Tra arrivi e partenze

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Nel tempo ho imparato a fidarmi di Maldini (che quando ho reputato il caso non ho esitato a criticare), Massara e Moncada. Guardo i fatti e le loro scelte ci hanno permesso di finire lo scorso campionato al secondo posto e, dopo eoni e per quanto col cuore in gola all’ultima partita, di classificarci per la CL contro squadre sulla carta più attrezzate (ad esempio il Napoli). Alti e bassi in un campionato mediocre ma tirato dove però questa squadra ha saputo sempre reagire ai momenti no, quelli in cui molti di noi (incluso il sottoscritto, mi ricordo un post a lettere di fuoco dopo il ritorno contro il Cagliari) credevano che la favola fosse finita e che il tracollo potesse essere imminente.

Detto questo e fatti i doverosi complimenti a squadra e società quello che sta accadendo in questi momenti, dove in pochi giorni abbiamo perso due “protagonisti” come Zizzo e Calha, impone qualche riflessione anche se, a mio parere, sono due storie completamente diverse tra loro.

Rimango convinto che i nostri dirigenti fossero certi dell’addio di Zizzo da lungo tempo. Dell’interessamento per Maignan si era saputo già da quest’inverno e se è arrivato ufficialmente prima ancora dell’addio ufficiale del bambino dal portafoglio estensibile significa che la trattativa andava avanti (e forse era già chiusa) da parecchio perché le trattative, normalmente, non si concludono in secondi. Per Calha invece sembra, sottolineo sembra, che al momento il piano B non esista e che veramente stessero aspettando la decisione del kebabbaro autonaturalizzatosi milanese.

Non so come reagiranno a casa Milan per turare la falla ma le notizie che corrono in questi giorni non sono così incoraggianti. Se veramente (ma sulle chiacchere dei giornalisti avrei parecchi dubbi) aspetteranno gli “esuberi” di qualche grande per un prestito all’ultimo momento vuol dire che siamo proprio al “prendo quello che trovo”. Vedremo ma non è questo il punto.

Se, in un certo senso e ragionando freddamente, posso pure capire l’addio di Zizzo, che alla fine dei conti va nella squadra più ricca d’Europa, per giocare una CL almeno in teoria da protagonista e con serie possibilità di giocarsela fino in fondo (e poi non si sa mai che sia la volta buona che uno sceicco ci riesca…) quello che mi lascia perplesso è proprio l’addio di Calha. Non per il giocatore in sé, che non sono mai stato un suo fan accanito, ma mi chiedo perché. Sulla carta d’accordo che all’Inda gli danno un milione in più all’anno di quanto non gli offrissimo noi ma… non è un mistero che l’Inda dovrà in qualche modo, probabilmente vendendo un big se non due, ridimensionarsi (lo hanno detto chiaramente loro, non sono chiacchere da comari) e, visti i bilanci disastrosi, i debiti, le limitazioni dalla Cina, che futuro possono garantire ad un giocatore che avrebbe delle ambizioni (giustificate o no che siano)?

Sempre in teoria il Milan dovrebbe garantire un futuro più roseo. Una società che non è indebitata (questo ad Elliott dobbiamo riconoscerglielo), tecnicamente in risalita come ha dimostrato l’ultimo campionato, dove avrebbe potuto essere tra i protagonisti della rinascita di un team glorioso (e questo di per se ha un valore per cui i tifosi ti ricordano per sempre, vedi Shumi con la Ferrari…), con la certezza di portare a casa lo stipendiuccio tutti i mesi, e, sempre sulla carta, con molte più certezze.

Noi possiamo giudicare solo da quello che vediamo e leggiamo (e, ribadisco, sulle voci giornalistiche stenderei un velo pietoso) ma di cosa accade nelle stanze che contano non possiamo sapere e quello che ci arriva è solo quello che vogliono farci arrivare. Il timore è che se due giocatori come Calha e Zizzo, sono andati via così, senza farsi mezzo problema, se i rinnovi (quello del presidente in primis ma non tralascerei nemmeno Calabria) tardano ad arrivare, corrano voci tra i giocatori che non facciano loro vedere un buon futuro dalle nostre parti o per lo meno non così buono come supporremmo (o ci piacerebbe pensare). Ammetto anche che il fatto che Calha sia andato dai dirimpettai (proprio gli ultimi ai quali avrei pensato proprio per come sembra stiano messi finanziariamente) risolvendogli il problema Eriksen (che sarà anche molto più forte ma all’Inda non l’ha dimostrato) almeno come casella di posizione da riempire, mi è un poco pesato.

Questa è la visione peggiore. Di contro anche il riscatto di Tomori e l’arrivo di Maignan sono segnali importanti che ci mettono, al momento, tra le (poche) squadre in Europa (e non solo nella nostra Italietta calciofila) tra quelle che hanno investito di più e pare che pure Tonali sia in dirittura (ed a me piace e ci conto molto per il futuro). Si potrà anche obiettare che Tomori a quella cifra è stato un affare e che di Maignan non si poteva fare a meno ma, va detto, non si sono fatti pregare cacciando una più che discreta quantità di dobloni sull’unghia e di questi tempi non è da tutti.

L’unica cosa che al momento mi sento di dire è che non abbiamo informazioni sufficienti per poterci fare un’idea precisa di come sarà il prossimo/i Milan. La mia speranza è che invece, al di là delle sparate giornalistiche (dovremmo aver imparato che dall’interno della società non esce nulla ed i bei tempi delle gianninate con Galliani che arringava la corte dei miracoli sono finiti) e che i conti alla fine saranno ben diversi di come appare oggi con scelte oculate che garantiscano quell’Upgrade necessario per fare un campionato di vertice, almeno da ulteriore qualifica CL ed un ritorno più che dignitoso nella coppa stessa. Che, al di là di quanto possa apparire, abbiamo le idee chiare e sappiano chi andare a prendere ed a che condizioni (oltre a chi dovrà partire).

Non ci resta che armarci di pazienza e fiducia ed aspettare gli eventi. Che Maldini non abbia delle ambizioni ed accetti un Milan al ribasso, data la sua storia ed immagine, non riesco a crederlo e, fino a che rimarrà, e per quanto ne sappiamo attivo come non mai, sarà per me il motivo di ottimismo. Ci voglio credere, ma allo stesso tempo mi aspetto qualche segnale importante. Adesso ditemi Voi…

PS: uno dei soliti amici con cui discuto di Milan mi manda questo WhatsApp. “Ho l’impressione, ma bada, suffragata solo da qualche sensazione ombelicale, che Pioli ed il duo Maldini/Massara sia realmente diventato un trio. Ho la sensazione che stiano facendo valutazioni mooooolto approfondite in piena collaborazione tecnico/sportiva. Non solo hanno identificato la pedina giusta ma più d’una, aspettando solo il momento più proficuo per appoggiare l’American Express sui tavoli che contano”. Ci sto riflettendo… parecchio…

PPS: ci risponde il nostro ForThose: “Io non lo so se hanno già individuato gli specifici giocatori ma forse, per la prima volta dopo anni, avremo una rosa costruita, se non proprio DAL, almeno CON l’allenatore”.

FORZA MILAN

Axel

Puoi cambiare tutto nella vita. La fidanzata, la moglie, l'amante, la casa, il lavoro, la macchina, la moto e qualsiasi altra cosa che ti viene in mente. Solo una cosa non potrai mai cambiare. La passione per questi due colori. "il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari". Grazie mamma che mi hai fatto milanista, il resto sono dettagli.