I girasoli

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Piccole gioie dall’Europa! Sono proprio le piccole cose a dare sapore alla vita. Come Van Gogh amo i girasoli. Sanno sempre da che parte voltarsi. Io li imito e mi giro verso il tre a zero e gli Ottavi in cassaforte. E vai! Si confermano gli auspici favorevoli arrivati da Torino. Il rigore sbagliato da Higuain, il grave errore del poco reattivo neo quarantenne, la rimonta del Tottenham sono un ottimo viatico sulla strada di Razgrad. Basta davvero poco per rendere colorata e gustosa una serata, iniziata amaramente in bianco e nero. Mi sa che il Comune, così generoso nel concedere ai Gobbi l’area per la costruzione dello stadio, intitolerà una piazza a Buffon: Piazza meglio la barriera. E’ squallido gioire per le disgrazie altrui? Sì. Quindi non si pensi che una persona dall’elevata tempra morale come me, una donna dall’etica decisamente superiore alla media abbia meschinamente goduto. No, non sono malignamente soddisfatta. Solo un Pochettino di sana, pudica, virtuosa libidine. Non considero, infatti, ancora archiviata la pratica qualificazione. Non vorrei che a Londra…. Ma siamo messi bene, dai. Forza Tottenham! Il Real ne fa tre in rimonta al Paris, con l’aiutino di Rocchi, un tipo che abbiamo ben imparato a conoscere a furia di ustioni ancora urticanti sulla nostra pelle. La Champions, purtroppo, non è roba per noi. Chi l’ha detto, però, che la piccola Europa non ha nessun fascino? Io no. Sento qualche pizzicorino, aspettando il Ludo. E’ il primo confronto a eliminazione diretta che affrontiamo dopo anni. Ci tengo. Provo emozioni. La cosa mi fa molto piacere. Fino a che sarò capace di emozionarmi, saprò che le delusioni non hanno vinto. Il Giannino mi ha ferito gravemente, ma non ammazzato. Sono ancora viva. Vivissima. Mi sento un girasole. So da che parte voltarmi. Il campionato è compromesso. Grazie, Vincenzo, per lo splendido lavoro che hai svolto. La Coppa Italia non dà sbocchi, prospettive allettanti. Il mio sole è l’Europa League. Oltre ad essere l’unica Coppa che non abbiamo in bacheca, regala la Champions. Mi vengono i brividi solo a pensarci. Il Ludo non può diventare la nuvola nera che oscura il mio sole. Non può, dai. Magari ce ne saranno altre più avanti, d’accordo. Ma intanto vediamo di superare questo scoglio. Come può uno scoglio arginare il mare? Battisti docet.

Però… Noi non siamo il mare. Anche se c’è una bella crescita rispetto alla pozzanghera che eravamo fino a un paio di mesi fa. Hai voglia di parlare di Bulgaria. In realtà il Ludo è una squadra quasi meno bulgara del Palermo che ha Chocev e del Genoa che ha Galabinov. Sono pressochè tutti stranieri. Molti brasiliani. Vanno presi con le pinze. Si sono qualificati in scioltezza nel loro girone. E qualche anno fa hanno eliminato la Lazio. Biglia ne sa qualcosa. Occhio a sottovalutarli, anche se sono reduci dalla lunga pausa invernale del loro campionato. So che Rino non lo farà. Mi aspetto la formazione titolare. Se riusciamo a vincere bene, il turnover lo faremo la settimana prossima a S. Siro. Sarri è un girasole che si volge verso lo scudetto. Lui sì che schiererà tante riserve con il Lipsia. Secondo me non vede l’ora di uscire. Con la rosa corta non vuole distrarre preziose energie dal suo obiettivo. Spero tanto che lo raggiunga. Leggo la splendida presentazione di Larry, cui chiederò lumi sul calcio tagico, e un po’ mi preoccupo. Solo un po’, però. La formazione non mi sorprende. Magari mi aspettavo Calabria a destra e RR a sinistra. Ma le prestazioni di Ricardo non mi autorizzano certo ad essere delusa. Devo mortificare la mia carnale pulsione verso le due punte. Una parola, per una affetta da una patologia tanto forte. Vi dirò che a me fa tutt’altro che schifo pure Kalinic…. Sono proprio grave, eh! Comunque esistono delle medicine efficaci. Si chiamano risultati. Sono un girasole che si volge verso di loro. Appurato a denti stretti il dogma della sola punta, il titolare, per meriti

El sègna semper lu

acquisiti sul campo, deve essere Cutrone. André, datti da fare. Un po’ di brio, ragazzo. Non mollare. Mi spiacerebbe tanto perderti. Intendiamoci, io provengo dalla dolorosa esperienza di 23 formazioni diverse in 23 partite. Apprezzo, quindi, una ben ritrovata continuità. Non vorrei, però, esagerare in senso opposto. Con tutti gli impegni ravvicinati che abbiamo, non possiamo sfruttare sempre gli stessi uomini, fino a farli esaurire. E un po’ di imprevedibilità negli schemi, magari con le due punte, non farebbe male. Ma bando alle ciance, che si comincia. Dai, Milan, fa’ un bel regalo di S. Valentino ai tuoi innamorati. Quello di San Pochettino non può bastare.

