Gnomi e dintorni

5863

Non lasciatevi ingannare dal titolo. Non sono in deriva pellegattiana. Non vedo gnomi, fate ed elfi. Si tratta di altro. Cosa? Bisogna leggere il pezzo, per saperlo. Due volte in vantaggio. Due volte raggiunti. L’Atalanta esce dalla crisi, ottenendo il suo pareggio in extremis. E noi? Ci arrotoliamo sui nostri rimpianti. Buon primo tempo. Ripresa in affanno. Non ho nessuna difficoltà a dire che Suso e Jack sono stati i migliori. E che il mio Calha ha giocato molto male. Si tratta della pura e semplice verità. Sarò matta, ma questo per me è un danno. E perché mai? Semplice . Si accresce la convinzione che i due siano indispensabili per noi. E così non usciremo mai dai nostri equivoci tattici, che, Pipita o non Pipita, ci costringono ad essere una squadra da Uefa League e non da Champions. E la Uefa League è, secondo me, la caratura massima del nostro allenatore. E’ la delusione per il risultato che mi fa parlare? Può darsi. Certo, avessimo vinto, sarei stata in uno stato d’animo diverso. La felicità di un momento aiuta a nascondere i problemi. Però… Questo 4-3-3 implacabile, immutabile fa sì che io mi avvicini alle partite senza entusiasmo. Sono un pendolo che oscilla tra la rabbia e l’avvilimento. Ogni avversario mi sembra difficile. Anche l’Atalanta, che pure è in crisi, provenendo dalle sconfitte con Cagliari e Spal. Io penso che i nostri ritmi sincopati, la nostra manovra lenta e farraginosa, la nostra fragilità fisica possano essere una panacea per la Dea. Viva l’ottimismo! La mia speranza? Higuain.

La vittoria degli Orrendi butta benzina sul fuoco della mia profonda insoddisfazione. Sono nervosa e inquieta. Leggere editoriali di opinionisti milanisti, che, per usare un eufemismo, non condivido, mi irrita profondamente. Che me ne frega della Juve e di Bonucci? Nulla. E devo sentire beatificare una mediocrità senza confini come Montolivo, che ritira ogni mese un sontuoso e immeritato stipendio grazie al Giannino, del quale è il simbolo? Grrrr!!!!! Passi per Donnarumma, ma leggere che Gattuso e Suso sono delle incomprese colonne del Milan mi fa venire l’orticaria. Mi devo calmare. Tanto, non ci posso fare nulla. Ogni opinione è lecita, per carità. E ogni testa è un piccolo mondo, diceva mia nonna. Già, però ci sono mondi e mondi. Penso che la brutta serata del Sabato non sarà niente rispetto a quella nefasta della Domenica. La vittoria del Napoli mi lascia indifferente. Come la sconfitta della Roma. Ho brutte sensazioni per la nostra partita. L’attesa della formazione ufficiale non mi suscita nessun tipo di curiosità. Stesso modulo, stessi uomini. Cutrone non ce la fa ad andare in panca. La cosa non mi stupisce. Da lustri nutro seri dubbi sulle capacità del nostro staff medico. E pure su quello atletico. Caldara indisponibile per un affaticamento muscolare, dicono. Alla schiena, leggo. Mi sembra una barzelletta. Bah! Vedi , Rino, cosa succede a far giocare troppo Mattia? Comunque non sarebbe stato titolare. Mi preparo a vedere la partita con la voglia di chi va ad assistere stancamente a un rito, al quale non riesce a sottrarsi. E me la prendo con me stessa. A torto o a ragione, chi di dovere non la pensa come te. E magari loro ne capiscono di più. Gattuso resterà il nostro allenatore. Vedrai sempre mille passaggi al portiere e un’azione che comincia dal bassissimo, senza avere gente capace di ripartire e far male in velocità. Il 4-3-3 privo di ali è il modulo tuo e ti dice, facendo gli sberleffi: “ Non avrai altri moduli all’infuori di me!” Meno male che mi ha tirato su la Primavera, prendendo il settimo gol. Si fosse limitata a sei, avrebbero potuto canzonarci, dicendo che abbiamo giocato a tennis. Stacca , no, cretina! Non ci puoi fare niente. Solo mangiarti il fegato. La Champions è una chimera. Questo sarà l’ennesimo anno di transizione, da cui ripartiremo con tre uniche certezze: Gattuso, Suso e Bonaventura.

