Congiunture negative

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Lo stipendio che darei a Paredes...

Il Milan vuole blindare Rafael Leao a tutti i costi. La telenovela per il rinnovo dell’asso portoghese sembra ad un punto di svolta secondo la stampa in edicola questa mattina, ma dovranno seguire altri summit tra Maldini, Massara e l’entourage del 17 rossonero: la Gazzetta dello Sport parla di ottimismo e di un’offerta monstre che potrebbe essere riservata all’esterno offensivo classe ’99, Tuttosport prova a spingersi sulle cifre, ovvero 5-6 milioni di euro di parte fissa più 1 o 2 di bonus per avvicinarsi ai 7 milioni richiesti dal giocatore. Inoltre c’è l’ormai arcinota “grana Sporting Lisbona”, con i 19 milioni di richiesta danni che pendono sulla testa di Leao e, di conseguenza, sulla trattativa con il Milan. Il tempo stringe (la scadenza del contratto è fissata a giugno 2024), l’interesse di PSG e Chelsea rimane e a fare la differenza sarà ovviamente la volontà del giocatore. Il rischio che vuole scongiurare il club milanese è un altro addio a parametro zero, come quelli degli ultimi anni di Kessie, Donnarumma e Calhanoglu.

Fonte Eurosport

Rinnoviamo?

Leggo molta fiducia ed ottimismo sul rinnovo di Leao e spero che sia così perchè il giocatore è unico e non si discute, ma tutte queste notizie che sembrerebbero indicare una felice ed imminente chiusura della trattativa…escono sicuramente dal Milan, non certo dal confuso entourage del giocatore, tanto bravo ed efficace in campo quanto confusionario e casinista quando si tratta di gestire affari con procuratori, avvocati e società. Si parla di sicura volontà del giocatore, ma dopo tutti questi anni in cui ho visto tanta gente battersi non il petto, non il cuore, ma la tasca del portafoglio…, ormai credo solo alle firme, punto. Da una parte si professa ottimismo, ma dall’altra salta l’incontro con l’avvocato (quale?). Il tempo stringe e il rinnovo deve avvenire prima del mondiale, poi sarà ancora più difficile.

Attualmente Leao percepisce 1,4 milioni netti a stagione: è al 16° posto tra gli stipendi del Milan. Nella classifica del monte ingaggi rossonero, comandata da Origi e Theo Hernandez a 4 milioni, è dietro anche a Dest (3,8), Bakayoko (2,5) e Vranckx (1,5). A onor di cronaca va ricordato che la cifra del portoghese è riferita al quinquennale che ha sottoscritto col Diavolo tre anni fa, il 1° agosto 2019 quando fu prelevato dal Lille per 23 milioni, ma la somma ormai stride con il valore aggiunto dato da Rafa che pochi giorni fa ha ritirato il premio di miglior giocatore della Serie A 2021/22. Allargando lo spettro alle altre squadre di Serie A, lo stipendio del fantasista lusitano è lontano anni luce dai giocatori più pagati del campionato tra cui Lukaku (8,5), Pogba (8), Rabiot, Vlahovic e Paredes (7), Brozovic, Bonucci e Szczesny (6,5). Ecco perchè il braccio di ferro tra dirigenza e Mendes si risolverà solo con un’offerta in controtendenza con la “filosofia Elliott”.

Fonte Eurosport

Non è tanto il divario con altri rossoneri, ma quanto il rapporto con altri giocatori della serie A, molti dei quali sono una serie di pippe che meriterebbe soltanto 500.000 lire al massimo e una bella pedata (Rabiot e Paredes in primis…). Che poi le risorse ce l’abbiamo in casa, cioè che lo stipendio lordo di Ciokko Baiokko dovrebbe essere versato sul conto di Leao…, questo è assolutamente innegabile. Il fatto è che Donnarumma hai fatto bene a lasciarlo andar via perchè lo hai sostituito degnamente, anzi prendendo uno più forte e risparmiando; il turco non lo hai nemmeno sostituito perchè era inutile…, ma Leao non possiamo perderlo assolutamente. Signori miei, inutile negarlo, ma sul rinnovo di Leao si gioca molta della credibilità di RedBird! Si capirà se è intenzione della nuova proprietà costruire un Milan sempre più forte o se invece si continuerà a tirare a campare, sperando nei miracoli di Maldini & Massara e nell’arte del demiurgo Pioli. Sta tutto qui. Io sinceramente di fare trading con i giocatori non ci penso proprio, va bene per l’Udinese e non per noi e per la nostra storia.

