Il countdown

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La Juventus vince in Italia da oltre un lustro consecutivamente, lustro nel quale noi abbiamo dismesso una squadra, dismesso valori sportivi rossoneri e passato il tempo a costruire rose con scarti, feretri zero, morti, stramorti, crestati, bigodinati, tatuati, mesciati, cadaveri, bonghisti, piloti da strapazzo, puttanieri, mignottari e cariatidi di ogni tipo. Il tutto lo abbiamo fatto gozzovigliando nei ristoranti, vivendo di ricordi, prendendo per il culo i tifosi. Nel frattempo siamo usciti da tutti i ranking possibili, dall’Europa che conta…con un presidente ridotto a parlare con un cane e a farneticare frasi sconnesse e senza senso. Al contempo la Juventus ha visto il proprio fatturato aumentare a vista d’occhio, hanno fatto (e perso) due finali di Champions, depredato le altre squadre di vertice dei loro gioielli e dominato con distacchi siderali.

Perché si dovesse andare lì e vincere facilmente non ce lo spiega razionalmente nessuno e quindi averli fatti sudare, averli messi sotto per buona parte della partita non è come vincere, ma fa capire che siamo sulla buona strada, ma c’è molto da fare, sia in termini tecnici che di mercato. Tutto ciò dovrà essere accompagnato da una crescita del fatturato e degli investimenti. Le ultime due voci, si sa, tengono banco sempre e ovunque quando si parla di Milan, con l’ennesimo bonifico di Yonghong Lì che viene messo dentro ai countdown di tutto il pianeta. Alla Nasa hanno il countdown che serviva per le missioni Apollo che è stato riesumato per gli aumenti di capitale del presidente rossonero. Eh si, questo ogni volta viene dato per fallito e ogni santa volta ricaccia nella gola di certa stampa e di certi guitti ogni velleità di critica. E così adesso si ricomincia con il nuovo countdown…

Tornando alla partita di sabato, la sconfitta è veramente difficile da digerire, tenendo presente che il risultato è bugiardo; diventa ancora più dura da accettare se consideriamo che tutte le pretendenti all’Europa hanno fatto risultato. Non è vero che per noi non cambia nulla, ma non si deve smettere di credere. Giochiamole tutte con ferocia e determinazione e poi vediamo cosa succede. Chiaramente la sconfitta ha mandato il sentiment del tifo rossonero ai minimi, ma purtroppo il girone d’andata pesa e pesa maledettamente. Qui si dimentica che fino a dicembre questi giocatori si incontravano direttamente allo stadio, non avendo preparazione, tattica, tecnica e allenatore. La panchina è stata vacante da luglio, dal giorno del ritiro. Pullecenella ha conficcato nel terreno di Milanello l’anticalcio, non si può ribaltare una situazione di questo tipo, specie se teniamo presente che nessuna delle squadre favorite ha toppato pesantemente la stagione. Come è possibile rimontare in queste condizioni? Dovendo per giunta andare a vincere in casa della Juve prima in classifica.

La sconfitta sulla carta ci sta, nella dinamica della partita meno. A livello di qualità di gioco siamo stati superiori per larghi tratti, arrivando a centrare la traversa con Hakan in un momento che sembrava decisivo per noi. Purtroppo a Londra il rigore inventato ci ha spezzato le reni e sabato la maledetta traversa. La gioventù di questa squadra poi fa il resto nel bene e nel male. Sono dei ragazzi e si vede. Aggiungasi la serataccia di Biglia e di Bonaventura ed ecco che alla fine siamo stati anche danneggiati. Biglia ha fatto un passo indietro rispetto alle ultime prestazioni e Bonaventura è stato pessimo. Io continuo ad avercela con il 4-3-3 che sacrifica il turco a fare il terzino. Può un giocatore simile ridursi a fare l’Angelo Colombo? Dovrebbe stare dietro due punte avere così due o più opzioni di passaggio è più spazi di tiro. Sacrificare questo Bonaventura non costa nulla, dare spazio a due attaccanti confermerebbe che con le due punte siamo sempre notevolmente più pericolosi.

Capitolo Bonucci. Io credo che ci sia poco da aggiungere, non solo ha segnato, ma soprattutto ha festeggiato. E basta con questi giocatori che non festeggiano, si vive per il gol, non per non disturbare la suscettibilità dei tifosi avversi. Non sta a me giudicare, ma i fischi juventini a Bonucci mi sono apparsi ingenerosi e poi perchè? Perchè ha cambiato squadra? E’ una cosa deplorevole per un professionista? Allora perchè applaudono Higuain e Pjanic? Sarà che io certe dinamiche proprio non le capisco, ma il dio del calcio ha voluto punire tanta ignoranza facendo pareggiare proprio Leonardo. Grande Leo, sono così serviti quei cretini che ne contestavano l’acquisto, la fascia di Capitano (l’hanno portata esemplari come Mexes e Muntari…), la fideiussione, l’adattamento alla difesa a 4 e via discorrendo. Vorrei sapere dove si sono rintanati tutti questi fini intenditori di calcio.

Non voglio parlare della prossima stagione, c’è ancora questa che ci vede in lotta, ma ripartire da un tecnico vuol dire già molto, il resto si vedrà. Gattuso merita il rinnovo e lo do per scontato. Tuttavia ha giustamente rimproverato i giocatori per le dichiarazioni dei giorni precedenti, dichiarazioni, secondo lui, poco inclini all’umiltà. Al tempo stesso però sostituire Silva con quello che rimane di Kalinic è molto poco umile caro Rino. Non si può pensare che un giocatore, o presunto tale, che sta attraversando un periodo pessimo, possa risollevare le nostre sorti in quel di Torino. Stava fuori squadra? E la stava bene, hai Cutrone, metti due punte e te la giochi. A differenza di certi caproni del passato recente e non, Gattuso mi da l’idea che impari dai propri errori e sono certo che anche questa volta ha capito dove ha sbagliato.

Adesso ci attende il derby, altra partita durissima, senza appello. La mentalità di Torino è quella giusta però finiamola con la paura di prenderle e passiamo in modalità certezza di darle. Per me ci sono inferiori e se i nostri talenti avranno la possibilità di esprimersi liberamente, senza preoccuparsi di rincorrere questo o quello, allora avremo grandi possibilità. Poi dopo succederà quello che succederà. In ogni caso, e lo dico prima, ringrazio Gattuso per averci ridato la voglia di sognare, voglia che Pullecenella ci aveva totalmente eviscerato. Adesso mi aspetto una bella manita a Monaco e finalmente ce lo togliamo dalle balle. Concentriamoci su questo derby tutti insieme, vi voglio qui tutti sul Night, seguiamo uniti questa partita, il bonifico è arrivato, quello del cinese che non esiste e che non si capisce come sia pure fallito, non esistendo.

Gianclint 

Il mio primo ricordo furono i pianti per una sconfitta in finale con il Magdeburgo.. Rivera e Chiarugi erano i miei idoli, ma ho amato anche Wilkins ed Hateley. Per il Milan di Sacchi avrei lasciato tutto e tutti. Rimane per me la pietra di paragone. Scrivo di getto come Mozart, odio i servi, i ruffiani e i leccaculo. Scrivo per il gusto di farlo e potrei dare lezione alla maggior parte dei giornalisti al seguito del Milan, incapaci di scrivere qualcosa di accattivante e vero. Detesto chi scrive e annoia e lo fa solo per ingraziarsi qualcuno. Disprezzo fanatici e cretini. Ragiono con la mia testa e del risultato me ne frego; chi gioca bene vince due volte.