Aiutami tu a capire la nostra filosofia di gioco

Ce poi Jack è quello che mi piace di più dei tre. Almeno lui ha la capacità di inserirsi in avanti. Peccato non dia consistenza al centrocampo né in fase di interdizione né in quella di ripartenza. Fossi uno gnomo, non andrei sulla spiaggia. Loro non lo fanno mai, perché, se gli girano le palle, gli va la sabbia negli occhi. Per precauzione non ci vado neanch’io. Si sa mai… Ci tengo ai miei occhi. Mi permettono di vedere le splendide prestazioni del Milan. Ha ragione chi dice che ora abbiamo un’identità. Il problema è che questa identità mi repelle. Io vorrei un gioco verticale. Come non detto. Noi dobbiamo passare la palla all’indietro, per dare coraggio agli avversari. Loro ci pressano alti senza paura. Tanto sanno che non sappiamo ripartire. Quindi, anche nel caso in cui non riescano a rubarci palle pericolose, hanno tutto il tempo di retrocedere e piazzarsi comodamente in difesa, aspettando che noi arriviamo. Cappero, che filosofia di gioco intelligente abbiamo. Rimugino sulle mie profonde insoddisfazioni. Andare a recuperare palla alta non si può. Qualche timido tentativo di pressing isolato sul portatore è di scarsa efficacia, perché bisognerebbe marcare anche chi è in condizione di ricevere il disimpegno. Qualche rara volta l’operazione ci è riuscita. Come nel caso di Kessie, che ha portato al gol di Higuain a Cagliari. Ma la strategia è un’altra. Dobbiamo abbassarci e interporci sulle linee di passaggio. Bah! Io non riesco proprio a capire la nostra filosofia di gioco. Ci riesci tu, Platone, che sei più intelligente?

Comunque sia, mi metto davanti alla Tv. Sono frustrata e avvilita. Stiamo un po’ a vedere, dai. Mi si può biasimare se non ho una gran voglia di fare la cronaca della partita? Bellissimo il gol di Higuain sul cross di Suso. Jack la mette dentro di testa sul cross di Calabria che finalizza una bella azione alla mano. Mannaggia, c’è fuorigioco. Mi inquieto, vedendo la solita pletora di passaggi all’indietro. Il cuore mi si ferma su quel colpo di testa di Pasalic, che la appoggia fuori da mezzo metro. Sobbalzo sul palo di Jack. Higuain mette Kessie davanti al portiere! Lo scavetto di Frank sfila oltre il secondo palo. Noooo!!!! Il nostro buon primo tempo si chiude con un solo gol di vantaggio. Io temo la ripresa. Infatti….Loro ricominciano con Duvan e Rigoni. Brrr!!!! Zapata si libera in area e spara in porta. Respinge Gigio. Ora ci credono e ci schiacciano, senza che noi riusciamo a ripartire. Calha si fa bruciare da Toloi in anticipo da dietro e loro ripartono velocemente. Gol del Papu, che si butta sulla palla in contemporanea a Calabria. Forse è autogol. Non mi interessa approfondire la cosa. Eccoci qua. E adesso vanno a vincere, visto che ci sovrastano fisicamente. Invece… Suso se ne va e la lancia dentro radente di destro. Sul primo palo irrompe Jack che insacca! Riprendo un po’ di colore. Suso la mette a giro sul dischetto. Scontro tra Higuain e Gollini. Gonzalo rimane a terra. Tremo. Si rialza dopo un po’. Sospiro di sollievo. Abate sostituisce Calabria. Mi faccio il segno della croce. Calha la mette fuori sul secondo palo, su bel cross di Suso. Oggi non ne azzecchi una, Hakan. Castagne pesca Gosens che controlla indisturbato e tira fuori da ottima posizione. Ci facciamo comprimere e lasciamo pure uomini liberi. Bah! Ogni loro calcio piazzato ci crea problemi. Io ho paura. Baka sostituisce un ottimo Jack. Loro inseriscono anche Ilicic. La mia paura diventa terrore. Gigio blocca un tiro su sviluppi da corner. E’ possibile che su ogni calcio d’angolo siano pericolosi? Tutto quel che accade rientra nell’ambito del possibile. Castillejo entra al posto di uno spento Calha. Stavolta ho poco da dire. Tranne una cosa. Avrei sostituito prima Hkan e non Jack. E, in ogni caso, in questo finale infuocato avrei messo Laxalt, che ha più garra di Samu. Baka imbuca bene per Higuain! Esterno della rete. Angolo per loro. Gigio buca l’uscita. Terrore nella nostra area. Succede di tutto. Alla fine RR salva sulla linea un tiro a colpo sicuro. Vanifichiamo un contropiede. Baka sceglie l’opzione Suso sulla destra, invece di darla al più libero Gonzalo dall’altra parte. Altro angolo per loro. Il libero Duvan, solo a due passi dalla porta, spara da pochi passi. Miracolo di Gigio! La palla va al liberissimo Rigoni che insacca. C’è fuorigioco? No. Durante il recupero gli Orrendi hanno segnato e noi abbiamo subito il gol. Se la Matematica non è un’opinione, ballano quattro punti di differenza.