Abate si becca subito un giusto giallo, per aver steso un avversario che l’aveva saltato e stava entrando in area. Le loro ali sono velocissime. Gigio bene in uscita bassa. Su quelle alte, invece…. Giocano meglio loro, ma all’improvviso… Suso per Bona, che la dà dentro per Cutrone. Patrick scatta sulla sinistra dell’area e si trova di fronte al portiere. Il suo tiro viene deviato in corner. Nooo!!!!! I nostri angoli sono come al solito infruttiferi. Su uno di questi c’è un grande intervento in scivolata di Romagnoli, che blocca la velenosa ripartenza finalizzata da Lukoki, spazzando oltre la linea di fondo. Su un loro cross Gigio sbaglia l’uscita. Per fortuna l’attaccante si spaventa e non riesce a colpire di testa a botta sicura. Brrr!!!!! Altro corner che tiriamo sul primo palo, sul quale non c’è mai nessuno dei nostri. Bah! Calha dentro l’area per Jack, che disorienta il difensore con alcune finte e tira. Alto. Il primo tempo è agli sgoccioli. C’è un corner per noi. Figurati… Calha corto per Bona. Ancora Hakan. Cross! Testa di Cutrone. Gooooolllll!!!!!! Sìììììììì!!!!! Mica vero che Patrick forse ha segnato di spalla? Sorrido. Il duplice fischio fa da colonna sonora alla mia felicità.

Comunque sia, io non vorrei perderti

Siamo in vantaggio e questo è bene. Riguardo al gioco, non faccio troppo la difficile. Mi è piaciuto molto Romagnoli. Quanto è cresciuto questo ragazzo. Ottimo! Gigio, non stai facendo benissimo. Comunque sia, io non vorrei perderti. Vediamo la ripresa, dai. Si ricomincia! Filtrante centrale per Marcelinho in area. Il  “ Bulgaro” la tocca piano sul contrasto di Romagnoli. Nessun problema per Gigio. Ma che spavento. Vanno via benissimo sulla destra. Cross basso pericolosissimo. Spazza Abate. La riprendono loro. Dyacov esplode un destro micidiale. Traversa piena. Brrrrr!!!!!! Il Ludo gioca decisamente meglio. Non riusciamo né a ripartire né a tenere palla. RR sostituisce Abate. Lancio per Cutrone sulla sinistra dell’area. Un difensore lo spintona un po’. Rigore non clamoroso, che accolgo con piacere. RR sul dischetto! Goooolllll!!!!! Entrano prima Andrè Silva per Cutrone e poi Borini per Calha. Ora siamo in pieno controllo della partita. Bene! Kessie dentro dalla fascia destra. André tenta un improbabile colpo di tacco. La palla passa. Arriva Borini! Goooolllllll!!!!!! Sììììììì!!!!!!! Triplice fischio e qualificazione archiviata. E vai!

A dire il vero, la carenza di velocità, di incisività, di essenzialità nel nostro gioco mi dà fastidio. Abituata a uno che vedeva progressi in sconfitte subite senza colpo ferire, apprezzo la schiettezza di un mai banale Gattuso. Rino fa bene a mettere l’accento sui nostri difetti, sulla necessità di migliorare. In me si consolida la sensazione che stiamo diventando una squadra vera, capace di rinserrare le fila, di soffrire insieme. Non è poco. I progressi di Romagnoli mi stupiscono e mi rendono felice. Non cambierei i miei due centrali difensivi con nessun’ altra coppia. Aspetto con ansia la Samp. Vorrei tanto vincere. Non perché creda o speri nel quarto posto. Il fatto è che le vittorie portano fiducia ed entusiasmo. E l’entusiasmo è una componente necessaria, anche se non sufficiente, per ottenere successi. Ma la partita è difficile ed arriva tre giorni dopo la disagevole trasferta di Razgrad. Con la qualificazione in pugno potremo far riposare qualcuno Giovedì. Bene! Accetterò volentieri Montolivo in campo. E ho detto tutto. In attesa della Roma, siamo l’unica Italiana ad aver vinto in Europa. La cosa mi gusta assai. La Samp mi fa paura. I girasoli sanno sempre da che parte voltarsi. Anch’io. Europa League, ti voglio! Forza Milan!

Chiara

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Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.