Si deve fare ancora molto

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Manca poco più di un mese alla chiusura del mercato e non è facile tirare delle somme, soprattutto guardando la pochezza di operazioni e di soldi che possono essere investiti dai club “normali”. Certo mi risulta un pò stucchevole la fanfara “made in Aldo Rossi” che continua a propinarci la storia dei 60M€ impegnati. Questo nuovo termine molto bello che esce dalle stanze della sede ma che non cambia il succo del discorso. Bravi per le operazioni ma iniziare a fregiarsi del titolo degli unici a spendere in questa situazione mondiale, mi frega ben poco. I conti si fanno alla fine, sempre, e avere lo scudetto del denaro “impegnato” mi fa tornare molto all’epoca morattiana del “luglio, agosto…”.

Non entro nel merito dell’operazione Tomori perchè non c’era via di scampo. Andava riscattato, senza se e senza ma. Ma ricordo solo che Tomori arrivò dopo l’infortunio di Simakan con un’operazione che nessuno, forse a parte il Chelsea, si aspettava andasse così. Ottima l’operazione Maignan, sia per le tempistiche, l’investimento e le prospettive future. Ovvio, non sarà mai forte come l’ex portiere ma le basi sono solide. Per me il mercato si chiude qui. Inutile raccontare la storia di Tonali e degli sconti, visto che il giocatore lo dovevi comunque pagare ed era già tuo e in rosa l’anno scorso. Stesso discorso per Diaz, accolto oggi come il “Diez” ma, alzi la mano chi nella stagione scorsa almeno una volta non ha pensato non fosse adeguato alla fisicità del calcio italiano. Eppure ora ci si ricorda di Torino e qualche prestazione a fine stagione con grande gaudio ma io non mi dimentico i commenti alle pagelle di Max e Raoul, oltre ai commenti in generale dei tifosi.

Giroud è un’ottima operazione e non ho nulla da dire. Perfetta per le esigenze della squadra, visto che, dimenticando facilmente il passato, andrebbe pensato che tolto Ibra e i rigori di Kessie, va preso il binocolo per trovare un nostro giocatore nella lista dei marcatori con più di 10 gol nel 2020/21. Su Ballo-Toure mi fido e il costo è più che lecito, pertanto non ho grosse aspettative e/o pretese. I 60M€ impegnati sono tutti qui. Aldilà delle parole dei soliti noti che pontificano, il gruppo, l’entusiasmo (molto gianniano) e la gioventù, ahimè non bastano. Sarà che io penso di essere l’unico milanista che è convinto che questa squadra abbia over-performato nella stagione scorsa ma penso che essere tranquilli perchè vengono impegnati soldi rispetto ad altri, sia la strada giusta. Mi ricordo mesi fa, ad aprile, quando misi in dubbio la riconferma di Pioli. Un fenomeno di Twitter che si vanta di aver giocato nel giovanili del Milan, se è per quello lo hanno fatto anche Allegretti e Cozza, mi additava come un “tastierista, con zero minuti di calcio reale alle spalle”. Io rimango della mia, mio caro king di twitter, Pioli rimane un allenatore adatto ad un Milan spensierato e, spero con tutto il cuore di sbagliarmi, vedremo tra qualche mese a che punto saremo, perchè le responsabilità arriveranno. Se uno ha il calcio reale alle spalle, come questo fenomeno, saprà che il risultato della stagione scorsa è frutto di una partenza e di un girone d’andata eccezionale, fatto con la mente sgombra, gambe che andavano, zero pressioni e zero aspettative. In quella “comfort zone” che la squadra ha amato ha fatto faville ma che appena ha perso, sono venute fuori le magagne. Ricordo sommessamente che noi a 90 minuti dalla fine del campionato eravamo fuori dalla Champions e che la partita in casa con il Cagliari ha dimostrato che la pressione fa molto male a questa squadra. Come la stessa sconfitta di Roma con la Lazio. Detto questo, la squadra ha bisogno come il pane di spalle alle quali appoggiarsi, soprattutto in campo e il mercato deve portare gente abituata a giocare per obiettivi importanti, proprio come Giroud.

Sono sicuro che non la penserete come me ma è il bello del calcio e dell’essere tifosi. Io, da tifoso, mi esalto ed esulto per un gol e una vittoria, per ora, non chiedetemi di esultare per i soldi “impegnati” e per i bilanci in ordine, perchè la storia recente ci insegna che in Europa e in Italia si è vinto facendo montagne di debiti e, vi assicuro, che a quei tifosi dei bilanci interssava ed interessa proprio poco.

FORZA MILAN

Johnson

P.S. penso di essere stato colui che ha criticato e scritto spesso molti post su Gazidis, mai in toni amichevoli o trionfalistici, però, la vita reale è un’altra cosa e non posso che augurargli di vincere la partita più importante che gli si è presentata davanti, anche ai rigori, basta vincerla! Forza Ivan.

"...In questo momento l'arbitro dà il segnale di chiusura dell'incontro, vi lasciamo immaginare fra la gioia dei giocatori della formazione rossonera che si stanno abbracciando..." la voce di Enrico Ameri chiude la radiocronaca dal San Paolo di Napoli. Napoli-Milan 2-3, 1 maggio 1988. Per me, il lungo viaggio è cominciato da lì, sempre e solo con il Milan nel cuore.