Generazione Z: Michael Olise

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Photo by Alex Pan Image credit: Getty Images

No, non vi ho dimenticato e no, non mi hanno rapito gli alieni mentre cercavo funghi nell’altopiano d’Asiago. Mi dispiace di non essere stato dei vostri, sono sparito dal Night per quasi 5 mesi (volati!) tra covid, nuovi amori e nuovo appartamento di proprietà che mi ha messo a dura prova e ancora non ho finito…
Mesi veramente impegnativi dove comunque ho seguito il Milan, facendo a volte salti mortali per vederlo, spesso in compagnia del gruppo di amici con cui ho condiviso la gioia scudetto della scorsa stagione. Ho staccato dai social e dal telefono, e dal mondo calcio in generale, restando collegato direttamente all’essenziale e a quello che mi interessava.
Aprofitto di questa pausa “Mondiale” che non sento minimamente (non perchè non c’é l’Italia) per ritrovarvi e tornare a parlare di giovani interessanti.

Facciamo un salto in terra d’Albione, dove è difficile pescare a cifre da “Milan” perché o sei uno sceicco oppure ti chiami Real Madrid, Barca, Bayern Monaco. Diciamocelo, Tomori è stato un colpo di culo, un ripiego sugli obbiettivi sfumati che si è rivelato uno dei protagonisti principali dello scudetto e poi a quel prezzo…ma chissà, il calciomercato è pazzo, imprevedibile come i nostri dirigenti sportivi e oggi vorrei parlarvi di Michael Olise, trequartista esterno del Crystal Palace.
Niente di nuovo, probabilmente chi fa parte del Milan Twitter ne avrà sicuramente sentito parlare, almeno un anno che ne sono tutti pazzi. Il 20enne nato a Londra il 12/12/2001 si è messo in mostra sopratutto in Championship con il Reading con 7 gol e soprattutto 12 assist messi a segno nella stagione 20/21 tanto da meritarsi l’encomio di miglior giocatore della Championship.

Ma partiamo dai primi calci al pallone che non convinsero le accademy di Chelsea e City tanto da scaricarlo frettolosamente per essere accolto nella vicina città di Reading nel 2016. Si fa tutta la trafila delle giovanili fino a firmare il contratto da professionista nel 2019 nella seconda serie del campionato inglese. Prima di fare il salto in Premier per una cifra di 9,3mln, il calciatore cercato anche dall’Arsenal (poi i gunners scoprirono di avere Bukayo Saka) fu conteso da ben quattro nazionali in quanto il padre è di origini nigeriane mentre la madre algerine e sono di fatto francesi ma il ragazzo è nato a Londra e così dispone di quattro nazionalità. Southgate quest’anno ha chiesto direttamente a Michael di giocare sotto la croce di San Giorgio, ma il giovane aveva già scelto la Francia nel 2019 debuttando con l’u18 e quest’anno è stato già aggregato alla u21 condividendo il campo tra gli altri con i nostri Adli e Kalulu e i cercati Caqueret, Truffert, Le Fèe e K.Thuram.
La particolarità data dalle diverse origini miste tra europa, nord africa e centrale mi ha portato subito a pensare a Moncada e al Milan. Difficile credere che non sia finito sul taccuino degli MMM perché il Milan sebbene coperto in quella zona di campo è sempre alla ricerca di tecnica, fantasia e Michael di certo ne dispone grazie anche alle varie culture calcistiche che ha assimilato e che vivono nel suo dna. Ad esempio la
corsa e l’atletismo tipico della premier e dei giocatori di origini nigeriani che ormai hanno colonizzato sia campionato che la nazionale dei tre leoni, la tecnica e l’estro che da Zidane in su hanno caratterizzato ogni giocatore franco-algerino. Al Reading ha giocato per di più come trequartista, ma ha ricoperto saltuariamente ruoli come l’ala sinistra, la mezzala destra ed ora in Premier, nel sistema di gioco del Palace è praticamente l’uomo tutto fascia destra di Vieira.
Per la zona di gioco, per il piede mancino, per il primo tocco e la tecnica mi ricorda un po’ Ziyech ai tempi del Ajax che giocava come playmaker nel lungo linea del fallo laterale destro, ma che creava azioni da gol appena sopra la linea di centrocampo. Ecco Olise fa questo specialmente, passaggi filtranti sulla corsa per l’inserimento in area del centrocampista interno (Tonali lo fa spesso) o del trequartista. Mi vengono in mente il gol di Hauge contro il Celtic su assist di Saelemakers e quello più recente di Tonali al Verona su imbucata di Rebic: Olise cerca spesso l’assistenza di questo tipo ma di mancino sia di interno che d’esterno.
Si presta all’aggressione dei portatori palla avversari con il pressing che è una delle caratteristiche del Milan di Pioli e non disdegna i ripiegamenti difensivi in aiuto al terzino. Piede molto buono dicevo precedentemente, infatti alcuni dei suoi assist arrivano direttamente da punizioni e calci d’angolo che da noi vengono battuti chissà per quali motivi da Bennacer che non ne ha, oppure dai cross (l’ultimo addirittura di destro) che tanto fanno gola ad Oliviero.
Fisicamente ricorda invece a Leao, fisico asciutto con gambe lunghe e snelle ed entrambi nell’ultimo periodo con i dreds lunghi raccolti sembrano i gemellini di fasce opposte. Me lo immagino col suo mancino lanciare con un pregevole e preciso cambio campo Leao a tutta corsa. Sarebbe pure esilarante sentire i commentatori scambiare Olise per Rafa o viceversa.
In conclusione il presto 21enne anglo-francese è sicuramente un diamante grezzo che ha tutte le caratteristiche e le possibilità per diventare un titolare della Francia. Il sinistro delicato, il miscuglio di culture calcistiche, la gavetta in Championship e la possibilità di giocare titolare in Premier oltre che con Kalulu e Camavinga nella u21 sono gli ingredienti giusti per un futuro prospero, magari al Milan.

Zar91

Community rossonera, da sempre in prima linea contro l'AC Giannino 1986. Sempre all'attacco. Un sito di curvaioli (La Repubblica). Un buco nero del web (Mauro Suma)