Bonjour tristesse

7111

Bonjour tristesse. Che malinconia, ragazzi. Un nodo già mi stringeva la gola nel pre. Ora si è fatto più stretto. Mi ero innervosita, sentendo parlare del 4-3-3 con Cutrone all’ala. Patrick non ha né il passo né la tecnica per ricoprire quel ruolo. Accentrare Hakan e schierare Josè Mauri con Baka e Franck ai lati pare brutto e obsoleto, eh! Bah. Che ne è del nostro Milan? Sembra che Calha e Higuain abbiano la spina staccata. E l’elettroencefalogramma della squadra è piatto. Niente di nuovo, del resto, rispetto alle recenti prestazioni. Non segniamo da quattro (!!??) partite e il nostro gioco ruminato non ha mai i crismi della pericolosità. Se ci mettiamo qualche banale errore su palle da spingere in rete senza troppe difficoltà, il quadro è completo. Un quadro da urlo di Munch. Non prendo minimamente in considerazione l’assenza dello spento Suso decembrino. Solo Donnarumma e Baka sono stati bravi. A Gigio dobbiamo il fatto di non aver perso. Baka non è certo responsabile della mancata vittoria. Credo che esprimiamo il gioco più brutto dell’intera serie A. Non so se Gattuso sia il peggior allenatore del campionato. L’esonero di Pippo mi toglierebbe ogni dubbio.

Bonjour tristesse. Al di là delle diverse opinioni, tutti siamo smarriti, frastornati. Affranti dalla nostra pochezza. E tutti pensiamo che ci siano limiti nella rosa e nell’allenatore. Diverso, invece, è il peso che diamo alle due cose. Io ritengo che con un allenatore capace avremmo una parvenza di gioco e una concreta possibilità di raggiungere l’obiettivo massimo a cui possiamo ambire: il quarto posto. Mi rifiuto di credere che Calha, Higuain, Kessie siano delle pippe invereconde. A torto o a ragione, penso che questa squadra in mano a Conte avrebbe un altro impatto sulle partite. Guardando di malavoglia gli altri, osservo come facciano a segnare. La casistica è ampia e naturale. Azioni veloci sulle ali, con sovrapposizioni, e cross al centro prima che le difese abbiano il tempo di sistemarsi a loro piacimento. Pressing, recupero alto della palla e ricerca immediata della porta, senza fronzoli e retropassaggi. Gestione efficace dei calci da fermo. Smistamento rapido della palla, imbucate, uno due. Strappi, accelerazioni. Vedo giocatori bravi o meno bravi, messi nei posti giusti, che sanno cosa fare. Da noi non accade niente di tutto questo. Niente! La ricerca di corretti tempi e spazi di gioco ci è sconosciuta. Colpa dei nostri interpreti asfittici e scadenti? E’ impossibile cavar sangue dalle rape? Non può essere così. Non abbiamo gente che sappia saltare l’uomo? Va bene. Allora cerchiamo di entrare nelle difese avversarie con scambi verticali. Non abbiamo ali? E allora perché incaponirsi con il 4-3-3.? Non è possibile costruire niente di sensato con questa rosa mal assortita? Non ci credo! Quegli esseri smarriti, che vagano lenti, senza idee e senza costrutto per il campo, sono degli inetti negati per il calcio? Non ci credo! Per carità , difetti nei singoli e nella carenza di complementarietà paiono evidenti. Ma manca un canovaccio tattico plausibile sul quale lavorare. Regna l’approssimazione. Questo crea sfiducia, frustrazione e prestazioni imbarazzanti. E io mi rivedo nell’Urlo di Munch.

Sveglia, ragazzi.

