La penna e la gomma

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Vedi che brutta roba la mancanza di fiducia? Sei lì che brontoli, imprechi, mugugni contro il tuo allenatore. Neanche gratifichi lo splendido lavoro di Lupin. Ti rifiuti di sentire la conferenza stampa di Gattuso. Tanto la formazione sarà la solita. Quel 4-5-1 che detesti. Perchè innervosirti ulteriormente, sentendo cose che ti danno fastidio? Con sole due punte in rosa, ti aspetti di vederne una sola in campo. Dopo tutto sei solo un po’ baluba. Mica del tutto scema. Ma non bisogna invertire il nesso di causa ed effetto. Proprio perché non ne abbiamo presa una terza io sono arrabbiata. E perché non l’abbiamo presa? Perchè l’allenatore vuol giocare solo con una. E con due centrocampisti sulle ali. Amen. Ti piaccia o non ti piaccia, è così. Devi fartene una ragione. Insomma, sono una caldaia in ebollizione. La valvola di sicurezza può essere solo la vittoria. Non portassimo a casa i 3 punti, esploderei. Tutte le le altre vincono e siamo settimi. La prospettiva di giocare la prossima a Bergamo mi spaventa. Voglio vincere! Temo che non ce la faremo. Provengo da una notte in cui ho fatto un incubo. Una perfida linea di passaggio mi accusa con un ghigno satanico. “ Ehi, tu! Non sei capace di interporti, somara. Verrai punita per questo.”

Sei grande, Boom Boom Boom!

La mia insofferenza è tutt’altro che impalpabile. Non vinceremo neppure stasera, penso. Lo sento. Meno male che non sono una sensitiva! E vieni, vittoria! Gollonzo, Paquetà e Boom Boom Boom Piatek! Sììììì!!!! Io riprendo colore. Mi manca solo il gol di Calha. Scusa, Hakan, ma non capisci che devi segnare per me? Scuoti via le paturnie e raddrizza i piedi, per favore. Poi tutti, tranne me, dicono che sei una schiappa immonda. E tu gli dai un sacco di filo da tessere. Non potresti fornirmi qualche solido argomento per controbattere? Abbi pazienza, non posso andare a combattere senza pallottole. E anche le fedi più incrollabili prima o poi finiscono per vacillare. Dai, su, Calha. Sento che non sarai decisivo a Bergamo. E, siccome non sono una sensitiva, spero bene. Forza, Hakan!

La Domenica non promette un gran che. Risultati pessimi, peraltro largamente preventivabili per noi. La Roma passeggia al Bentegodi. Per la Lazio Dio vede e Dio Provedel. Gli Orrendi passano con merito al Tardini. Devo scacciare anche il fastidio per la sconfitta della Primavera con i Gobbetti. Solo le ragazze danno qualche soddisfazione. Guardo lo streaming di Como Mantova. I Lariani partono meglio. Si mangiano due ghiotte occasioni da gol e sbagliano pure un rigore. Poi sembra che ci assestiamo. Ma, all’inizio del secondo tempo, il portiere esce a farfalle e andiamo sotto. Nooo!!! Non riusciamo più a rimediare e il Como ci sorpassa in classifica. Me la prendo pure con l’arbitro. Insomma, cose viste e riviste, che temo siano il preludio a una pessima serata. Ci tocca La Penna. Una novità assoluta per noi. Be’, non può essere peggio di Mazzoleni, Banti, Maresca e compagnia cantante. Vorrei tanto la penna con cui scrivere il romanzo del quarto posto nel libro del mio cuore. E la gomma con la quale cancellare ansie, paure, frustrazioni. Al mio umore non giovano le dichiarazioni di Suso. Vuoi vedere che si va verso un prolungamento con aumento di ingaggio e della clausola rescissoria? Legarsi mani e piedi a Jesus per me significherebbe un colpo durissimo. Se Suso, con gli equivoci tattici che impone, sarà ancora la colonna del Milan, io alzo bandiera bianca. Conti continuerà a non giocare , sacrificato sull’altare dell’equilibrio della fascia destra. E le due punte resteranno un’utopia. Smoccolare come uno scaricatore di porto non è possibile per una signora come me. Quindi mi lego mani e piedi alla naturale finezza che mi contraddistingue e mi impongo un dignitoso silenzio. Certo che mi ci vorrebbe un’altra filosofia di gioco. Un altro allenatore, insomma. Inutile pensarci, almeno fino a Giugno. Mi costringo a credere nel quarto posto. A mio parere l’obiettivo è alla portata della qualità della rosa. Spero di raggiungerlo, nonostante il conducator non mi sembri proprio all’altezza. Mi sono perdutamente innamorata di Piatek. Higuain? Chi è? Che faccia di bronzo ho. Boom Boom Boom mi ha regalato emozioni che giacevano dimenticate nel magma dell’inespresso. La paura che il nostro soporifero gioco possa avviluppare e disinnescare anche lui mi paralizza per un attimo. La scaccio subito con un moto di fastidio.

