Cakir. Futuro in Champions irrimediabilmente compromesso? Probabilmente sì. I numeri sono impietosi. Ma per me non è finita qui, arbitri e infortuni permettendo. E gli infortuni non sono solo colpa della malasorte. Tomori top player. Leao in fase di studio per diventarlo. Speriamo che gli studi non subiscano intoppi. Benna ritrovato alla grande. Tonali leone. Kessie oltre le leggi della genetica. Incrocio tra pecora e somaro. Spesi tesori di energie fisiche e mentali, per restare con un pugno di mosche. Assente, quindi, il corroborante dell’entusiasmo. A Bergamo durissima. Vedremo chi potremo schierare e in quali condizioni. Mie sensazioni? La rabbia e l’orgoglio. Scusa, immensa Oriana. Ibra, se va in Nazionale, è un cretino. Non mi sono mai sentita così vicina alla mia squadra. Il mio cuore batte all’unisono con il suo. Milan, ti amo. Da morire. Forza!

Chiara

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.