Ci vuole la faccia…

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E’ stata pubblicata nella giornata di ieri quella che può essere definita come la “fotografia” della situazione economica dei club della Liga. La società che riunisce i 42 club di prima e seconda divisione ha pubblicato la tabella del “salary cap”, il tetto salariale che i gestori dei maggiori campionati spagnoli impongono ai club. Tecnicamente, questo tetto salariale è definito “limite di costo della rosa sportiva”. Si tratta in pratica di un limite di spesa che ogni club propone e giustifica, nel rispetto del budget a disposizione, lasciando all’Autorità di convalida della Liga il compito di approvare il limite proposto.Qualora questo limite non fosse considerato adeguato, la stessa Autorità può chiedere di rettificare la cifra fino ad ottenere un importo che garantisca la stabilità finanziaria del club. Si tratta, tuttavia, di un limite che le società non devono necessariamente raggiungere. Esse devono comunque rimanere al di sotto della cifra indicata e resa nota dalla Liga spagnola in un comunicato pubblicato sul proprio sito.

(Fonte Calcio & Finanza)

Destino crudele…

Tira una brutta aria se perfino gli spendaccioni spagnoli cominciano ad accarezzare l’idea di ridurre il monte ingaggi delle squadre. A quanto leggo non hanno un obbligo definitivo ed ineluttabile, ma in ogni caso la pandemia sta fiaccando i grandi squadroni oberati da ingaggi (costo lavoro) che vanno oltre ogni umana comprensione. Il sistema calcio italiano, da anni gestito nella maggior parte dei casi in maniera spregiudicata e dissennata, rischia veramente il collasso. Tuttavia i calciatori non sono molto intenzionati a rimetterci un solo euro, basta vedere il loro atteggiamento, specie di quelli in scadenza di contratto. Ragionano come se fosse tutto normale, come se gli stadi fossero pieni, la gente felice, il merchandising con il vento in poppa, con gli sponsor grassi e succulenti. Ed infatti…

Decisamente diverso il discorso che riguarda Calhanoglu, nei confronti del quale aumentano di giorno in giorno i fastidi nei corridoi di via Aldo Rossi. In questo caso le parti restano ancora molto distanti, forse troppo per sperare di giungere a un punto di incontro. Sì perché, a fronte di una proposta iniziale di 2,5 milioni a stagione e di un primo rilancio fino a 3,5 più bonus, il giocatore si sta mostrando irremovibile, non scostandosi dalla richiesta di 6-7 milioni all’anno, cifra che il Milan ha già fatto sapere di non voler nemmeno prendere in considerazione. La dirigenza rossonera non andrà oltre un certo limite, da questo punto di vista ha già messo le cose in chiaro. La sensazione è che dietro l’irremovibilità del fantasista e del suo agente, Gordon Stipic, ci sia il tentativo di giocare su più tavoli, forti dell’interesse manifestato da alcuni club in Spagna, Inghilterra e Italia. Ma il Milan non si presterà al gioco. L’ultima offerta presentata si avvicina molto a quella definitiva, perché ritenuta all’altezza del giocatore e rispettosa dei parametri imposti dalla proprietà in tema di ingaggi. Se Calha non ridurrà le proprie pretese, l’addio sarà inevitabile.

(Fonte Gazzetta dello Sport)