La mia penna vuole scrivere belle parole che incornicino una meravigliosa serata. La mia gomma vuole cancellare insofferenze e inquietudini. La Samp perde inopinatamente con il Frosinone. Gasp vince di rimonta. Il Chelsea ne busca 6 dal City. La cosa non mi dispiace. I Gobbi, dopo qualche piccolo spavento, concludono trionfalmente la loro gita emiliana. Contro di loro il portiere del Sassuolo si riduce sempre a miti Consigli. La cosa non mi tocca. E noi? Vedremo. Quelli forti scendono sempre in campo per ultimi. Niente scherzi, lamenti, paturnie o quant’altro. Qui bisogna vincere per tornare quarti. E basta!

Che bel gol, Lucas!

Sobbalzo sul bel tiro da fuori di Calha, deviato in angolo da Cragno. Vorrei tanto regalarti la penna per segnare sul foglio della partita, Hakan. E la gomma per cancellare tutte le tue insicurezze. Se tu facessi gol, io impazzirei. Mi riscuoto dai miei pensieri. Tiro di Suso. Cragno respinge proprio addosso a Ceppitelli. Gooollllll!!!!!!! Sììììììì!!!!!!!!! A me sembra il gollonzo più bello del mondo. Cross di Calabria. Sul secondo palo arriva Paquetà che insacca al volo! Sìììììì!!!!!!!! Questo è davvero un gol bellissimo e io sono felice. Errore di un loro difensore. Piatek! Cragno in uscita non si fa superare dallo scavetto di Kris. Padoin gode di troppa libertà sulla sua fascia sinistra. Il cross viene splendidamente incornato da Joao Pedro. Miracolo di Gigio! Grandissimo Gigio! Il primo tempo scorre verso la fine. Lo chiudiamo in vantaggio di due gol. Non accadeva da una vita. Occhio, però, eh! Se quelli ce ne fanno uno, poi diventa grigia. Molto bravo Paquetà. Calha non male, dai. Cosa pagherei per un gol che riuscisse a sbloccarlo. Immenso Gigio. Buono Baka. Kessie più sveglio del solito. Dai, che facciamo il terzo!

Si riparte a ritmi più blandi. I pericoli per noi arrivano sempre dalla sinistra…Su un cross a mezz’altezza da quella fascia, splendida mezza girata di Joao Pedro. Gigio! Ancora Joao da due passi. Traversa! Spazza Romagnoli. Brrrr!!!!!!!! Calha si avventa su una palla ribattuta. Va verso l’area. Tira su Cragno che era rimasto al limite. Piontek! Boom Boom Boom! Sìììììììì!!!!!!!! L’hai messa anche stasera, Pistolero! E vai! Adesso non ho più paura. Cutrone e Conte sostituiscono Piatek e Calabria. Ora mi manca solo quella ciliegina. Suso sta per confezionarmela. Dà una palla al bacio a Calha che tira quasi dall’area piccola. Niente da fare. La mette su Cragno. Mannaggia…… Pazienza, dai. Certo che ce ne vuole tanta. Entra Borini per Calha. Un errore di un difensore mette Suso solo davanti a Cragno. Jesus la spara incredibilmente fuori. Poco male, visto che vinciamo 3 a 0. Finalmente possiamo affrontare un finale senza patemi. Che bella sensazione! Il triplice fischio di La Penna sancisce il nostro quarto posto. La mia penna può disegnare sogni. La mia gomma può cancellare angosce. Ma fino a quando? Scaccio il pensiero. Voglio godermi questo momento.

Solo i risultati possono rabberciare le profonde incrinature del mio rapporto unilaterale con Gattuso. Non è colpa mia se noi due abbiamo concezioni del calcio profondamente diverse. E forse neppure colpa sua. Io, a torto o a ragione, credo che questa rosa possa dare di più. E che sia colpa sua, se manca una punta. La mia penna non si intingerà mai nell’inchiostro della fiducia e dell’ammirazione per Rino allenatore. Ritengo sia l’uomo giusto nelle emergenze. Quello sbagliato se si vuole costruire un progetto tecnico sensato, ad ampio respiro. Siccome, però, non sono la depositaria della verità, vado avanti, me lo tengo e spero. Io, per esempio, stasera avrei giocato con un rombo a centrocampo. Baka e Chala sul vertice basso e alto. Paquetà e Kessie sui vertici laterali. Due punte. Suso in panchina. Chissà che la mia gomma possa cancellare diffidenza e insofferenza verso Gattuso. Andiamo verso il futuro, dai. L’ennesimo clean sheet porta ancora la firma di Donnarumma. Sono felicissima per Gigio. Se il portiere, però, è sempre il migliore, la fase difensiva non sembra solidissima. Sapete come la penso su quella offensiva. La mia penna e la mia gomma sono qui. Aspettano la trasferta di Bergamo. Voglio farne un uso corretto nel libro del mio cuore rossonero. La prima deve essere al servizio della gioia. La seconda a quello della frustrazione. Ignorino entrambe le linee di passaggio, che tanto mi angustiano. L’importante è che non operino al contrario. Scrivere delusioni e cancellare sogni sarebbe lacerante. Non andrà così. Non è possibile! Atalanta, arriviamo! Forza Milan!

Chiara

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.