Giroud è un po’ stanco ed è comprensibile. In fondo ha 36 anni e le sta giocando tutte da due mesi. Tra Milan e nazionale ha toccato 14 presenze consecutive dal 1’. Un tour de force dovuto al calendario fitto causa Mondiale e all’assenza di Ibra, Rebic e Origi. Il primo tornerà a febbraio, non è una novità, mentre gli altri due hanno avuto diversi acciacchi. Partiamo dal belga. Fin qui ha giocato 8 spezzoni di partita, 158’ così distribuiti: 5 presenze in Serie A e 3 in Champions. A Verona ha giocato un tempo. Un’occasione in più per dimostrare a Pioli che l’ex Liverpool può essere un’opportunità anche dal 1’, magari sabato contro il Monza. Giroud va gestito, è chiaro, anche perché l’obiettivo di Deschamps dovrebbe essere quello di convocarlo al Mondiale. In fondo è campione del mondo in carica e ha segnato anche contro l’Austria. Il suo obiettivo è il record di gol di Henry, distante un paio di marcature. Origi può servire alla causa. “È stato bello riprendere il ritmo”.

Fonte Gazzetta dello Sport

Ascoltavo Di Canio su Sky che ha fatto una bella disamina sul belga, partendo dalla Premier che lui conosce molto bene;  il suo pensiero è che Origi, per caratteristiche fisiche e tecniche, avrebbe tutto per giocare centravanti, insomma per giocarsela con Giroud, ma a lui invece non piace, anzi tende spesso e volentieri a girare fuori dall’area. Capite bene che molte delle nostre prossime fortune passano per i piedi di questo ragazzo, il quale deve necessariamente dare il suo contributo alla causa in termini di gol. Io credo che costui, visto che prende 4 milioni…, può fare anche il “sacrificio” di giocare da prima punta, ben sapendo che sarebbe un’occasione unica, visto che gli altri due centravanti fanno quasi 80 anni in due. Caro Divock…che vogliamo fare? Non pensi che Pioli possa darti una gran mano a migliorarti? Qui si sono migliorati tutti, chi più e chi meno, ma tutti (tranne Baiokko, ma quello è negato a prescindere). Ma siamo sicuri che anche Pioli lo veda centravanti nel prossimo futuro? Vediamo.

Sembrava ormai terminata l’attesa. Mike Maignan, di recente premiato come miglior portiere del campionato della passata stagione, sarebbe dovuto tornare per il match di Champions contro la Dinamo Zagabria. Il portiere del Milan si è fermato nuovamente per un problema al polpaccio durante l’ultima seduta di allenamento ed è costretto a ritardare il suo rientro in campo. Si è evinto, dagli estrami strumentali effettuati nel pomeriggio, che Maignan ha riportato una lesione al muscolo soleo della gamba destra come comunicato dal Milan. Sarà rivalutato fra 10 giorni.

Fonte Eurosport

Facciamo una premessa doverosa, praticamente tutte le squadre hanno molti infortunati muscolari, alcuni di più e altri di meno, quello che invece colpisce che noi, ogni anno, ne abbiamo una caterva e tutti sempre nello stesso periodo, al punto tale che scendiamo sempre in campo con non meno di 5/7 titolari! E’ normale una cosa simile? Per me no. Non ho competenze nel settore per giudicare e non sono nemmeno uno che guarda le statistiche, ma a me sembra che ogni anno siamo quelli che ne contano di più. Aspetto smentite da voi che siete più attenti di me.

Ogni anno chiedo alla squadra un risultato minimo, quello di battere il Verona all’andata e al ritorno. Sento questa partita più di un derby, non vogliatemene, quindi i tre punti presi al Bentegodi per me valgono 9! Portate pazienza, ma è l’unica partita che vorrei vincere con un rigore inesistente, con un autogol (c’è stato) e anche con un lurido e fetido catenaccio. Pensate un po’ come sto messo. Ergo ringrazio Pioli ed i ragazzi per il raggiungimento del 50% del mio obiettivo. Avanti così.

Gianclint

Il mio primo ricordo furono i pianti per una sconfitta in finale con il Magdeburgo.. Rivera e Chiarugi erano i miei idoli, ma ho amato anche Wilkins ed Hateley. Per il Milan di Sacchi avrei lasciato tutto e tutti. Rimane per me la pietra di paragone. Scrivo di getto come Mozart, odio i servi, i ruffiani e i leccaculo. Scrivo per il gusto di farlo e potrei dare lezione alla maggior parte dei giornalisti al seguito del Milan, incapaci di scrivere qualcosa di accattivante e vero. Detesto chi scrive e annoia e lo fa solo per ingraziarsi qualcuno. Disprezzo fanatici e cretini. Ragiono con la mia testa e del risultato me ne frego; chi gioca bene vince due volte.