La pompa sodio-potassio

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Non ne posso più, maledizione al secchio! Sempre il solito copione. Andiamo in vantaggio e non chiudiamo la partita, anche perché è difficile farlo giocando in orizzontale. E’ vero che riusciamo comunque a creare qualche occasione. Purtroppo la sbagliamo. Gli avversari prendono coraggio. Giocano in maniera semplice e verticale, loro. Se non riescono a segnare, perché magari Gigio fa un paio di miracoli, forniamo noi gentilmente l’assist. Difensori e centrocampisti si passano vezzosamente la palla, perdendo metri, invece di guadagnarli. Questo è il nostro modello di bel gioco. Spazzare via, verticalizzare non pare bello. Succede che gli altri abbiano l’idea di pressarci e uscire dalla nostra trequarti diventa difficile. Anche quando lo facciamo, ce la prendiamo poi comoda. Molto comoda. A centrocampo veniamo sovrastati da gente molto più spiccia , veloce e grintosa della nostra. E finiamo per non vincere mai. Certo, l’errore di Romagnoli è stato davvero clamoroso. Uno svarione del genere si vede rarissimamente. Credo sia davvero un unicum passare la palla all’attaccante nella propria area, senza essere pressati. Penso, però, che possa accadere solo se non si è liberi di mente. Se si va in campo con la paura addosso, schiavi di una filosofia di gioco che mi ha francamente nauseato. E non da ora. Quella maledetta palla non doveva essere data all’indietro ad Alessio. Andava spedita in avanti. Come tante altre, che, per scelta tattica, continuano a gravitare nei pressi della nostra area. La mentalità sbagliata è, in primis, quella di Gattuso.

Il cianuro è letale? Può esserlo anche il calcio. Mi avvelena la vita. La pompa sodio- potassio è un meccanismo che permette di portare il sodio all’esterno di una cellula e il potassio all’interno, andando contro il gradiente di concentrazione. Ecco, io vorrei che il mio organismo elaborasse una pompa calcio- potassio, per espellere il calcio da tutte la cellule del mio corpo. Che faccia entrare il potassio o qualche altro metallo alcalino mi interessa poco. Fosse pure lo stronzio. A me preme solo che mi liberi dal calcio. Altrimenti finirò per spappolarmi il fegato. Non posso continuare ad andare avanti così. Cari Paolo e Leo, avete visto la partita insieme a Gordon Singer e all’intero Cda. Non so cosa vi siate detti. So cosa ho detto io. Vorrei che la Società si dotasse di una pompa Gattuso- Conte. O, comunque, di un allenatore che non sia schiavo di un 4-3-3 senza ali. Che non voglia ripartire dal bassissimo senza avere contropiedisti. Che lasci in panchina qualche volta Suso. Che prema per avere a Gennaio Inglese, Barella o chi per loro. Non è possibile fare niente, anche per i vincoli del Fair Play finanziario? Bene, allora, proprietari e dirigenti, potete andarvene tutti a quel paese. L’importante è che sia lontano dal mio.

A dire il vero, la squadra mi ha emozionato. Peccato l’abbia fatto solo negli ultimi dieci minuti. Certo, Terracciano è stato baciato dalla dea Eupalla. Ho visto un portiere in versione Superman che ha parato di tutto. Su quella palla perfettamente indirizzata da Suso ci sono le impronte dei suoi polpastrelli. Le impronte digitali di Vitor Hugo risultano, invece, assenti sul pallone costato alla Fiore un rigore che sfonda la barriera del ridicolo e del grottesco. Sta di fatto che noi l’avevamo sfangata anche senza Higuain e Cutrone. Siamo riusciti a buttar via la partita. Pazzesco. Che dire? Di solito, più che arrabbiata, sono delusa, avvilita. Vedere e sentire sempre le solite cose, senza che nessuno pensi minimamente a portare qualche cambiamento, mortifica pure gli animi più forti e pugnaci. Quegli ultimi dieci minuti, invece, mi hanno lasciato anche in preda all’ira. Insomma, noi la sfortuna ce l’andiamo a cercare, ma lei si accanisce, eh! Comunque, se giocassimo con l’intenzione di andare a far male anche quando siamo in vantaggio, otterremmo risultati decisamente migliori. Grrrrr!!!!!!!

Ecco il vino che accompagna i miei pasti

Il mio approccio alle partite è sempre fiacco e moscio. Così mi ha ridotto la consapevolezza che mi sorbirò sempre la stessa, insipida minestra. Stessi schemi, stessi uomini, stesso gioco prevedibile, ruminato. Mai un’idea nuova. Mai! A maggior ragione sono inquieta per l’assenza di Higuain, il nostro campione. Ci fosse almeno Cutrone… Neanche lui ha recuperato in pieno. Borini falso nueve. La cosa un po’ mi disgusta. Però dobbiamo andare a Empoli per vincere. Senza se e senza ma. Ero rimasta a problemi alla schiena per Caldara. Mi ritrovo con un inizio di pubalgia. Schiumo di rabbia. Odio Milan Lab. E vedrai che l’assenza di Gonzalo, a solo scopo precauzionale, si protrarrà fino alle calende greche. Sono esacerbata. Mi astengo dalla conferenza stampa di Gattuso. Potrebbe solo irritarmi. Non ho voglia di impegnarmi per la cena. Prosciutto, formaggio, insalata, pomodori e via andare. Meglio evitare roba pesante, che mi resterebbe sicuramente sullo stomaco. Stasera non posso riporre le mie speranze su Higuain. Spero che si svegli il mio Calha. Mi piace vedere in formazione Laxalt, che può dare un’iniezione di velocità. La mia pompa calcio- potassio non riesce a funzionare. E io sono lì, davanti alla Tv. Mi piacerebbe fare la cronaca della partita. Ritornare a rivivere momenti di felicità. Purtroppo….

