Re per una notte

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“Abbiamo speso molti mesi per scegliere la figura migliore per creare un Milan vincente, giovane, ambizioso e rafforzato con qualche elemento di esperienza. Noi vogliamo offrire ai nostri tifosi un calcio verticale, bello, veloce e intenso. Pioli lo sta facendo, ha dimostrato di essere la persona giusta. Sarà una voce importante per la nostra squadra-mercato, non c’è successo senza unità”. 

Fonte Ansa

Ambasciata del Milan a Dacca

E così dopo 8 mesi a parlare di Rangnick, mesi nei quali il suo arrivo non è mai stato smentito, adesso Fangazzidis viene a prenderci in giro, dettando al canale servatico quattro scemenze. In pratica non ci sarebbe mai stato altro candidato oltre a Pioli. Quindi, tirando le somme, Rangnick è un pazzo visionario e millantatore che, attraverso il suo agente, ci fa sapere che, d’accordo con il Mandela Bianco, ha deciso di non venire più al Milan. Sempre sull’onda di questa grande immaginazione collettiva, Boban è stato licenziato ed è in causa con il Milan; Maldini ha prima dichiarato che l’Ispettore Rangnick non era adatto al Milan e poi che, cosa di pochi giorni fa…, per lui al Milan non c’era più spazio.

E ora Gazidis si augura che l’ex Capitano possa proseguire il suo percorso con la società di via Aldo Rossi: “Ha due anni di contratto e mi aspetto che rimanga. Ci sentiamo tutti i giorni, il suo apporto è importantissimo”.

Talmente è importante il suo lavoro che lo ha scavalcato nella decisione di scegliere il Furher e poi di scaricarlo, tanto da offrirgli il ruolo di “ambasciatore del Milan”. In pratica quando hai uno nel calcio e non sai che cazzo fargli fare gli prometti un’ambasciata; chiaramente si tratta di un’ambasciata di prestigio, la sede del Milan a Dacca nel Bangladesh…come minimo. In tutto questo si è messo contro la squadra, litigando alla ripresa del campionato. Un dirigente illuminato che sa come muoversi, che gestisce il Milan come se fosse una squadra di calcio angolana. Oggi decido una cosa, la porto avanti per mesi e poi sfascio tutto.

Per quanto mi riguarda le dimissioni di questo incapace dovrebbero essere immediate ed irrevocabili, ma siccome è privo di dignità, contorniato dai soliti scendiletto e talmente nullo da non risponderne in pubblico…, resterà lì a godersi lo stipendio faraonico pagatogli solo per fare danni. L’immagine del Milan, semmai ve ne fosse dubbio, ne esce ulteriormente danneggiata a livello internazionale e voglio vedere sabato mattina cosa si inventerà il Muezzin per giustificare questa vera e propria buffonata. Poi se Font critica il Milan prende cappello e si fa venire le crisi epilettiche, fermo restando che lo stesso Font si starà sbudellando dalle risate. Di sicuro l’esperto di editoria sportiva nei giusti toni ci rivelerà che Rangnick aveva problemi ai denti, problemi che spesso lo costringono a non poter tenere allenamenti. In pratica il nuovo Cissokhò.

Peccato, l’idea del Furher mi aveva dato qualche speranza di avere un progetto sportivo, un’idea di calcio nel medio lungo termine che non sia il solito “stiamo già lavorando al Milan del futuro con 14.359 ore di riunione in sede per trovare adatte opportunità di mercato”. A parer mio anche lo stesso Maldini, ambasciatore per una notte a Dacca, dovrebbe dimettersi e mandare a quel paese l’indegno AD, visto che lo tratta come un segretario. Tra l’altro Maldini ha voluto fortemente Boban e quello lo ha licenziato. Ma non mi meraviglio di nulla.

In tutto questo bailamme di certo c’è che Pioli si è conquistato il rinnovo sul campo e su questo non vi è alcun dubbio. Ma è questo il vero Milan? In pratica da questo mini torneo se ne fa discendere una nuova strategia che manda a puttane un progetto di otto mesi? Voi siete convinti che giocatori che da tre/quattro anni ci fanno incazzare come delle bestie…adesso sono fenomeni? Siete convinti che un campionato anomalo, senza pubblico, giocato ogni tre giorni a temperature difficili valga più di ogni altra cosa? Io non ho questa certezza, non mi faccio più fregare.

Oppure Rangnick voleva acquisti onerosi e la proprietà ha pensato bene che questa squadra di fenomeni non necessita più di investimenti? Insomma siamo al più classico “Siamo a posto così” di gianniniana memoria. Ma potrebbe anche darsi che i Singer abbiano tra le mani qualche compratore e vendere un Milan con un traghettatore è più semplice che venderlo con un complicato progetto di ristrutturazione tecnica. Non si può sapere. Ad oggi si possono giudicare solo i fatti e i fatti dicono che ci siamo coperti ancora una volta di ridicolo e per mesi. Ma gli stessi fatti ci dicono che la squadra sta facendo una bellissima figura. E allora? Come se ne esce? Io credo che così restando non ci sia alcun progetto sportivo, ma soltanto un malcelato progetto finanziario (vendiamo e speculiamo); tuttavia adesso viene il difficile; abbiamo un vate in panchina capace di tramutare l’acqua in vino; un dirigente illuminato ex ambasciatore e una squadra di fenomeni…, aspettarsi di arrivare in carrozza tra i primi 4 l’anno prossimo…è il minimo sindacale.

Gianclint

 

Il mio primo ricordo furono i pianti per una sconfitta in finale con il Magdeburgo.. Rivera e Chiarugi erano i miei idoli, ma ho amato anche Wilkins ed Hateley. Per il Milan di Sacchi avrei lasciato tutto e tutti. Rimane per me la pietra di paragone. Scrivo di getto come Mozart, odio i servi, i ruffiani e i leccaculo. Scrivo per il gusto di farlo e potrei dare lezione alla maggior parte dei giornalisti al seguito del Milan, incapaci di scrivere qualcosa di accattivante e vero. Detesto chi scrive e annoia e lo fa solo per ingraziarsi qualcuno. Disprezzo fanatici e cretini. Ragiono con la mia testa e del risultato me ne frego; chi gioca bene vince due volte.