Cosa aggiungere? Io sono senza parole. Donnarumma vuole rinnovare e non ha mai nascosto di voler rimanere (a certe cifre…). Il giocatore è un patrimonio e non è possibile non rinnovarlo. Per me è un talento purissimo e francamente perderlo a parametro zero sarebbe un delitto. Non mi illudo certo che rimanga milanista a vita, ma almeno guadagniamoci qualcosa. Ergo, lo sforzo del Milan è apprezzabile e sarà ricompensato da un patrimonio che non si può disimpegnare. Di contro il turco è veramente inqualificabile, e ve lo dice uno che lo apprezza (quando si degna di giocare bene). Parliamoci chiaro, il signorino ha giocato due stagioni e mezza inguardabili, e già 2,5 milioni netti erano anche troppi e senza logica. Lo abbiamo aspettato anche quando si è depresso per problemi sentimentali (tocca sopportare anche questo), poi la pandemia lo ha salvato, togliendo dallo stadio chi giustamente lo fischiava e, guarda caso, con la covid cup è risorto. Non va nascosto che Pioli, a differenza di pagliacci e catenacciari precedenti, lo fa giocare in un ruolo più consono e non va nemmeno dimenticato che il buon Ibra lo ha aiutato e motivato molto. Ora, se un giocatore simile, bisognoso di un trentanovenne e di uno stadio vuoto causa pandemia, finalmente gioca buone prestazioni…, si permette di ricattare il Milan con richieste INACCETTABILI, io dico lasciamolo andar via che con questa gente non si va lontano. Io trovo oltremodo offensivo che abbia formulato simili richieste. Ma stiamo scherzando? Qui va tutto alla malora e questo chiede 7 milioni? Donnarumma lo puoi rivendere, ma questo qui? Con uno stipendio simile e con le sue paturnie che lo portano ad una discontinuità acclarata…chi se lo prende? Per me 3,5 netti è strapagato, oltre per me può essere spedito su Saturno a riprendere i palloni che ci ha sparato i primi anni su punizione. Ci vuole veramente la faccia…

Ma, vi prego, per piacere, fatelo tacere. Perchè come esseri umani tendiamo, anche illudendoci, anche l’illusione dà un po’ di forza, a vedere una luce fioca attorno al tunnel. Ma appena si parla di vaccino, di riduzione dell’Rt con il lockdown in corso, di qualsiasi cosa che assomigli ad un barlume di ripresa, arriva lui. Sprezzante, spietato: scordatevi il vaccino, state a casa, passate il Natale come vi dico io. No, stra no e ancora no! Certo che passeremo il Natale su Skype, ma se lo dice con sensibilità e rispetto il professor Bassetti, lo si fa volentieri, da persone libere e consapevoli. Appena parla Massimo Galli, è solo buio, solo tragedia, solo costrizione. Sa comunicare con la leggerezza di un elefante in un negozio di porcellane. Stando in casa dobbiamo combattere e per combattere ci vuole anche un filo di speranza per il futuro, per i nostri figli, per le nostree famiglie. Cosa che Galli non contempla e non accetta: zitti e chiusi in casa per sempre. No! Fatelo tacere, perchè quel che dobbiamo fare lo dice male, malissimo, senza sensibilità e senza tone of voice. E in momenti come questi, in cui siamo tutti più deboli e più vulnerabili, fa doppiamente male. Parli il governo, parli Arcuri, parli l’Istituto Superiore di Sanità, parli il Cts. Parli chi deve parlare, non lui e non come fa lui. Grazie.

(Fonte Milan News)

Se Milan News avesse un direttore responsabile facenti funzioni ed un editore almeno passabile, non si leggerebbero certe assurdità. Ormai l’esperto di virologia nei giusti toni, accademico presso la Marshall House of Milan University, ha preso di mira il professor Galli, reo di mettere in guardia il nostro paese da una pandemia inarrestabile. Oggi soltanto 753 morti, però dobbiamo passare il Natale a festeggiare in giro questi defunti così il grande virologo di Milan Tv è contento e passa la sua esistenza più tranquillamente. Magari se le prenderà con Gino Strada che tanti anni fa aveva detto che non era rigore per noi. Ripeto, se ci fossero a Milan News dei veri responsabili…, dovrebbero farlo tacere. Anziché mettersi in posa con la coppa perché non ci fa vedere la laurea in medicina e la specializzazione?  Lockdown e museruola, subito.

Gianclint

 

 

Il mio primo ricordo furono i pianti per una sconfitta in finale con il Magdeburgo.. Rivera e Chiarugi erano i miei idoli, ma ho amato anche Wilkins ed Hateley. Per il Milan di Sacchi avrei lasciato tutto e tutti. Rimane per me la pietra di paragone. Scrivo di getto come Mozart, odio i servi, i ruffiani e i leccaculo. Scrivo per il gusto di farlo e potrei dare lezione alla maggior parte dei giornalisti al seguito del Milan, incapaci di scrivere qualcosa di accattivante e vero. Detesto chi scrive e annoia e lo fa solo per ingraziarsi qualcuno. Disprezzo fanatici e cretini. Ragiono con la mia testa e del risultato me ne frego; chi gioca bene vince due volte.