Mi hai deluso, Hakan. Io, però, credo ancora in te

Brutto Sabato e bruttissima Domenica. Questo il sunto del mio weekend del cappero. Higuain è un campione. Ma non basta. Mi ha fatto tenerezza quando, a partita iniziata da poco, è andato in pressing alto, invocando l’aiuto dei compagni. Gonzalo, sei sprecato da noi. E, a proposito di consapevolezza, penso che tu, purtroppo, l’abbia capito. Suso e Jack hanno giocato bene. Non è bastato. Calha è stato una delusione. La mentalità , caro Leo, la si può dare in due modi. O acquistando dei campioni o mettendo un grande allenatore, che aiuti a costruire un progetto di squadra efficace e disciplini tatticamente giocatori esuberanti. Che non schieri troppe mezze punte. Se siamo troppo leggeri, avremo sempre difficoltà contro avversari magari meno tecnici ma più tosti. Non vorrei più vedere tutti quegli irritanti passaggi al portiere. Io desidero un gioco verticale. L’Empoli non ha fini dicitori. Però gioca un calcio veloce ed aggressivo. Anche i Toscani ci presseranno alti. Rischiamo grosso al Castellani, con la solita impostazione di gioco. Vedete voi, Paolo e Leo. E’ stucchevole parlare della mancanza di consapevolezza nei propri mezzi di una squadra schierata male e impregnata da una filosofia di gioco sbagliata. Troppe le mezze punte impiegate. Vanno fatte delle scelte. Non si può soffrire l’indicibile tutte le volte che gli avversari tirano un corner. Vanno fatti degli allenamenti specifici. Per raggiungere la Champions, ci mancano una terza punta, una mezz’ala sinistra e un allenatore. Sarò matta, ma a me piacerebbe Inglese. So bene che è impossibile puntare ai campioni. Il 4-3-3 si potrebbe fare con uno come Gervinho, che, con la sua velocità, spacca le partite. Vedete come gestiamo noi le ripartenze? Per il resto, cari Paolo e Leo, fate pure tutti i discorsi che volete. Per me risultano solo irritanti. Cercate di agire con buon senso. Fatelo per gli gnomi rossoneri. E’ crudele costringerli a disertare le spiagge vita natural durante. Forza Milan!

Chiara

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.