Filippi? No, grazie.

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Inutile girarci intorno, ragazzi. Che brutto Milan. La delusione è grande. Tre pappine, e potevano essere di più, fanno male. Malissimo. Però non buttano alle ortiche una magia. Non interrompono un’emozione. Tutti si chiedevano: “ Cosa accadrà alla prima sconfitta?” Lo vedremo subito contro il Verona. Complimenti al Lille, che è davvero una bella squadra. Ma che partita ha fatto Renato Sanches? Sembrava scomparso dai radar e, invece, la sua prestazione è stata sontuosa. Comunque la qualificazione non è compromessa. Tutt’altro. Lo Sparta ci ha fatto un grosso piacere, battendo il Celtic. E anche il primo posto nel girone è ancora possibile. Certo, bisognerà presentarsi in terra di Francia con un piglio diverso. Ma adesso occorre concentrarsi solo sul Verona. Vinciamo Domenica sera e scacciamo paure, paturnie, insicurezze. Mi viene in mente lo spettro che disse a Bruto: “ Ci rivedremo a Filippi!” Sinceramente, comunque, non vedo all’orizzonte per noi una devastante Filippi. Archiviamo questa disastrosa partita e guardiamo avanti.

Ho voglia di Hauge!

Ma ora torno indietro al mio pre. Mi rallegra la sconfitta degli Orrendi con un Real tutt’altro che irresistibile. So, però, che a loro baserà pareggiare in casa con gli Spagnoli e vincere le altre due, per passare il turno. L’impresa, purtroppo, non mi sembra ardua. Mi spiace per la batosta buscata dall’Atalanta contro un grande Liverpool. Buono il pareggio esterno della Lazio. Scontata la larga vittoria dei Gobbi contro un Ferencvaros imbarazzante. Inutile dire che il mio vero interesse è concentrato solo sul Milan. E, nonostante ci tenga a far bene contro il pericoloso Lille, il mio pensiero va al Verona. Tra le due partite ritengo più importante quella contro gli Scaligeri. Quindi approvo l’idea del turnover. A Udine si è visto che paghiamo dazio alla stanchezza. Io ho una gran voglia di vedere Hauge. L’unico appunto che faccio a Pioli riguarda la scelta, per me incomprensibile, di schierare Krunic a sinistra. Mi fa innervosire la faccenda di mettere giocatori fuori ruolo, dopo averla subita per lunghi anni. Se vuoi provare a gratificare Rade , facendolo sentire parte importante del progetto, lo devi collocare in mezzo, Stefano. Lui non è un esterno. Proprio lì a sinistra abbiamo un sacco di alternative. E tu mi piazzi Krunic? Bah! Comunque aspetto la partita con una certa voglia. Avrei una montagna di cosa da fare. Ma io me ne frego, perché preferisco il mare. Non mi lascio neppure sfiorare dalla vittorie di Roma e Napoli. Scaccio un fastidioso pensiero. L’ultima sconfitta è capitata il giorno precedente al primo lockdown… Occhio, che quelli sono forti, eh! Poi mi metto davanti alla Tv.

Sveglia, Alessio!

Sono da biasimare, se non mi va di fare la cronaca della partita? Poche storie. Abbiamo giocato davvero male. Se mi metto a valutare le prestazioni individuali, non se ne salva uno. Forse Kjaer, anche se pure Simon ha avuto delle brutte sbavature nel finale. Sicuramente Benna, che è entrato bene. Il rigore è stato un regalo dell’arbitro, d’accordo. Però Romagnoli è recidivo nell’infilarsi, con un’ingenuità disarmante, in situazioni che danno agli arbitri la possibilità di fischiarci contro. Scusa, Alessio,  per te l’esperienza è quella cosa che ti permette di riconoscere un errore ogni volta che lo commetti di nuovo? E’ inutile soffermarsi sulle prove dei singoli, quando sono tutte negative. Anche Gigio, con il suo errore, ha tarpato le ali al nostro fiacco tentativo di rimonta. Ma Gigio resta un grandissimo portiere. Un fuoriclasse con il quale vorrei condividere il nostro futuro. Già, il futuro. Quello prossimo si chiama Verona. Smaltiamo subito la delusione, ragionando sul fatto che, fortunatamente, il brutto passo falso è largamente rimediabile. Certo, c’è un po’ di preoccupazione per la nostra tenuta fisica e psicologica. Sta alla squadra superare questo momento difficile, non certo drammatico, con l’aiuto di Ibra e dell’allenatore. Noi tifosi le siamo vicini più che mai. Palpitiamo, soffriamo con lei. E con lei vogliamo gioire. La necessità di integrare la rosa non è mai stata in discussione. Anche se le vittorie, e ce ne sono state tante di belle, sono un ottimo balsamo che mette in secondo piano i problemi. L’obiettivo è arrivare a Gennaio con la qualificazione Uefa in tasca ed una buona posizione in classifica. Con la speranza che la Società sia stimolata ad intervenire sul Mercato. Non vedo la cosa come impossibile, al di là dell’amarezza per la brutta scoppola rimediata ieri. No, Filippi non è dietro l’angolo. Gufi e cornacchie, non ci rivedremo a Filippi. Lille, ieri sera ci hai surclassato, d’accordo, approfittando pure di alcuni episodi favorevoli. Ma la storia non finisce qui. Noi siamo vivi e te lo dimostreremo nel tuo stadio.

Lo schiaffone è stato forte. Il colpo, però, non è di quelli mortali. Io sono tornata combattiva. Speriamo sia così anche per la squadra. Incrociamo le dita, pensando a Domenica. Facciamo sentire ai nostri ragazzi l’affetto che proviamo per loro. Rialziamoci in fretta. Nulla è compromesso. Cerchiamo di capire cosa non è andato e di porre rimedio. Stare in testa alla classifica mi piace un sacco. Non sono disposta a rinunciare in fretta a questo privilegio. Ieri sera siamo stati troppo brutti per essere veri. Serata stortissima e nerissima. Filippi è lontana. Conosciamo i nostri limiti e la nostra forza. Il piacere più grosso nella vita è fare ciò che la gente dice che non puoi fare. Metticela tutta per gustarti questo piacere, Milan. Confezionaci un regalo Domenica. Il Verona è un avversario scorbutico e pericoloso. Sarà dura. Lo sappiamo. Ma una vittoria scaccia pensieri è alla nostra portata. Andiamo ad acchiapparla. Sono già in fibrillazione! Spero di arrivare viva alla partita. Forza Milan!

Chiara

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.