Condor e merle

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Eh, be’, quando i giorni del Condor si sovrappongono a quelli della Merla, possono succedere cose davvero incredibili . Cose che gli umani non hanno mai visto. Può accadere che il Milan vinca con il Napoli, passando il turno in Coppa Italia. E che una torni ad emozionarsi e commuoversi dopo una vita per un calciatore. Krzysztofffffff!!!!!!!!!!! Dov’eri, Krzysztof? Perchè non sei venuto prima? Hai visto che ho imparato il tuo nome? E’ bellissimo. Proprio come te. Mamma mia, che centravanti ho visto ieri sera! Mamma mia, mamma mia, mamma mia! Nessuno ha mai messo così in difficoltà un grandissimo difensore come Koulibaly. Mai! Kris mi ha regalato brividi a fior di pelle. E un inebriante senso di precarietà vertiginosa mi ha fatto volare nel cielo meraviglioso dei sogni. Ci sono ore e giorni che scorrono lenti, limacciosi, insignificanti. Poi, all’improvviso, qualcuno ti regala attimi di gioia immensa. Inarrestabile. Infinita. Ti scatena tempeste emotive che ridanno vita a una zolla arida e bruciata. Che incendiano il freezer in cui giacevano mestamente passioni rattrappite. Grazie, Kris. I tuoi due splendidi gol mi hanno mandato in orbita, aprendo lo Stargate della felicità. Ti volevo e non lo sapevo. Ero arrabbiatissima per la faccenda Higuain. Ma ora chi si ricorda più del Pipita? La faccia di bronzo non mi manca. Ne ho in dotazione una quantità industriale. Perciò, Leo, ti perdono per avermi costretto ad usare nei tuoi confronti parole non bellissime, che mi hanno fatto derogare dalla mia naturale finezza. Non chiedermi scusa. Non ce n’è bisogno.

Non so cosa dirti, Kris- L’emozione non ha voce.

Il Condor distratto pestava regolarmente una merla. Merle alla Essien o alla Destro, per esempio. Tu, invece, Leo, hai scovato una perla. Una gemma preziosa. Anzi, due. Da un po’ sono innamorata anche di Baka. Fantastica la sua prestazione. Tiémoué è un Desailly dotato di maggior tecnica. Bisogna assolutamente riscattarlo. Senza se e senza ma. Insomma, ho paura a dirlo, ma fatico a stare nella pelle. Il mondo mi sembra più bello, ecco. So che devo stare calma. Che non mi devo illudere. Ma vallo a spiegare al mio cuore. Eppure non è che il mio pre sia scintillante. La formazione mi incupisce non tanto per una questione di uomini. E’ il modulo che non mi piace. Siamo sempre lì. E la terza punta, che per me non deve essere necessariamente un esterno sinistro, non arriva. “ Devi rassegnarti, Chiara”, mi dico. Lo so. Non è che sia totalmente priva di logica. Ma la logica ti porta da A a B. L’immaginazione ti porta dappertutto. E’ Einstein che parla. Non una baluba come me. E ancora. Non si può risolvere un problema con la stessa mentalità che l’ha generato. E‘ sempre ad Albert che mi riferisco. Ecco , la nostra tipologia di gioco, con le “ ripartenze” dal basso senza avere dei contropiedisti, con dei centrocampisti o delle mezze punte spacciate per ali, con il centravanti che mi fa tenerezza nella sua solitudine, mortifica la mia immaginazione. Mi impedisce di sognare. E rassegnarmi mi risulta difficile. Difficilissimo. Riconosco a Gattuso la bravura di mantenere il timone diritto nella tempesta delle nostre continue emergenze. Pochi avrebbero saputo farlo, con una nave societaria in balia delle onde. Ma , se si vuole costruire una squadra competitiva, che sappia giocare a calcio, per me c’è bisogno d’altro. Passiamo oltre. Tanto sono sempre le stesse cose che non portano a niente. Avrei bisogno di una scossa emotiva, che mi desse una botta di vita.

Tu mi piaci un sacco.

