Il Principe di Condé

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Il Principe di Condè dormì beatamente la notte prima della battaglia di Rocroi, ci ricorda il Manzoni. Io, a differenza sua, non ho dormito tranquillamente prima di affrontare il Napoli. Non dico che fossi agitata come il povero Don Abbondio. Ero, però, conscia delle grosse difficoltà a cui saremmo andati incontro. Ora dovrei prendermela con la squadra per questa sconfitta? Non ci penso neanche. Ha fatto quel che ha potuto. E avrebbe probabilmente pareggiato, se fosse stato assegnato quel netto rigore per il quale l’arbitro era stato richiamato dal Var. Senza questa ingiustizia, non sarebbe poi stato espulso Rebic. Comunque, Ante, sei stato proprio stupido a lasciarti andare così. Nelle condizioni in cui siamo, perdere anche te per noi è un danno gravissimo. Incalcolabile. E neppure tu mi sei piaciuto, Theo, in quell’intervento senza senso su Osimhen. Mi spiace che la Società non protesti mai. Questione di stile? Be’, si possono far valere le proprie ragioni anche con stile. O no? Siamo passati dal trattamento di Manchester a quello di ieri sera. Noi sempre silenti. Va bene così? Allora è giusto che continuino a metterci i piedi in testa, nel tripudio del mainstream. Leao stirato e Rebic espulso. Andiamo bene! Con chi giocheremo a Firenze? Detto che nutro forti dubbi su staff atletico e medico, non posso che stringermi intorno alla squadra. Come si fa a non amarla? Combatte da sempre contro una sequela di eventi negativi, di fronte alla quale le disgrazie di Cosetta dei Miserabili sono bazzecole. Dopo lassordante, vomitevole campagna mediatica, di rigori non ce ne daranno più. Neanche se ci ammazzano un uomo in area. E’ entrato in vigore un nuovo regolamento. Vietato concedere rigori al Milan. Ne ha avuti già troppi. Società, se non hai ancora capito come funzionano le cose, sei durissima di comprendonio.

Vogliamo sbatterlo un pugno sul tavolo? O c’abbiamo scritto Jo Condor?

Il regolamento è come una tagliatella fresca. Si può tirare a piacere. C’ho le prove! Rinvio del derby per la scomparsa di Astori. Ci fanno recuperare la partita immediatamente dopo la gara al Gobbentus Stadium. Noi cerchiamo di proporre un’altra data. Niente da fare. E’ il regolamento, bellezze. Il recupero deve avvenire nella prima data utile. E dobbiamo chinare il capo. Com’è che il regolamento non impone a Napoli e Juve di scendere in campo Mercoledì? Lo faranno con calma, quando piacerà a lorsignori. Il Napoli, dopo il regalo di Pasqua, eviterà la fatica infrasettimanale e affronterà riposato una Roma reduce dalla trasferta di Kiev. Eh, sì, così è molto comodo. Vero, ADL? Incontrare un Milan decimato tre giorni dopo Manchester e poi godersi un’intera settimana, prima di andare all’Olimpico. Una pacchia. Tu puoi fare quel che vuoi. Davvero vergognosa la Lega Calcio. Noi? Ci hanno messo il derby alle 15 di Domenica dopo la trasferta notturna con la Stella Rossa. Non si poteva fare nient’altro per via di Dazn, la giustificazione. C’è sempre una scusa pronta. E non hanno bisogno di scervellarsi, per inventarsi qualcosa di più o meno plausibile. Tanto noi subiamo tutto. Non protestiamo mai. Tira fuori gli attributi, Società, maledizione al secchio! Devo essere io a spiegarti come vanno le cose del mondo?

La Roma ha fatto un duro esposto contro lo scandaloso rinvio di Juve – Napoli, chiedendo anche di rinviare la gara di Domenica. Sa bene che le sue giuste ragioni non avranno diritto di cittadinanza. Ma questo è il modo che ha scelto per opporsi e mettere in evidenza l’ingiustizia subita. Che pagliacci in malafede comandano in Lega! Chi non si ribella, è complice. Il torto è stato recato anche a noi. Se i Gattuso boys avessero dovuto incontrare Mercoledì la Juve, magari sarebbero stati costretti a fare un po’ di turnover ieri sera. Ma noi siamo troppo signori, per far valere le nostre ragioni. Se non avessero concesso quel rigore al Napoli, sarebbe successo il finimondo. Con Gattuso a piangere in sala stampa e relativa canea mediatica a sostenere le sue tesi. Così, invece, la cosa passerà tranquillamente in cavalleria. Sì, forse il rigore poteva starci, ma si tratta di un episodio insignificante di fronte alla superiorità partenopea.

Meno male che ci sei, Fikayo.