Perdiamo le solite palle velenose. La Gumina viene messo davanti al portiere, ma è in fuorigioco. Lo stesso La Gumina ci fa uno scippo nei pressi della parte sinistra della nostra area. Per fortuna il suo cross radente non trova compagni pronti ad insaccare. Sussulto sul gol di Biglia! Sìììììì!!!!!! Caparbio e bello il lavoro di preparazione di Laxalt. Uno di loro fila via a tre dei nostri a centrocampo e imbuca per La Gumina. Miracolo di Gigio. Sventagliata per Caputo, che controlla vicino al nostro palo di destra. Bomba! Palo! Gigio l’ha toccata. Dov’erano Calabria e Musacchio? Bah! Tiro di Bonaventura. Terracciano respinge. Arriva Kessie! Ancora il portiere in angolo. Nooooo!!!!! Sul cross dalla bandierina Jack di testa! Terracciano! Ancora Kessie da due passi! Alto. Noooo!!!!!!! L’Empoli gioca meglio a centrocampo. Pressa e cerca la verticalizzazione. Calha per Suso al limite. Tiro! Terracciano in corner. Il primo tempo si chiude e la verità è che ho paura della ripresa. Non bene il mio Calha. Male pure Suso. Borini? Bah! Sono tutt’altro che tranquilla.

Ripartiamo piuttosto svagati. Però l’Empoli non crea grossi pericoli. Poi… c’è l’erroraccio di Romagnoli che porta al rigore. Caputo pareggia. Io non ho parole. Anzi, ne avrei moltissime e non particolarmente belle. Le tengo per me. Cutrone e Castillejo sostituiscono Borini e Calha. Suso da solo davanti a Terracciano! Il tiro non è irresistibile e il portiere respinge. Baka rileva un non brillante Kessie. Sinistro a giro di Suso sul secondo palo. Terracciano respinge. Cross, more solito, di jesus. Due dei nostri non ci arrivano per un soffio. Ancora Suso finalmente in area! Tiro piazzato nell’angolino! Terraccaiano ci arriva ancora. Noooo!!!!!! Suso va via sull’esterno e la mette dentro violenta di destro. Il portiere smanaccia su un suo difensore e la palla sfila in angolo. Sia mai che abbiamo un briciolino di fortuna noi. Mai! Finisce con un tiro fiacco e centrale di Baka da ottima posizione. Ci sarebbe il tempo per un’ ultimissima azione. Noi cincischiamo in orizzontale vicino alla loro area, perché la cosa è nel nostro Dna, e l’arbitro fischia tre volte. Bah!

Altri due punti gettati per strada. Avanti così! Domenica ci aspetta un remissivo Sassuolo. De Zerbi non sa elaborare intelligenti concetti di gioco come Gattuso. Pretende che i suoi uomini giochino in velocità e in verticale. E’ proprio un cretino. Vinceremo sicuramente anche senza Higuain. Conoscendo da tempo la bravura di Milan Lab, penso che Gonzalo non sarà disponibile ancora per qualche partita. Meno male che ho visto un Cutrone claudicante. Comunque c’è Borini e sono tranquilla. Inutile che ci scanniamo su Suso. Il giocatore è quello. Le doti tecniche ci sono. Ieri ha fatto fuoco e fiamme nel finale. I soliti tiri a giro a mezz’altezza non impensieriscono i portieri. Anzi, permettono loro di fare interventi plastici per la gioia dei fotografi. Quel sinistro radente era un capolavoro vanificato da Superman Terracciano. Siamo sempre lì, però. I portieri sanno sempre dove andrà a finire la palla. Sul secondo palo. E’ giusto vincolare il gioco della squadra, scegliere i moduli, considerando Suso un elemento imprescindibile? Per me no. Stop. Avrei tanta voglia di un allenatore vero, di idee nuove, di acquisti che non riguardino mezze punte o esterni leggeri. Abbiamo bisogno di nerbo. La concezione della squadra di Montella e Gattuso mi avvilisce. Non intraprenderei mai una guerra di intelligenza con qualcuno. Non mi piace combattere con gente disarmata. Non vorrei combatterla neppure con Leo e Maldini, perché, invece, con loro temerei di perdere. Però, continuando così, qualche dubbio mi viene. Ma forse sono io a capire poco di calcio. E allora torno a pensare alla pompa sodio- potassio. Vado alla grande pure con lo stronzio. Mi urge dedicarmi ad altre cose. Con il Milan sono solo frustrazioni. Ma, sarà forse perché sono incoerente. O magari, più che altro, masochista. Comunque sia, chiudo al solito modo. Forza Milan!

Chiara

P. S. Non mi interessa nulla delle vicende del Monza.

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.