Oggi è il primo giorno della merla. Speriamo di non pestarne una stasera. Conti ancora in panchina. Risentimento muscolare aveva detto Rino . Può essere, purtroppo. Scaccio il sospetto che lui sia restio a schierarlo, perché troppo offensivo come terzino. Casti a destra e Borini a sinistra. Mi raccomando i piedi invertiti, eh! Non si può mai fare diversamente. Paradossalmente i due sono più esterni di ruolo rispetto ai titolari. Gioca Laxalt. Bene. RR prima per me era solo l’acronimo della Relatività Ristretta, con la quale Ricardo non ha niente da spartire, vista la sua velocità ridottissima. Ok, dai. Smettila, brontolona. Pentitevi, miscredenti tifosi rossoneri, che volete cedere Gigio per pochi milioni. La Juve ne ha presi 20 per Audero. Mi sono spiegata? 20 è la loro tariffa fissa. Come per Mandragora. Esordio dall’inizio per Piatek. Bene. Il ragazzo mi intriga. E’ il contesto in cui gioca a preoccuparmi. Mi stuzzica anche Paquetà. Baka ora per me è una certezza. Spero che Kessie migliori le sue scialbe prestazioni. Resto convinta del fatto che Franck possa dare molto di più. Deulofeu? Mi piacerebbe, perché io ho fame e sete di velocità. Non certo a 30 milioni, però. Se lo tengano pure. Ci sarà qualcosa di interessante e meno caro in giro. L’esonero di Inzaghi mi lascia indifferente. Secondo me, Pippo non è un allenatore. Miha, invece, sì. Chissà che il suo esordio a S. Siro… Figuriamoci. Adesso pretendi troppo. Pensa al Napoli, che ora incombe, e poi alla Roma.

Vado a giocare alle bocce e vinco. Prendo la cosa come un buon presagio. A dire il vero, io sono tutt’altro che un drago. Ho l’animus della bocciatrice. Però ne sbaglio troppe. La boccia è troppo grande per le mie mani. Non la domino nello sforzo della bocciata. Non c’è niente da fare. Volente o nolente, devo cercare di convertirmi a puntista. Lo sto facendo un po’ controvoglia con risultati discreti. Peccato che a volte commetta errori mostruosi. Delle vere e proprie corazzate Potemkin. La faccenda del mio tentativo di riciclo mi ricorda quella dell’attaccante scarso che retrocede la sua posizione. Vinco pure a briscola in 5. Qui sono decisamente più brava. Vuoi vedere che stasera faccio tris? Poi la partita. I miei occhi, il mio cuore, la mia mente sono pieni di Piatek. Che due gol ha fatto! Il secondo è fantastico. Ma anche il primo è bellissimo. Forza, velocità, tiro. Regge l’attacco da solo. Mi è piaciuto pure moltissimo quel destro al volo finito a lato, in cui si è coordinato in un attimo sull’appoggio ravvicinato a mezz’altezza di Kessie. Mi sono follemente innamorata di questo ragazzo. Mi ha letteralmente folgorato. Higuain? Chi è costui? Certo che non conosco proprio la vergogna. Non me ne potrebbe fregare di meno. A nulla vale la mia parte razionale che mi vieta di fare prematuri voli pindarici. Io ho bisogno di sognare. Un bisogno primario, assoluto, fisiologico.

Kris ha fatto un altro miracolo. Insomma, ho guardato, seppur per poco, un’intervista a Gattuso senza provare quel robusto senso di fastidio. Lo stesso che mi assale, pensando che non prenderemo la punta. I giorni della merla travestita da condor stanno passando. Lo so , ragazzi, che quasi tutti detestate Calha. E qualche ragione ve la concedo. Non sono proprio tutta scema. Vedo che sta giocando male. Zuccona o non zuccona, però, credo che Hakan abbia le doti per fare molto meglio. Non da ala sinistra, certo. Un bel centrocampo con lui, Baka, Paquetà e Kessie ad innescare il Pistolero, supportato da una seconda punta. Ecco il mio sogno. E Biglia, una volta recuperato, potrà dare una buona mano nelle rotazioni. Dite che ho fumato qualcosa di strano? No. Solo Merit. Lo giuro. Condor e merle di tutto il mondo, unitevi. Domenica andiamo a Roma. Ora il quarto posto mi pare un po’ meno utopistico di ieri. Ma resta difficilissimo. Non me lo nascondo. Oggi, però, il mondo mi sembra bellissimo. Miha, se vuoi salvare il Bologna, devi far punti da subito, eh! Grazie, Kris! Forza Milan!

Chiara

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.