Il Principe di Condè dormì tranquillo prima della battaglia di Rocroi, perché era conscio di aver fatto tutto al meglio per prepararsi. Io credo che la nostra imbelle Società, invece, non possa dire altrettanto. Lasciarsi regolarmente calpestare per presunte questioni di stile, porta solamente a sconfitte. E, situazione paradossale, passiamo pure per quelli favoriti dal potere. Cornuti e mazziati. Dobbiamo essere anche contenti? Sembra di sì. Non ci ribelliamo mai. Francamente io non sopporto più la cosa. La nostra ignavia ci reca danni enormi. Riguardo alla partita, il Napoli ha giocatori bravi, che danno del tu al pallone. Ma si può non perdere di fronte a una compagine di tasso tecnico superiore. Nel pre la tegola Kjaer mi manda di traverso la gioia per l’imprevisto passo falso della Roma a Parma. Dopo Davide anche tu, Simon? Nooo!!!!! Gli Orrendi neanche li prendo più in considerazione, purtroppo. Tripletta di Ronaldo. Oddio, mi prende la paura che l’abbia fatta al Porto. Ah, no. Si tratta del Cagliari. Sospiro di sollievo. Sinceramente io preferirei che lo scudetto andasse ai Gobbi invece che agli Orrendi. Non accadrà. Mi sono già messa il cuore in pace. Calha giocherà dall’inizio. Già, ma in quali condizioni? Rebic in panchina. La domanda è la stessa. In quali condizioni? Io non stravedo per Romagnoli. Stasera, però, mi sarebbe piaciuto averlo a disposizione. Niente da fare. Pestone al piede a Verona e buona notte al secchio. Perchè capitano tutte a noi? Giocherà Gabbia, fuori da tre mesi. Meno male che c’è Tomori. Kjaer non ha recuperato bene dopo Manchester e si siederà in panca. Come si fa a non smoccolare? Bene, la regola delle almeno due defezioni prima di ogni gara è stata rispettata. Le leggi di Murphy a noi fanno un baffo. Caro Principe di Condé, la metti facile tu, perché non sei milanista. Einstein diceva: “ Sta’ lontano dalle persone negative. Hanno un problema per ogni soluzione.” La fai semplice, tu, Albert. A parte il fatto che con questi chiari di luna essere positivi può non risultare bello, è difficile professare ottimismo. Certo, l’ottima prestazione di Manchester ci ha portato una ventata di gioia. Ma qui perdiamo pezzi ad ogni partita. Come possiamo continuare a resistere di fronte ad una situazione del genere, che ci vede martoriati senza soluzione di continuità? Come? Quello che possiamo fare è restare vicini alla squadra. Ed io lo sono. Con tutta me stessa.

Sei stanco, Franck. Per forza. Tu sei il mio Presidente e il mio Capitano.

Speravo in un pareggio, che ci avrebbe tenuto il Napoli lontano. Della partita non voglio parlare. Dell’arbitro Pasqua neppure, manco fossimo a Natale. Il Presidente è stanco. E ne ha ben donde. Non gli rimprovero di certo il mancato intervento di interdizione nell’azione iniziata con la palla soffiata a Casti, poi conclusa con il gol. Donnarumma, per me lui non è più Gigio, ha giocato bene. Politano l’ha messa proprio nell’angolino, tirando con il piede che di solito gli serve solo per camminare. Stefano, ti prego. Lo so che sei sempre in emergenza. Vedi, però, di non farmi più giocare Casti. La sua presenza in campo mi immalinconisce. E’ un inno alla mediocrità. Paolo, ma cosa ci hai mai visto in Samu? Saele ha vent’anni. Può giocare partite ravvicinate. Alla mal parata, nessuno ti impedisce di cambiare modulo. E adesso? Siamo ripiombati nella lotta per il quarto posto. Più che le avversarie temo i nostri infortuni. L’obiettivo resta a portata di mano e dobbiamo raggiungerlo. In qualunque modo. Ma prima c’è da pensare al Manchester. Solskjaer conta di recuperare i suoi infortunati. Noi? Lasciamo perdere. Sarà una gara difficilissima. Non fasciamoci la testa, comunque, prima di essercela rotta. Cosa si è fatto Leao? Giovedì, almeno, ci sarà Rebic. Ma Domenica… Forza Milan! Certo, Mercoledì sera non dormiremo tranquilli come il Principe di Condè. Però dobbiamo reagire con tutte le forze che ci rimangono. E anche con quelle che non abbiamo. Contro la sfortuna, contro gli infortuni, contro i nostri errori nella gestione atletica e medica. Contro i nostri limiti, contro le decisioni arbitrali avverse. Io sono vicina come non mai alla squadra, martoriata da una continua, insostenibile emergenza. Vedi di farlo anche tu, Società, e di tutelarla, aprendo i denti. Non voglio più vedere furti come quelli subiti contro l’Arsenal e all’Old Trafford. A Firenze penseremo dopo. Avremo ben tre giorni a disposizione, per preparare la partita. Uno in meno l’ineffabile Lega Calcio non può proprio darcelo. Altrimenti l’avrebbe fatto. Meno male che abbiamo l’intera rosa a disposizione. Società, sveglia! E’ da una vita che ti chiedo di svegliarti, maledizione al secchio! D’accordo, non sei il Principe di Condè. Ma neanche la Cenerentola d’Italia e d’Europa. Forza Milan!

Chiara

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.