Bonjour tristesse. La Società tace. Credete in Gattuso o, comunque, vi ritenete costretti a tenervelo per mancanza di alternative? Allora difendetelo. Non lasciatelo lì a rosolare. Lo ritenete uno dei peggiori allenatori sulla piazza? Esoneratelo. Non ha senso cercare un traghettatore, perché avete già una soluzione per l’anno prossimo? Fate il Mercato con il futuro allenatore, ma c’è questa stagione da portare a termine. Tutti sappiamo quanto sia importante il quarto posto, che ora sembra una chimera. Continuando così, arriveremo decimi, eh! Capello potrebbe essere un buon Dt pro tempore, per esempio. Insomma, vedete voi, ma qualcosa dovete pur fare. Qualcuno che capisca un minimello di calcio alla guida tecnica ci vuole, eh! E ci vuole chi sappia fare delle scelte nette. Non credo, per dirne una, si possa giocare con Calha e Suso vita natural durante. E tanto meno pensare di aggiungere pure Jack nella formazione tipo. Con questa impostazione abbiamo fatto dei punti? Vero. Ma non siamo mai riusciti ad avere un chiaro, lineare, efficace sistema di gioco. Ed io lo vorrei. Questo pretendo da Paolo e Leo. Voglio delle scelte nette. Se, come temo, Paquetà non è un centrocampista ma un’altra mezza punta, non faremo che accrescere la confusione tattica, purtroppo. RR mi sembra senz’altro buono in una difesa a tre. Un terzino, però, deve avere una facilità di corsa che lui non possiede. Staremo a vedere, dai.

Bonjour tristesse. Neppure un fiato su tutte le voci uscite su Higuain. Gonzalo ci sta mettendo del suo, per carità. Con il Frosinone si è pure mangiato un paio di grosse occasioni. Ma, se anche un grande centravanti fa la figura della pippa, non si arriva a dubitare che sia sbagliato il sistema di gioco? Non mi pare ci voglia un’aquila, eh! Imbrocchire Higuain e liquidarlo, dicendo che è una persona emotivamente instabile, non mi pare il massimo. Ci manca solo lo scambio con Morata e io esplodo. Dunque, Bonucci è uno schifoso Gobbo che ha voluto tornare all’ovile, sputandoci addosso. Il Pipita uno che è meglio perdere che trovare. A me viene un sospetto. Temo sia la Società a non saper gestire le situazioni. Magari, scegliendo un allenatore vero e ragionando con lui su moduli e interpreti adatti ad attuarli, si potrebbe finalmente iniziare a risalire. Il brutto della nostra condizione è che non si vede un chiaro progetto tecnico. Paolo, tu sei sempre a Milanello. Mi spieghi a cosa si allenano? A giocare a palla prigioniera?

Bonjour tristesse. Se prolungano il contratto a Suso a cifre faraoniche, trattandolo come il campione su cui basare la squadra, io non rispondo più delle mie azioni. E’ ora di rimuovere gli equivoci tattici. Volete fare il 4-3-3? Prendetemi degli attaccanti esterni. Suso e Calha sulle ali o come laterali in un 4-4-2 non voglio più vederli. Ci mancava pure il gol di Lautaro, dopo l’espulsione di Koulibaly e l’incredibile occasione divorata dal Napoli, per angustiarmi la giornata. E adesso arriva la Spal. Squadra di poche pretese ma sbrigativa e organizzata. Semplici l’ABC del calcio, a differenza di altri, lo conosce. Mi dispiace molto una cosa. Io ho sempre voluto bene a Rino. Da tempo non riesco neanche più a sentire le sue interviste. Sono stanca di veleni e banalità. Mi dà fastidio quando lo vedo, perché lo ritengo una zavorra per il Milan. A questo sono arrivata. Che amarezza. Anche S. Stefano ha portato la sua pena. Qual è il Santo del 29? Un altro da “Bonjour tristesse”, temo. In ogni caso, è assurdo vincolare la conferma di Gattuso alla partita con la Spal. L’allenatore ha già dato ampie dimostrazioni di come non fa giocare la squadra. Bisogna prendere o lasciare, a prescindere dal risultato di Sabato. La colpa è dei giocatori, che sono scarsissimi? Nessun altro potrebbe ottenere di più da loro? Fosse così, solo i nostri figli potrebbero forse vedere un Milan competitivo. Io spero, invece, che con qualche innesto e una guida tecnica competente la squadra possa cambiare faccia. A volte, nel calcio come nella vita, basta poco di ben fatto, per raddrizzare situazioni in apparenza disperate. Françoise Sagan, di’ la verità. Tu sei milanista. In ogni caso, lasciatemi vagheggiare che la silente ed enigmatica Società stia lavorando nella direzione giusta e che a Gennaio io possa dire “ Adieu tristesse”.

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.