Eppur si muove…

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Quattro squilli e due rintocchi nel nostro esordio in campionato. E un S. Siro splendido. Ribollente di passione e d’amore per la sua squadra. Mi sono commossa nel rivedere quella ola, che accompagnava le cavalcate del grande Milan in tempi ormai remoti. Abbiamo giocato una partita discreta, punteggiata da qualche sbavatura. Ho borbottato per Brahim titolare. Un brontolio sommesso, però, senza escandescenze, perchè Pioli si è faticosamente conquistato il mio rispetto. E il piccolo diavolo ha giocato bene, segnando anche un gol, come non accadeva da una vita. Resta, comunque, il fatto che io muoio dalla voglia di vedere in campo in primis Deka. E anche Adli. Certo, la serata è stata un po’ rovinata dal gol in extremis di Dumfries. Ma, insomma… Pazienza, dai. Loro, purtroppo, a differenza nostra nostra sono pericolosi sui corner. Francamente mi aspettavo che sommergessero un Lecce privo di centrali difensivi di ruolo. Ma, arrivati a 10 secondi dalla fine, mi ero un pochino illusa. Capitolo chiuso. Pensiamo a noi.

Chiunque di noi abbia visto una stella cadente nella notte di S. Lorenzo, ha espresso, credo, un desiderio. Quel desiderio. Già, S. Lorenzo. S. Lorenzo, io lo so perché tanto di stelle per l’aria tranquilla arde e cade, perché sì gran pianto nel concavo cielo sfavilla. Quanto è bella X Agosto. E’ una delle mie poesie preferite. Chiusa la parentesi pascoliana, torno al mio pre. Eppur si muove. No, non sto parlando della Terra, caro Galileo. Mi riferisco al nostro Mercato. L’acquisto di Deka, anche se per me troppo faticoso, calma i miei bollenti spiriti. Quanto mi piace questo ragazzo. Potevo vedermelo un quarto d’ora scarso a Vicenza. Mica vero che pochi minuti dopo il suo ingresso salta il segnale? Impreco contro Sportitalia. Faccio appena in tempo a gustarmi quell’azione sulla linea di fondo e ad illuminarmi di immenso. Arriverà il centrocampista che sostituisce Kessie? E il centrale di difesa? Bah! Si ha un bel dire che nessuno può conoscere il nostro budget. Gli stenti del Mercato fanno capire quanto sia risicato. Ed è impossibile cercare di indurmi, pur con ragionamenti che hanno un certo senso, ad amare Elliott. Gerry, poi, dov’è? E i calciatori “italiani” per la lista? Il Mercato gobbo non mi convince, Bremer a parte. A me sembra che facciano collezione di figurine. Che non ci sia un chiaro progetto sotto. D’accordo, cercano gente matura per vincere subito. Ma un Pogba spesso rotto e deludente negli ultimi anni non mi sembra un gran colpo. Come un Di Maria, eccelso campione, per carità, che li usa come tram per arrivare al Mondiale. Una volta tornato, alla sua età, sarà senza energie. Il loro parco terzini mi sembra molto debole. Bonucci è in netta fase calante. E il centrocampo…. Basterà Paredes? Se lo United prende Rabiot e paga pure il cartellino oltre a un robusto ingaggio e alle commissioni, merita di rimanere nelle retrovie del campionato inglese. Alla faccia dell’enorme budget che spreca. Gatti e Rugani sono al momento le alternative dietro. La Roma davanti è fortissima. In difesa, però…. Gli avversari veri per me sono gli Orrendi. Si dice che debbano cedere un big. Di cessioni qui non se ne vedono…Non mi scompongo per le voci sulle difficoltà del Barça nel tesserare Kessie. So che, in qualche modo, ce la faranno. E, nella remota ipotesi, avrei solo paura che andasse dai Gobbi. Certo che, se i parrucconi dell’Uefa non dicono niente a loro e fanno le pulci a noi, io vado fuori di testa.

Mi hai reso felice, Fik!

Io credo che noi siamo una squadra forte. Ma abbiamo bisogno di un aiuto della proprietà per salire di un altro gradino. E poi mi spaventa il rinnovo di Leao. Pure quello di Benna. Non sono inquietissima. Oltre all’effetto Deka, ho negli occhi il bel gioco, fluido e verticale della squadra. D’accordo, sono solo amichevoli e il Vicenza gioca in serie C. Però… Dicevo, non sono inquietissima. Magari “inquietina”. Voglio ancora un paio di giocatori dal Mercato. Li avrei voluti prima. Rimango, comunque, in attesa. D’accordo, non sono soddisfattissima. Eppur si muove…. Con l’avvicinarsi della partita si muove dentro di me un insieme di impulsi, pizzicorini che diventano frenesie. Insomma, ho una voglia matta di Milan! Gioca Brahim e non Deka? Male. Ma pazienza. Già, pazienza. Quella parola che raramente trova albergo nel mio animo tumultuoso. Quella parola che io non amo. Perchè dovrei essere paziente? Mica sono ammalata. Ecco, quella parola lì in qualche modo trova spazio dentro me e fa sì che io non imprechi per Brahim titolare. Accetto la cosa con ammirevole pacatezza. Con signorile distinzione. Sono fiera di me. Inutile dire che non ho preso bene l’infortunio di Tonali. Siamo alle solite…. Poi la speranza di averlo con l’Atalanta, il rientro in gruppo di Origi mi calmano. Giroud? Be’, io, pur con tutto il bene che gli voglio, preferisco Rebic. A me Ante piace un sacco. Conto molto su di lui. La stagione scorsa? Dai, resterà un brutto ricordo spazzato via da quel che di buono farà quest’anno. Mi elettrizza il prolungamento di Tomori. Sono troppo felice! Eppur si muove anche il treno dei rinnovi. Speriamo bene.

Ho ritrovato il mio Ante!

Tra i pensieri che si affollano e si rincorrono nella mia mente ce n’è uno strano. Io devo avere una solubilità davvero bassa. Che significa? La solubilità è la concentrazione della soluzione satura. Se aggiungiamo al solvente altro soluto , andando oltre  la solubilità, questo non si scioglie, ma precipita sul fondo. Ecco, io, avendo una scarsa solubilità, faccio presto a saturarmi. E il precipitato mi fa girare di tutto. Sia come sia, satura o non satura, sono carica per il nostro debutto. Non sto più nella pelle. La doccia fredda del gol immediato del solito Becao non mi deprime più di tanto. Diamine, c’è ancora tutta la partita da giocare. Poi il rigore di Theo e il graffio di Rebic sullo splendido cross di Calabria. Credo che la pratica sia archiviata. Mi sbaglio. Rimango malissimo sulla zuccata di Masina. Confido nella ripresa. E i sigilli di Brahim e Ante mi tolgono ogni pensiero. Mi gusto il debutto, pur se tardivo, di Deka. Questo ragazzo ha dei numeri. Me ne sono già innamorata. Pazzamente. Peccato per il gol annullato. Ma ne farà parecchi di buoni. Mi piace che entri Origi. Ripongo una grande fiducia in Divock. Non capisco perché, come a Vicenza, non siano stati concessi minuti ad Adli. Io comincio a preoccuparmi un po’. Comunque canto insieme a S. Siro. E quella ola…. Mamma mia, che emozione. Brividi a fior di pelle.

Dovevamo fare tre punti. Missione compiuta. L’Udinese è storicamente ostica per noi. Più del Sassuolo, con il quale, oltre ad amare sconfitte, abbiamo ottenuto anche belle vittorie. Senza contare l’ultima, fondamentale ed entusiasmante. Mi è piaciuto un sacco Kalulu. Ma quanto è forte Pierre? Molto buona la prestazione di Isma. Urgono gli aggiornamenti dei contratti. Quando rubiamo palla e partiamo in velocità, facciamo paura. Da correggere le amnesie difensive. E il nostro approccio ai corner sia a favore che contro. Leao un po’ sotto tono. E’ proprio nei momenti di magra che bisogna spingere per ottenere il prolungamento del contratto. Grande Ante! Bene Calabria. Quelli dell’Udinese fanno fuoco e fiamme per il rigore fischiato su di lui? D’accordo, il fallo è avvenuto dopo che Davide aveva sbucciato quell’invitante palla. E quindi si può discutere, anche se, a termini di regolamento, la decisione è dovuta e ineccepibile. E’ indiscutibile, invece, il fatto che Udogie aveva segnato di mano. Ma lì sei stato zitto, Marino, eh! Va’ a da’ via i ciapp, sepolcro imbiancato! Adesso testa all’Atalanta corsara a Genova. Spero che Sandro possa recuperare dal suo acciacco. Non parlo di Mercato.  Ma ci penso. E come! Spero di poter dire ancora: “ Eppur si muove”. Voglio vincere a Bergamo! Forza Milan!

Chiara

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.